Altro ko in Borsa per Atlantia dopo l’arresto di tre dirigenti delle controllate Aspi e Spea (e altre misure cautelari a carico di sei persone) per i rapporti sullo stato di manutenzione di alcuni viadotti della linee autostradali gestite dalle società della holding.
GLI ARRESTI IN AUTOSTRADE E SPEA
Le misure rientrano nell’ambito di un nuovo procedimento penale aperto dalla Procura di Genova nei confronti di dirigenti e tecnici di Aspi e Spea per presunta attività di falso nei rapporti riguardanti le condizioni e le criticità di alcuni viadotti autostradali.
I TONFI IN BORSA PER ATLANTIA
Dopo il -8% di venerdì scorso, le azioni oggi hanno registrato un tonfo del 7,8%, minimi da febbraio scorso.
LA REVOCA EVOCATA DA DI MAIO
A pesare, anche le reiterate dichiarazioni del capo politico del M5S, Luigi Di Maio, che è tornato a parlare di revoca dopo gli sviluppi dell’inchiesta sui report falsificati relativi ad alcuni viadotti.
I CDA IN PROGRAMMA
Oggi sono in programma due consigli di amministrazione, quello della controllata Autostrade per l’Italia e quello dell’azionista di riferimento Edizione: secondo le ricostruzioni di stampa e’ possibile che le riunioni odierne possano riguardare (nel caso di Edizione) anche un ricambio ai vertici della holding quotata con la figura del ceo, Giovanni Castellucci, in bilico.
CASTELLUCCI IN BILICO?
La stessa Edizione della famiglia Benetton ha annunciato iniziative a salvaguardia delle controllate. L’uscita del manager però, osservano diversi organi di informazione, sarebbe delicata sia per il ruolo chiave di Castellucci nell’integrazione con Abertis sia per il dossier Alitalia.
I RUMORS DEL SOLE 24 ORE SU CASTELLUCCI
Giovanni Castellucci ha chiesto al presidente Atlantia, Fabio Cerchiai, la convocazione di un cda straordinario della holding. Lo anticipa il sito de Il Sole 24 Ore. “Secondo fonti finanziarie – ricostruisce il sito – il numero uno ha deciso di assecondare la richiesta e per questo il board è stato inserito in agenda per domani pomeriggio”. Sul tavolo, le delicate questioni di governance a valle dei recenti sviluppi legali che hanno coinvolto la controllata Autostrade per l’Italia. Vicende che a questo punto sembrano imporre una svolta strutturale al vertice della compagnia. Il mercato guarda in particolare con attenzione alle possibili dimissioni del ceo Castellucci, rispetto al quale non si hanno al momento conferme.
IL REPORT DI EQUITA
“La situazione è più complessa di quanto appariva. Attendiamo di verificare le decisioni che saranno assunte dai CdA di Aspi (Autostrade per l’Italia) ed Edizione Holding per avere un quadro più completo e valutare come agire” sottolinea Equita Sim che mantiene al momento la raccomandazione “buy” sul titolo.
IL GIUDIZIO DI UBS
Posizione di attesa anche per gli analisti di Ubs (anch’essi “buy” sul titolo) che non nascondono tuttavia come gli ulteriori sviluppi possano influenzare negativamente i negoziati con il ministero delle Infrastrutture sulla revisione delle concessioni che il Governo intende perseguire. Nel week end intanto Edizione aveva smentito le ipotesi di una possibile cessione allo studio di Autostrade per l’Italia.
L’IDEA DEL PROF. UGO ARRIGO
Il caso #autostrade mi sembra molto semplice: o gli azionisti ripristinano rapidamente, anche nel loro interesse, la legalità oppure non vi sono alternative a un commissariamento pubblico dell'azienda.
— Ugo Arrigo (@ugoarrigo) September 16, 2019
Entrambi i compiti sono stati affidati in toto al concessionario, il quale si è rivelato inadempiamente o quanto meno inefficace. Revocare dunque la concessione?
— Ugo Arrigo (@ugoarrigo) September 16, 2019
Poiché la tutela del bene pubblico e quella dell'incolumità pubblica sono finalità non discrezionali dello Stato, non rinunciabili, non rinviabili nel tempo e non delegabili a terzi che non si sono dimostrati in grado di realizzarle, occorre che lo Stato le eserciti direttamente.
— Ugo Arrigo (@ugoarrigo) September 16, 2019
O gli azionisti ripristinano rapidamente la legalità, dimostrando di essere in grado di adempiere alle finalità pubbliche affidate con la concessione, oppure non vi sono altri strumenti rispetto a un commissariamento pubblico temporaneo che ne faccia le veci.
— Ugo Arrigo (@ugoarrigo) September 16, 2019
(articolo aggiornato alle ore 17,30)