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Auto Elettriche Italia

Auto elettriche, chi sale e chi scende (resta il nodo incentivi)

Come vanno le auto elettriche in Italia e quali sono i modelli più venduti. Tutti i dati del report di Motus-E su giugno 2022.

L’auto elettrica più venduta in Italia lo scorso giugno è stata – ancora una volta – la Fiat 500E, con 3576 unità.

LE AUTO ELETTRICHE PIÙ DIFFUSE IN ITALIA

Al secondo posto della classifica dei cinque modelli più popolari c’è la Smart fortwo (2418 unità), seguita dalla Dacia Spring (2040). Quarta e quinta posizione sono occupate rispettivamente dalla Model Y di Tesla (1643) e dalla Renault Twingo (1046).

COME VANNO (MALE) LE VENDITE DI AUTO ELETTRICHE IN ITALIA

Complessivamente, nel mese di giugno le vendite di auto elettriche pure (note in gergo come BEV) e di ibridi plug-in (PHEV) sono ammontate a 13.014 unità: è un calo del 7,8 per cento su base annua, perché a giugno 2021 erano state immatricolate 14.120 vetture.

Il dato proviene dall’editoriale mensile di MOTUS-E, associazione che raggruppa gli operatori della filiera italiana della mobilità elettrica.

I NUMERI DEL 2022 FINORA

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LE CRITICHE DI MOTUS-E

Secondo MOTUS-E, il callo delle immatricolazioni è dovuto al fatto che “gli incentivi non funzionano. I modelli disponibili per la fascia di prezzo incentivata, sotto i 35.000 euro, sono meno del 30% di tutti quelli disponibili e già questo dato spiegherebbe le prenotazioni a rilento”.

“A questo”, spiega l’associazione, “va aggiunto che le flotte e tutte le persone giuridiche, che rappresentano una buona fetta del mercato e garantirebbero poi un usato di qualità, non possono beneficiare degli incentivi. È necessario rivedere il sistema.”

FLOTTE AZIENDALI E COLONNINE DI RICARICA

A proposito delle flotte aziendali, Francesco Naso, segretario generale di MOTUS-E, aveva detto che queste “non solo sarebbero un traino importante in questo momento, ma, soprattutto, rappresenterebbero uno strumento di vera diffusione dei mezzi completamente elettrici, portando sul mercato dell’usato, nel giro di 3-4 anni, veicoli a batteria che potranno essere acquistati anche da famiglie che non possono permettersi un mezzo nuovo”.

“È necessario ridare nuovo slancio al mercato italiano”, aveva dichiarato Naso. “E a questo potrebbe contribuire anche l’approvazione, nel Dl Aiuti, di incentivi per l’installazione di colonnine per i privati”.

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