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Cathay Pacific Airways

Ecco perché il caso Hong Kong provoca turbolenze a Cathay Pacific

L'articolo di Giusy Caretto

Le azioni di Cathay Pacific Airways sono crollate ai livelli più bassi degli ultimi 10 anni, dopo che la Cina ha attaccato la compagnia sul fatto che i suoi dipendenti hanno aderito alle proteste contro Pechino a Hong Kong. Lo riporta l’agenzia Bloomberg.

La Cathay – pressata da Pechino – avrebbe già licenziato due impiegati dell’aeroporto e sospeso un pilota coinvolti nelle proteste, mentre il Ceo Rupert Hogg ha avvertito che ci saranno “conseguenze disciplinari” per chi parteciperà ai “disordini”.

Un lunedì nero per Cathay Pacific. La compagnia aerea ha perso oltre il 4% in Borsa, a 9,82 dollari, dopo la minaccia di licenziamento per i dipendenti che sostengono le manifestazioni che stanno animando Hong Kong dai diversi mesi. Andiamo per gradi.

COSA SUCCEDE AD HONG KONG

Da mesi le piazze di Hong Kong sono animate da feroci proteste tra Pechino e le forze democratiche antigovernative a causa di un progetto di legge che consentirebbe, per la prima volta, di estradare in Cina per il processo le persone accusate di avere commesso crimini o reati di vario tipo, come l’assassinio.

Hong Kong, dopo essere stata una colonia britannica dal 1841, nel 1997 è tornata sotto la sovranità cinese, mantenendo però la sua autonomia giudiziaria e legislativa.

LE MINACCE A CATHAY PACIFIC

Anche la compagnia Cathay Pacific, come scrive Radiocor Sole 24 Ore, si è trovata in mezzo alle proteste. L’autorità per l’aviazione civile ha minacciato la compagnia aerea di sospendere il personale che ha favorito le proteste permettendo il trasporto dei manifestanti.

L’aviazione ha proibito alla compagnia di assegnare piloti o assistenti di volo che sostengono le proteste ai voli che attraversavano il suo spazio aereo.

LE PAROLE DELL’AMMINISTRATORE DELEGATO

In un messaggio allo staff, l’amministratore delegato di Cathay Pacific, Rupert Hogg, ha avvisato i dipendenti che “potrebbero essere licenziati” se “supporteranno o parteciperanno a manifestazioni illegali”.

“Siamo, per legge, obbligati a rispettare le norme dell’aviazione civile cinese” perchè “i voli verso la Cina continentale fanno parte del nostro core business”, ha affermato Hogg.

IL CROLLO IN BORSA

Tutto questo è costato caro alla compagni aerea. Il titolo ha perso circa il 4% a 9,82 dollari di Hong Kong. È il minimo da ottobre 2018, siamo in prossimità dei minimi degli ultimi 10 anni.

La società controllante, Swire Pacific, ha ceduto il 5,26% a 77,50 dollari di Hong Kong.

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