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Autostrade, bici, edilizia e non solo. Cosa ci sarà nel decreto Rilancio

Il documento di lavoro in vista del decreto rilancio preparato dai ministeri interessati. Tutti i dettagli nella bozza

“Il testo rilanciato da alcuni organi di informazione non e’ la bozza del prossimo decreto legge. E’ un brogliaccio, un documento di lavoro che raccoglie le proposte giunte da alcuni ministeri in vista del prossimo Dl e oggetto di discussione anche a livello politico in una riunione tenutasi nei giorni scorsi”. E’ quanto precisano fonti del ministero dell’Economia.

inanziamenti per lo sviluppo di funicolari, tapis roulant e bus elettrici nelle città. E’ l’ipotesi riportata dal documento di lavoro in vista della predisposizione del Decreto Rilancio. La disposizione, che di fatto amplia l’ambito d’azione della legge 211/92 per interventi nei sistemi di trasporto rapido di massa, estendendo i contributi previsti anche a sistemi urbani di connessione come ascensori, tapis roulant, sistemi di trasporto rapido di massa con trazione a fune o con veicoli su gomma a trazione elettrica che si alimentano o si ricaricano con sistemi di alimentazione continui o discreti.

Un ‘buono mobilità’ pari al 70% della spesa sostenuta, e comunque in misura non superiore a 500 euro, per l’acquisto di biciclette (anche a pedalata assistita), segway, hoverboard, monopattini e monowheel o per l’uso di servizi di mobilità condivisa ad uso individuale, esclusi quelli con autovetture. E’ l’ipotesi riportata dal documento di lavoro in vista della predisposizione del Decreto Rilancio. Il buono può essere richiesto una sola volta e da maggiorenni che risiedono nelle città metropolitane o in comuni con più di 50 mila abitanti, fino al 31 dicembre. Per questa misura vengono aggiunti altri 50 milioni alle risorse già previste per il 2020 (70 milioni).

Modifiche ai canoni integrativi pagati dalle concessionarie autostradali, da commisurare al traffico reale, considerato il crollo di questi mesi. L’ipotesi compare tra quelle inserite nel documento di lavoro in vista della predisposizione del decreto Rilancio. La misura prevede che, limitatamente al periodo 1 aprile – 31 luglio 2020, si modifichi la base di commisurazione del canone annuo (ordinariamente fissato nel 2,4% dei proventi netti dei pedaggi di competenza dei concessionari) alla sola percorrenza chilometrica effettuata nel periodo dai veicoli che hanno fruito dell’infrastruttura autostradale.

Una forma di sanatoria edilizia viene ipotizzata del documento di lavoro per la messa a punto del decreto rilancio. “I Comuni, sentite le Regioni e le Soprintendenze territorialmente competenti – si legge nel testo – predispongono ed approvano appositi Piani Attuativi di Riqualificazione Urbana con specifica attenzione ai valori paesaggistici”. “Gli interventi edilizi già presenti sui territori interessati possono ottenere il permesso di costruire in sanatoria, se conformi ai predetti Piani”.

“Presso il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti è istituito un fondo straordinario per il finanziamento degli investimenti relativi alla manutenzione straordinaria della rete viaria di competenza delle Province e delle Città Metropolitane con una dotazione di 500 milioni per l’anno 2020 e di 500 milioni per l’anno 2021”. Lo si legge nel documento di lavoro per la messa a punto del decreto rilancio. Il Ministro delle Infrastrutture, “previa intesa in sede di Conferenza stato città e autonomie locali”, emana un decreto con il quale “le somme per gli anni 2020 e 2021 sono assegnate a Province e Città metropolitane in base alla estensione chilometrica della rete viaria di riferimento”.

“Presso il Ministero dell’Istruzione è istituito un fondo straordinario per il finanziamento degli investimenti relativi ad opere pubbliche di manutenzione straordinaria degli edifici scolastici delle scuole secondarie superiori con una dotazione di 500 milioni per l’anno 2020 e di 500 milioni per l’anno 2021”. Lo si legge nel documento di lavoro per la messa a punto del decreto rilancio. Il Ministro, “previa intesa in sede di Conferenza Stato città e autonomie locali”, emana un decreto in base al quale “le somme per gli anni 2020 e 2021 sono assegnate a Province e Città metropolitane in base al numero degli studenti delle scuole superiori di secondo grado”.

Un Fondo per la produzione di prototipi di videogiochi – First Playable Fund con dotazione iniziale di 10 milioni, per sostenere lo sviluppo dell’industria dei videogiochi a livello nazionale mediante erogazione di contributi a fondo perduto, riconosciuti nella misura del 50 % delle spese ammissibili e per un importo compreso da 10.000 a 200.000 euro per singolo prototipo. Lo propone il ministero dello Sviluppo in vista della predisposizione del decreto legge Rilancio per il sostegno della produzione italiana di videogiochi, analogamente a quanto gia’ adottato da Paesi europei ed extra-europei quali Francia, Germania, Regno Unito, Canada, Polonia e Danimarca. “Il videogioco e’ un’opera complessa, che richiede un’ampia gamma di profili professionali altamente specializzati: game designer, programmatori, artisti, designer di interfacce, grafici 3D, grafici 2D, animatori, compositori, ingegneri del suono, tester, traduttori, doppiatori”, si legge nella Relazione di accompagnamento alla norma.

Norma di riutilizzo per gli scafandri e i caschi Cpap per la respirazione assistita dei pazienti affetti da Covid-19 nel documento di lavoro del Dl Rilancio del governo. La nuova indicazione arriva per risolvere l’attuale carenza sul mercato di questi dispositivi medici. Attualmente i caschi sono mono-paziente e non è previsto il riutilizzo in altri e successivi pazienti, quindi nelle scheda tecnica delle attrezzature non sono disponibili le procedure certificate dalle ditte produttrici di riuso/ricondizionamento.La norma – si legge nel documento di lavoro – ha lo scopo di prevedere il loro riutilizzo per sopperire alle carenze comportando anche un minor costo per il Servizio sanitario nazionale. “La sanificazione/sterilizzazione del dispositivo medico – si legge nel documento – è una procedura eccezionale, autorizzata temporaneamente, per la durata dell’emergenza e solo in caso di carenza di dispositivi medici”. E ancora: “Chi effettua la sanificazione/sterilizzazione deve adottare, assumendosene la responsabilità, procedure la cui sicurezza ed efficacia in ragione della destinazione d’uso del dispositivo medico siano tali da consentire la funzionalità per come era allo stato originario”. Il documento spiega che esegue la sanificazione ha “la responsabilità di scegliere i disinfettanti e le procedure più idonee”. E’ necessario infine “monitorare attentamente chi utilizza un dispositivo sanificato”.

IL TESTO DEL DL RILANCIO. DOCUMENTO DI LAVORO

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