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Cina

Chi vende più auto elettriche nel mondo

L'americana Tesla da un lato e le cinesi BYD e SAIC dall'altro valgono quasi il 43% del mercato mondiale delle vetture a spina. Ma per ora è Musk alla guida: la sua quota sfiora, da sola, il 20%. Ecco chi piazza più auto elettriche nel mondo

Studiare la storia per capire il presente e intravedere sprazzi di futuro. Non sappiamo se ciò valga anche per i mercati e a giudicare dalla rapidità con cui velocemente si sollevano e cadono le fortune di determinate aziende, diremmo proprio di no, ma spulciare i dati del Center of Automotive Management di Bergisch Gladbach relativi al mercato dell’auto elettrica 2022 può comunque darci qualche dritta sui marchi che presidiano i mercati e, a livello geopolitico, quali Paesi stanno arrivando maggiormente preparati alla transizione energetica ed ecologica in atto, col passaggio dai motori endotermici alle batterie e quali invece rischiano di subirla.

I MARCHI CHE PIAZZANO PIU’ AUTO ELETTRICHE NEL MONDO

Nel corso dell’anno appena archiviato, Tesla ha consegnato 1,314 milioni di auto in tutto il mondo, con un aumento dei volumi del 40% rispetto all’anno precedente. Si tratta dell’ennesimo record portato a casa contro ogni pronostico dal costruttore americano, che negli Stati Uniti ha anche superato le case tedesche nella fascia premium. Sappiamo però che l’asticella che s’è dato Elon Musk, patron di Tesla, è assai più elevata: raggiungere le 2 milioni di unità sfornate.

LA CINA SEMPRE PIU’ VICINA (A MUSK)

Tuttavia, chi è cresciuto di più nell’arco del 2022 è cinese ed è senz’altro l’arrembante BYD, che sta sbarcando nel Vecchio continente con tre modelli a zero emissioni (Tang, Han e Atto 3). Il marchio, sostanzialmente sconosciuto (per ora) da noi, è passato da 321.000 a 911.000 auto consegnate, totalizzando un +184%.

Corre pure SAIC, altra società cinese a controllo pubblico, a 750.000 auto (+23%) e ha già iniziato a farsi vedere in Europa acquisendo la britannica MG. Di fronte a simili numeri si comprende perché Pechino abbia deciso di chiudere i rubinetti degli incentivi. Da sole, l’americana Tesla e le cinesi BYD e SAIC valgono quasi il 43% del mercato mondiale delle auto elettriche. Al momento la parte del leone è nelle mani di Elon Musk che sfiora il 20 per cento. Ma per quanto?

E L’EUROPA?

La corsa per le auto elettriche mette in difficoltà il Vecchio continente. Il Gruppo Volkswagen è il primo marchio europeo ed è passato nel ’22 da 453.000 a 572.000 auto a batteria (+26%). Si comprende la marginalità della Casa di Wolfsburg rispetto ai competitor degli altri continenti.

Non dimentichiamo poi che molti marchi europei hanno dietro un’altra cinese: Geely, proprietaria di Volvo Cars, nonché azionista di Mercedes-Benz (quota del 10% circa), che ha appena ufficializzato una joint venture con la francese Renault.

L’altra europea è settima ed è BMW che ha venduto 216.000 auto elettriche in tutto il mondo, quasi 130.000 unità in più rispetto all’anno precedente (+145%), seguita da Hozon, sempre cinese e da Mercedes (che col marchio Smart ha la joint venture con Geely) che ancora arranca, nonostante il raddoppio da 64.000 a 133.000 (+108%).

Secondo lo studio del CAM, il mercato delle auto elettriche è cresciuto nel 2022 di oltre il 60% (4,3 milioni di registrazioni nel 2021) e dovrebbe proseguire la propria avanzata anche nell’anno in corso per arrivare a 10 milioni.

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