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Cina Shale Gas

Come e perché i mercati auto di Cina e Usa frenano

Che cosa succede ai mercati auto negli Stati Uniti e in Cina? Ecco numeri, fatti, confronti, commenti e scenari

Le auto piccole mandano in picchiata il mercato cinese e le berline fanno sbandare quello americano.

E’ questo il quadro fra Usa e Cina degli andamenti del mercato delle auto.

Ecco le ultime novità partendo da quelle emerse ieri su Pechino.

GLI ULTIMI DATI SULLE IMMATRICOLAZIONI A PECHINO

Anche il mercato automobilistico più grande al mondo, infatti, non sfugge alla crisi mondiale del settore: nel 2018 le immatricolazioni in Cina sono ammontate a 28,1 milioni, il 2,8% in meno dell’anno precedente, registrando una flessione per la prima volta dal 1990.

CHE COSA DICONO I COSTRUTTORI IN CINA

I dati, riferisce l’indiano Economic Times, sono dell’associazione fra i costruttori automobilistici cinese (Caam), che precisa come solo a dicembre le immatricolazioni nel Paese asiatico abbiano registrato una flessione del 13%. Si tratta del sesto calo consecutivo delle vendite. La flessione annuale del 2,8% contrasta con una previsione di aumento del 3% delle vendite stimata all’inizio del 2018.

LE RAGIONI DELLE FLESSIONI

Secondo il responsabile di Caam Shi Jianhua, a causare la flessione del mercato cinese sono la fine degli incentivi sulle vetture più piccole e la guerra commerciale tra Cina e Usa. Nei giorni scorsi Case automobilistiche come la cinese Geely e la britannica (controllata dall’indiana Tata) Jaguar Land Rover erano state caute sulle previsioni di vendita in Cina nel 2019. Caam, in particolare, si aspetta che la debolezza del mercato persista, e ha previsto vendite piatte (28,1 milioni di veicoli) nel 2019, mentre organi governativi e industriali si attendono un calo dello 0,2%.

LA SPERANZA ELETTRICA

Il mercato delle auto cinesi cerca di consolarsi, comunque: secondo il Wall Street Journal, le vendite di auto elettriche in Cina nel 2018 sono aumentate del 62%, a 1,26 milioni di unità, e il dato sembra in linea con l’obiettivo del 20% di vendite con questo tipo di alimentazione a zero emissioni nel 2025, cui contribuirà senz’altro l’obbligo per tutte le Case automobilistiche di avviare entro l’anno la produzione di auto elettriche.

ECCO LE ULTIME NOVITA’ DAGLI STATI UNITI

Il settore auto in America è nuovamente in recessione. Lo scrive Bloomberg, analizzando numeri e tendenze che non lanciano certamente segnali positivi per lo stato di salute dell’economia globale.

COME SBANDA IL MERCATO AUTO

Malgrado l’economia americana galoppi, con la disoccupazione ai minimi storici e il calo del prezzo del carburante, l’industria americana dell’auto frena. Le fabbriche chiudono, piovono tagli e i licenziamenti riguardano migliaia di lavoratori, ha scritto Start Magazine: “A farne le spese è sempre Detroit, capitale statunitense dell’automotive e già travolta in anni recenti da una crisi del settore”.

LA CRISI DELLE BERLINE

Secondo Bloomberg, parte delle ragioni sta nel crollo della domanda di berline, che appena sei anni fa rappresentavano il 50% del mercato. «Fra i consumatori c’è stato un esodo di massa vero i suv, e le vendite di berline famigliari come Honda Accord e Ford Fusion hanno registrato un calo del 30% nel 2018». Le previsioni dicono che questa tipologia di vettura vedrà ridursi il suo segmento di mercato fino al 21,5% nel 2025.

Una circostanza particolarmente grave per Detroit, che dopo l’iniziale esplosione del suv, in seguito all’aumento del prezzo dei carburanti registrato una decina di anni fa, ha puntato molto sul ritorno ai modelli di berlina tradizionale. Ma, ora che la benzina costa nuovamente poco e si assiste al ritorno di fiamma dei suv, l’industria americana si trova costretta a riconvertirsi nuovamente. Il problema è grave: si stima infatti che verranno prodotti circa 3 milioni di veicoli in eccesso rispetto alle richieste di mercato. (qui l’approfondimento completo curato da Lorenzo Bernardi per Start Magazine)

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