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Che cosa cambierà per trasporti, banche, esercizi commerciali e uffici pubblici

Ecco le nuove regole previste trasporti, banche, esercizi commerciali e uffici pubblici dagli ultimi provvedimenti del governo

 

 

Dopo tre ore di discussione il Consiglio dei ministri del 5 gennaio ha approvato all’unanimità le nuove misure per fronteggiare la quarta ondata di Covid.

Il nuovo decreto prevede:

L’obbligo di vaccinazione per tutti coloro che hanno compiuto 50 anni: per accedere al luogo di lavoro dal 15 febbraio sarà necessario il super green pass che si ottiene con il vaccino o con la guarigione. Chi non lo ha perde la retribuzione.

La sanzione per gli over 50 che non si vaccineranno sarà di 100 euro, per gli over 50 che si presentano al lavoro senza super green pass sarà da 600 euro a 1.500 euro.

Senza limiti d’età, l’obbligo vaccinale è esteso anche al personale universitario.

Dal 20 gennaio l’obbligo di green pass base viene esteso a lavoratori e clienti dei servizi alla persona (parrucchieri, estetisti), dei pubblici uffici, dei servizi postali, bancari e finanziari, delle attività commerciali, salvo alimentari e farmacie.

Fronte scuola: le nuove misure prevedono che alle elementari, con un solo contagio, la classe resti in presenza con test di verifica, ma con due vada tutta in Dad. Alle scuole superiori e alle medie la Dad scatterà solo al quarto caso in classe, mentre con tre casi solo i vaccinati resteranno in presenza e comunque monitorati (Dad per i non vaccinati). Anche alle superiori fino a due casi è prevista autosorveglianza per tutti e utilizzo di Ffp2.

I provvedimenti presi “vogliono preservare il buon funzionamento delle strutture ospedaliere e, allo stesso tempo, mantenere aperte le scuole e le attività economiche”, ha detto il premier Mario Draghi.

LE ECCEZIONI ALL’OBBLIGO VACCINALE

L’obbligo di vaccino non si applica a chi, per motivi di salute, non può avere somministrati i farmaci utilizzati per l’immunizzazione. Ma anche a chi, guarito dal Covid, dovrà attendere prima di poter ricevere la vaccinazione. Gli esenti, però, in virtù dell’alto rischio di contagio a cui sono esposti, potranno essere adibiti dal datore di lavoro a mansioni diverse (ad esempio se a contatto con il pubblico o impiegati in contesti in cui i contatti sono frequenti) in modo da evitare che si tramutino in potenziali diffusori del virus. Come già avviene, ad attestare le condizioni di salute che impediscono la vaccinazione o consigliano di differirla dovranno essere i medici di famiglia o i medici vaccinatori. La relativa certificazione potrà essere esibita sul posto di lavoro e in tutti i luoghi in cui è richiesto il Super Green Pass.

ECCO LE SANZIONI DECISE DAL GOVERNO PER I NO VAX.

100 euro la sanzione amministrativa, per chi non rispetterà l’obbligo vaccinale. Più pesanti sono invece previste per chi prova ad accedere al luogo di lavoro senza certificazione: da 600 a 1.500 euro. Chi si assenterà dal posto di lavoro comunicando di non essere in possesso della certificazione vaccinale, verrà sospeso senza retribuzione, ma non subirà conseguenze disciplinari e avrà diritto alla conservazione del posto di lavoro. Ad occuparsi della verifica dei requisiti richiesti saranno i delegati dei datori di lavoro, sia nel pubblico che nel privato mentre nei palazzi di giustizia il controllo toccherà ai responsabili della sicurezza e nelle università e negli istituti di alta formazione artistica e musicale e negli istituti tecnici ai dirigenti. Nelle imprese, dopo 5 giorni, il datore di lavoro può sospendere gli assenti e sostituirli stipulando contratti di 10 giorni rinnovabili fino al 31 marzo.

LAVORO AGILE, ECCO LE NOVITA’ DECISE DA BRUNETTA E ORLANDO

I ministri Brunetta e Orlando hanno firmato una circolare per sensibilizzare le amministrazioni pubbliche e i datori di lavoro privati a utilizzare il lavoro agile. «Facciamo partire tutti gli schemi di lavoro agile già presenti nelle norme, il privato utilizzerà il massimo della flessibilità per garantire sicurezza e servizi, stessa cosa farà il pubblico — ha spiegato il ministro Brunetta — Massima flessibilità per arginare i contagi». Aziende e uffici pubblici dovranno coniugare, sulla base delle effettive necessità, la piena operatività dei servizi e delle attività economiche con la massima sicurezza dei lavoratori e degli utenti. (qui l’approfondimento di Start Magazine)

TRASPORTI, CHE COSA CAMBIA

Lunedì 10 gennaio entreranno in vigore le altre norme previste con il decreto festività che ha sostanzialmente introdotto un vero e proprio lockdown per i non vaccinati prevedendo l’obbligo di Super Green Pass per tutta una serie di attività e luoghi per i quali era finora consentito l’accesso anche con il Green Pass base. Innanzitutto i trasporti: da lunedì non basterà più avere solo il tampone negativo per salire su un qualsiasi mezzo di trasporto che sia a lunga percorrenza (aerei, treni, navi, pullman) ma anche ai trasporti locali, dai bus alle metropolitane. E sarà necessario il vaccino o il certificato di guarigione anche per entrare in palestra o in piscina, in un museo o a una mostra , per fiere, convegni, congressi, centri benessere e terme (tranne che per i servizi sanitari), per sale giochi e parchi divertimento. Super Green Pass necessario anche per andare negli alberghi o in qualsiasi altra struttura ricettiva

ECCO LE NOVITA’ NEL SETTORE SERVIZI

Tutti i pubblici uffici, le banche, le finanziarie, gli uffici postali. A partire dall’1 febbraio anche per accedere in questi luoghi sarà necessario avere almeno un tampone negativo. Così come per gli esercizi commerciali e per i servizi alla persona, la linea più dura del Super Green Pass è stata accantonata ma il governo ha comunque previsto l’obbligo di Green Pass base per una lunghissima serie di uffici ai quali finora l’accesso è stato sempre libero. Bisognerà esibirlo, ad esempio, agli sportelli dell’anagrafe, alla motorizzazione, per un qualsiasi appuntamento in un ufficio comunale per il rinnovo di documenti o per sbrigare pratiche di ogni genere. Green Pass per entrare in banca e alle Poste ma anche per accedere agli sportelli delle Agenzie delle entrate, dei servizi sanitari, delle amministrazioni di ogni grado. Anche in questo caso l’entrata in vigore dell’obbligo è stata differita in attesa dell’elenco completo dei luoghi.

ATTIVITA’ COMMERCIALI

A partire dal 20 gennaio anche per andare dal parrucchiere, dal barbiere, dall’estetista o in qualsiasi centro di servizi di cura alla persona sarà necessario il Green Pass, questa volta anche quello base, che si ottiene con un tampone negativo fatto 48 o 72 ore prima a seconda se antigenico o molecolare. Non è passata la proposta di parte della maggioranza di prevedere l’accesso solo a chi è vaccinato o guarito ma si tratta comunque di una stretta perché finora per l’accesso a questi servizi non era richiesta nessuna certificazione. Green Pass base necessario anche per accedere in tutti gli esercizi commerciali finora aperti a tutti. Dunque ogni volta che vorranno entrare in un negozio, tranne quelli che vendono prodotti essenziali, i non vaccinati dovranno fare prima un tampone. La norma entrerà in vigore l’1 febbraio per consentire di stilare la lista degli esercizi commerciali ritenuti di primaria necessità.

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IL COMUNICATO DI PALAZZO CHIGI

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