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Autostrada Parchi, il Consiglio di Stato tampona il gruppo Toto

Che cosa ha disposto la quinta sezione del Consiglio di Stato con un decreto monocratico inerente la gestione dell'Autostrada dei Parchi (a24/a25)

 

STRADA DEI PARCHI, COSA HA DECISO IL CONSIGLIO DI STATO

Stop all’ordinanza del Tar Lazio in attesa della decisione cautelare che sarà presa dopo la camera di consiglio del prossimo 25 agosto a Palazzo Spada. E’ quanto ha disposto la quinta sezione del Consiglio di Stato con un decreto monocratico inerente la gestione dell’Autostrada dei Parchi (a24/a25), accogliendo la richiesta di misure cautelari monocratiche avanzata nel ricorso presentato dalla presidenza del Consiglio, dai ministeri delle Infrastrutture e dell’Economia, e dall’Anas. “Considerato che, per la delicatezza della fattispecie in esame (che attiene alla tutela della circolazione autostradale e all’incolumita’ degli utenti) e la tipologia delle questioni sottoposte (dove viene in rilievo la problematica della continuita’ della circolazione in condizioni di sicurezza e l’esigenza di scongiurare il rischio di cedimenti strutturali delle infrastrutture) in disparte il tema della valutazione del ‘fimus boni iuris’ ordinariamente riservata alla piu’ articolata discussione collegiale – si legge nel decreto monocratico depositato questa mattina – appare prioritaria la considerazione delle ragioni di ‘periculum’ vantate, scaturenti dall’articolata ordinanza impugnata e dalle soluzioni vivi adottate che spingono per l’accoglimento dell’istanza cautelare monocratica”.

LA POSIZIONE DEL GRUPPO TOTO

Strada dei Parchi esprime “stupore e disappunto per una scelta che non può che discendere da una precisa quanto incomprensibile volontà”. Lo scrive la società in una nota pubblicata sul suo sito,”nell’apprendere che il Consiglio di Stato, in una giornata festiva senza dibattimento e con un provvedimento che, cosi’ come riportato nel testo, non tiene minimamente conto delle ragioni oppositive presentate, ha deciso di annullare la sospensiva, deliberata per ben due volte dal Tar, degli effetti del decreto Mims recepito dal Governo con cui gli era stata unilateralmente e senza giusta causa revocata la concessione delle autostrade A24/A25″. Secondo Strada dei Parchi, “cio’ che appare quantomeno anomalo e’ la pervicace insistenza dimostrata dal Mims e dalla presidenza del Consiglio nel perseguire un’azione che, al momento, sta solo comportando un ingente e costoso sforzo burocratico e che porterà a ingenti danni alle casse dello Stato. Oltre che generare preoccupazioni in chi quotidianamente gestisce e vive l’infrastruttura autostradale, esponendola, a causa dell’ennesimo immotivato cambio del gestore, a pericoli tanto inutili quanto allarmanti per l’utenza”. Dunque, in attesa del giudizio di merito (fissato al Tar del Lazio per il 20 settembre”, ed “essendo in gioco la continuità e la sicurezza di un servizio pubblico cruciale, specie nelle settimane più calde degli esodi turistici”, secondo la società “la vicenda poteva e doveva essere gestita diversamente, rispettando lo stato di diritto e il contratto in essere, oltre che facendo ricorso al semplice buon senso, cioè gli stessi principi a cui si e’ ispirato il Tar del Lazio nel suo doppio pronunciamento”.

IL COMMENTO POLITICO

“Da oggi la gestione delle autostrade A24 e A25 torna nelle mani dello Stato attraverso Anas. Il Consiglio di Stato, che con un apposito decreto ha riformato l’ordinanza del Tar del Lazio che aveva accolto il ricorso della concessionaria, ha scritto la parola fine dando ragione al governo che il 7 luglio scorso aveva revocato la concessione a Strada dei Parchi Spa, per gravi inadempienze. Sono anni che il Movimento 5 Stelle chiede la revoca delle concessioni che sono favorevoli solo al “prenditore”, e che danneggiano lo Stato il quale poi deve provvedere alle inadempienze del concessionario. Ora si lavori alla stabilizzazione dei livelli occupazionali e alla ridefinizione del piano industriale”. Lo scrive in una nota il presidente della Commissione Lavori pubblici e Infrastrutture del Senato, Mauro Coltorti (M5s).

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