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Klm

Bruxelles benedice gli aiuti di Stato dell’Olanda a Klm

La Commissione Ue ha dato l'ok agli aiuti dell'Olanda (3,4 miliardi di euro) alla compagnia aerea Klm. Fatti, numeri e commenti

 

La Commissione europea ha dato il via libera agli aiuti di Stato olandesi, per 3,4 miliardi di euro, alla compagnia aerea Klm, che fa parte del gruppo Air France-Klm.

Il denaro aiuterà l’azienda a superare la crisi causata dalla pandemia da Covid-19. Tutti i dettagli.

IL VIA LIBERA

La Commissione europea ha autorizzato, lunedì 13 luglio, ai sensi delle norme Ue in materia di aiuti di Stato, la concessione di 3,4 miliardi di aiuti da parte dello Stato olandese alla compagnia aerea Klm, che fa parte del gruppo Air France-KLM, di cui lo Stato olandese è azionista.

GLI AIUTI DI STATO

L’aiuto pubblico combina una garanzia statale per i prestiti concessi da un consorzio di banche, per 2,4 miliardi di euro, e un prestito subordinato concesso alla società dallo Stato olandese, per 1 miliardo di euro (la Francia ha erogato aiuti per 7 miliardi di euro ad Air France).

I MOTIVI DEL VIA LIBERA

La Commissione ha concesso il via agli aiuti statali dopo aver verificato che la compagnia non fosse in difficoltà il 31 dicembre 2019 e che tale prestito venga concesso entro il 31 dicembre del 2020. La durata massima della garanzia statale è di 6 anni e coprirà un massimo del 90% dell’importo del prestito garantito.

VESTAGER: KML IMPORTANTE PER ECONOMIA OLANDESE

“Klm è un’azienda chiave per l’economia olandese in termini di occupazione e connettività”, ha affermato la commissaria europea alla concorrenza, Margrethe Vestager. “La crisi ha colpito duramente il settore dell’aviazione. La garanzia e il prestito da 3,4 miliardi di euro forniranno a Klm i soldi di cui ha urgentemente bisogno per resistere alle ripercussioni della pandemia di coronavirus”.

“I Paesi Bassi hanno imposto determinate condizioni alla misura di aiuto per quanto riguarda la distribuzione delle prestazioni, le condizioni di lavoro e la sostenibilità. È molto buono. Gli Stati membri sono liberi di progettare qualsiasi misura in linea con i loro obiettivi generali e le norme dell’Ue”, ha detto la Vestager.

IL SECONDO DATORE DI LAVORO PRIVATO

Klm è il secondo datore di lavoro privato più grande nei Paesi Bassi e ha oltre 36.600 dipendenti, garantisce la connettività dei Paesi Bassi con molte destinazioni in Europa, e nei mesi dell’emergenza da Coronavirus, ha anche svolto un ruolo essenziale nel rimpatrio dei cittadini e nel trasporto di attrezzature mediche.

VANO L’APPELLO DI RYANAIR

Resta inascoltato, dunque, l’appello di Ryanair alla Commissione Ue. “Chiediamo alla Commissione europea di bloccare questo sussidio (..) che ridurrà ulteriormente la concorrenza e la scelta dei consumatori sui mercati olandese e francese”, aveva scritto Michael O’Leary, amministratore delegato di Ryanair, in una nota. “Questo sussidio dallo stato olandese è una cattiva notizia per la concorrenza e gli interessi dei consumatori, perché ritarderà ulteriormente le riforme che il gruppo Air France-Klm deve realizzare”, ha aggiunto.

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