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Auto elettriche, come accelera la Gran Bretagna nell’addio a diesel e benzina

La Commons Business Select Committee chiede al Governo della Gran Bretagna di anticipare di 8 anni, al 2032, l'addio alle auto diesel e benzina

Ci sono date destinate ad essere degli anni di svolta per l’industria automobilistica. Mentre nel 2025 Olanda, Norvegia e India hanno intenzione di dire addio ai veicoli benzina e diesel, Francia ed Italia hanno spostato questa data al 2040. A fare loro compagnia c’è la Gran Bretagna. O forse no, perché il Paese starebbe ipotizzando di anticipare questo obiettivo al 2032, 8 anni prima.

E la sola ipotesi, per ora, ha scateno l’ira dell’industria di settore, che è stata già costretta a tagliare le spese a fronte delle vendite in calo causate dall’incertezza economica legata alla Brexit e dalla confusione per il futuro del diesel. Ma andiamo per gradi.

I PRIMI PROGETTI

Inizialmente era il 2040. La scorsa estate Michael Gove, il Segretario all’Ambiente della Gran Bretagna, ha annunciato che entro il 2040 nel Paese sarebbero state vietate le vendite di nuove auto diesel e benzina, troppo dannose per l’ambiente e la salute. La nazione “non può continuare così”, aveva detto Gove, promuovendo il passaggio all’elettrico.

UN ANTICIPO DI 8 ANNI

Ma di certo c’era (come in Italia, d’altronde) sono una data. E così che la Commons Business Select Committee chiede che il divieto venga anticipato al 2032, definendo un piano preciso e “non ambizioso e vago” come quello attuale. Un rapporto del Comitato spiega che se il Governo vuole centrare gli obiettivi ambientali deve accelerare sul fronte della mobilità.

IMPRESA DIFFICILE

Anticipare di 8 anni l’addio alle auto diesel e benzina, però, non è certo un obiettivo facile da raggiungere. E l’industria automobilistica del Regno Unito ha già avvertito che anticipando i tempi dell’addio delle auto a diesel e benzina si rischierebbe solo di danneggiare ulteriormente il settore, già provato dall’incertezza della Brexit e proprio dalla confusione per il futuro del diesel.

La Society of Motor Manufacturers and Traders ha affermato che l’obiettivo del 2040 era “già estremamente impegnativo”. “Accelerare i tempi ed anticipare l’obiettivo di 8 anni sarebbe praticamente impossibile”, ha dichiarato Mike Hawes, amministratore delegato del settore commerciale. “I veicoli a zero emissioni costituiscono lo 0,6% del mercato, il che significa che il consumatore dovrebbe far crescere di 170 volte in poco più di un decennio la voglia di acquistare veicoli elettrici”.

AMPLIARE INFRASTRUTTURA DI RICARICA

Certo, anche lo Stato deve fare la sua parte, come si legge nel rapporto della Commissione. Perchè avvenga il boom delle auto elettriche, serve che venga rafforzata anche l’infrastruttura di ricarica, sostenendo che il piano di sviluppo non può essere commissionato solo alle autorità locali.

Non solo: la Commissione chiede anche che lo Stato pensi a degli incentivi economici per l’acquisto di auto elettriche e che le tasse su queste vetture vengano ridotte ulteriormente.

“Noi possiamo anche costruire le auto, ma il governo deve fornire l’infrastruttura che al momento manca e ne abbiamo bisogno a gran velocità”, ha commentato una fonte anonima del settore automobilistico, sostenendo che un anticipo di 8 anni dei target annunciati al 2040 potrebbe distruggere il settore.

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