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Mclaren

Il Bahrain corre sulle monoposto F1 McLaren

La britannica McLaren ricorda sempre più quelle famiglie nobiliari inglesi costrette a disfarsi del proprio castello per far fronte ai debiti. Dopo aver venduto la storica sede di Woking e parte della propria collezione di auto d'epoca, ha ceduto il 100% del marchio al Bahrain

McLaren parlerà arabo. La Mumtalakat Holding Company, fondo sovrano del Bahrain, ha infatti annunciato di aver acquistato il 100% del capitale azionario della storica Casa inglese.

IL BAHRAIN HA SUPERATO I SAUDITI

L’acquirente, già azionista di maggioranza  da quando lo scorso giugno ha rilevato per 400 milioni di sterline il pacchetto di azioni e warrant che facevano capo ad Ares Management e al fondo sovrano Saudi Arabia’s Public Investment Fund (Pif) detiene ora anche la McLaren Racing, la divisione che compete in Formula 1 (e in altri campionati come la Indycar, la Formula E e la Extreme E).

POCHI MESI FA L’ULTIMO SALVATAGGIO

Si tratta di una notizia che non sorprende, considerato che McLaren attraversa una crisi di liquidità che perdura almeno dalla pandemia, durante la quale il fondo arabo del Bahrain ha lanciato parecchi salvagente agli inglesi.

TUTTI I SOLDI DEL BAHREIN PER SALVARE MCLAREN

Non ultima l’iniezione straordinaria di capitale da 80 milioni di sterline resa nota lo scorso novembre, mentre il marchio festeggiava i 60 anni dalla nascita. Solo da marzo 2023, secondo fonti del Sunday Times, sono ben 430 i milioni di sterline versati dal fondo sovrano Mumtalakat del Bahrein. L’obiettivo dichiarato del fondo del Bahrain è quotare in Borsa McLaren entro due-tre anni.

ANCHE LE SUPERCAR SBANDANO

Negli ultimi anni ad aver inciso sulla tenuta di strada la gelida accoglienza della 765 LT, 600 LT e anche l’edizione limitata Elva: i piani industriali in merito parlavano di 599 esemplari venduti a quasi 2 milioni di dollari, quindi la mancanza di domanda aveva portato la produzione a 499 modelli e infine a solo 199 modelli, anche se, dalle informazioni disponibili in Rete taluni parlino di appena 149 esemplari.

LE PERDITE E LE DISMISSIONI DOLOROSE

Quel che è certo è che il Gruppo non ha mai smesso di bruciare cassa e ha chiuso il bilancio del 2022 con una perdita lorda di 274,9 milioni di sterline peggiorando il rosso del 2021 pari a -67,5 milioni.

Non si dimentichi che, per finanziare lo sviluppo della supercar ibrida plug-in Artura (che ha dato non pochi grattacapi tecnici collegati al powertrain), McLaren ha dovuto cedere una parte della sua collezione Heritage di modelli storici esposti in fabbrica, tra cui 54 monoposto di Formula 1 comprese le vetture guidate dal compianto Airton Senna.

GLI ANNI DELLA PANDEMIA E LA CESSIONE DEL BLASONE

In piena pandemia la storica casa di Woking aveva licenziato 1.200 su un totale di 4mila, tra cui 70 (su 700) del team di F1. Per via del Covid, McLaren aveva avanzato al governo di Londra una richiesta di prestito per 150 milioni di sterline.

Il colpo più grosso al proprio orgoglio quando è stata costretta a cedere il quartier generale per circa 170 milioni di sterline, sottoscrivendo un accordo di usufrutto di 20 anni e finendo per ricordare sempre più una delle tante famiglie nobiliari britanniche che mettono in vendita il castello per far fronte ai debiti. Ora ha ceduto pure il blasone.

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