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Pirelli

Come frenano i conti di Pirelli

Calano utili e ricavi, ma Pirelli resta fiduciosa: si attende un 2021 in miglioramento e punta alla Cina. Fatti, numeri e commenti

 

Sgommano i conti di Pirelli, che a Piazza Affari ha avviato la seduta con rialzo arrivato anche al 3,8%.

La multinazionale, attiva nella produzione di pneumatici, ha chiuso un 2020 con una diminuzione di utili e ricavi, ma con risultati in linea con i target del gruppo e con il consensus degli analisti.

Tutti i dettagli.

PIRELLI TRA LE MIGLIORI DEL FTSE MIB

Partiamo dalle performance a Piazza Affari. Pirelli, che al momento in cui scriviamo (ore 12.30) registra un calo dell’1,80% a 4,86 euro, ha avviato la seduta con un più 3,8%, per un massimo di 5,196 euro.

“Passano di mano 2,11 milioni di titoli, contro la media giornaliera di 3,2 milioni delle ultime, 30 sedute”, scrive Il Sole 24 Ore- Radiocor.

I CONTI DI PIRELLI

Il trend rialzista di inizio seduta è stato registrato all’indomani della presentazione della trimestrale. La società ha chiuso il 2020, l’anno della pandemia, con un utile in positivo, ma con un risultato netto in calo a 42,7 milioni di euro (rispetto ai 457,7 milioni del 2019).

Scendono anche i ricavi, a 4,3 miliardi (-14,1% su base organica, -19,2% con effetto cambi). L’ebit adjusted è di 501,2 milioni (917,3 milioni nel 2019), con “le efficienze e le azioni di contenimento costi hanno limitato l’impatto dello scenario esterno”, scrive la società.

Numeri tutti in linea con i target del gruppo e con il consensus degli analisti.

MIGLIORA LA POSIZIONE FINANZIARIA NETTA

La posizione finanziaria netta migliora: -3.258,4 milioni di euro, rispetto a -3.507,2 milioni al 31 dicembre 2019. Il flusso di cassa netto ante dividendi è pari a +248,8 milioni di euro (+344,1 milioni nel 2019). La cifra scende a +207,6 milioni escludendo l’impatto positivo del bond convertibile.

LE MOSSE DI PIRELLI NELL’ANNO DELLA PANDEMIA

Per Pirelli si è chiuso un anno difficile. La società ha risposto all’emergenza pandemica mettendo su “un piano di azioni volto a garantire la salute e sicurezza dei propri lavoratori, tutelare la redditività e generazione di cassa, rafforzare la struttura patrimoniale e consolidare la collaborazione con le principali case auto Premium e Prestige e con la rete di vendita, rafforzando la propria leadership sull’alto di gamma”.

Il “piano di competitività dei costi”, in particolare, spiegano dall’azienda, ha contribuito per circa 110 milioni di euro al netto dell’inflazione, il piano di contenimento costi “Azioni Covid”per circa 32 milioni di euro al netto dello slowdown produttivo

IL QUARTO TRIMESTRE

Nel quarto trimestre, il risultato netto è pari a 60,5 milioni di euro, con ricavi a 1.208,3 milioni di euro, con una variazione organica pari a +1,7% rispetto al quarto trimestre 2019. Il margine ebit adjusted è così migliorato al 18,3% dal 18,1%.

IL COMMENTO DI MARCO TRONCHETTI PROVERA

“Abbiamo chiuso con un quarto trimestre forte (con 1,2 miliardi di ricavi e l’utile netto di 60,5 milioni) e Pirelli è l’unica (società del settore pneumatici) a fornire un quadro dettagliato” sul 2021, ha commentato l’ad Marco Tronchetti Provera.

LE PROSPETTIVE

Il gruppo, infatti, si aspetta un 2021 migliore del 2020, grazie a un outlook in miglioramento sul settore auto.

Per l’anno in corso, infatti, Pirelli prevede un incremento dei ricavi, a circa 4,7-4,8 miliardi di euro. Il margine ebit adjusted si dovrebbe attestare in un range compreso tra “oltre il 14%” e il 15% circa a fronte dell’11,6% del 2020, riporta il Sole 24 Ore.

“Abbiamo solo informazioni preliminari sul primo trimestre, ma ci aspettiamo un rimbalzo nella domanda sia nel primo equipaggiamento sia nella sostituzione diciamo all’incirca 10% e soprattutto guidato dall’Asia Pacifico, grazie a un effetto di confronto più favorevole sull’anno scorso con una crescita del 30-40% nella regione guidato dalla Cina”, ha detto Andrea Casaluci, general manager operations di Pirelli.

IN ATTESA DEL PIANO INDUSTRIALE

E proprio sulla Cina punta Pirelli nel nuovo Piano industriale che dovrà essere presentato il 31 marzo.

La società degli pneumatici, secondo quanto riporta Ansa, ha annunciato di voler “rafforzare la leadership sull’High Value; accelerare in Cina, facendo leva anche sul canale on-line; proseguire con il piano di efficienze e investire per digitalizzazione, miglioramento del mix e della qualità”.

IL GIUDIZIO DEGLI ANALISTI

I numeri registrati da Pirelli, secondo gli analisti di Equita, “sono in linea con le stime, con volumi leggermente superiori, così come l’outlook 2021, con volumi in crescita a doppia cifra, price-mix positivo e forex negativo, in linea con nostra attesa di 4,75 miliardi e il consensus per 4,72 miliardi”.

Gli analisti tengono una valutazione “buy” e un obiettivo di prezzo di 5,5 euro per azione, ma segnalano “limitati aggiustamenti alle stime 2021, per un utile netto in calo del 14% a 220 milioni per costi non ricorrenti che comunque non impattano l’utile netto adjusted”.

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