skip to Main Content

Perché Audi, Bmw, Mercedes, Volvo, Porsche, Jaguar e Mitsubishi hanno rottamato il Salone dell’auto di Detroit

A Detroit sono stati presentati solo 30 modelli di nuove auto. Pochissimi anche i brand: hanno rinunciato a presentarsi Audi, Bmw, Mercedes-Benz, Volvo, Porsche, Jaguar, Land Rover e Mitsubishi

Il Salone dell’auto di Detroit è arrivato al capolinea: poche auto, pochi brand, poche presenze. Come sottolinea Quartz, infatti, al North American International Auto Show di Detroit, quest’anno c’è stato ben poco da vedere ed ammirare: “colpa” di una mobilità che sta cambiando, ma anche e sopratutto delle nuova modalità, con l’avvento di internet, di presentazione dei veicoli nuovi.

I GRANDI ASSENTI

Questo mese, al Salone sono state presentate solo 30 nuove auto, davanti a sale congressi a volte quasi vuote. Un numero di gran lunga inferiore rispetto alle 69 dell’anno precedente. Pochissimi anche i brand: hanno rinunciato a presentarsi Audi, BMW, Mercedes-Benz, Volvo, Porsche, Jaguar, Land Rover e Mitsubishi, sostituiti da bar pop-up e partecipanti dall’aria annoiata.

Il salone dell’auto di Detroit ha “esaurito il gas”, ha commentato Michelle Krebs di Autotrader. Giudizio negativo anche da parte degli analisti di Morgan Stanley, che hanno definito il Salone “stranamente silenzioso”.

UN’INDUSTRIA CHE CAMBIA

La cosa non deve stupire più di tanto. L’industria automobilistica, infatti, sta attraversando una fase di grandi cambiamenti: il futuro è indirizzato verso i veicoli elettrici, autonomi e condivisi. Un giorno, flotte di veicoli elettrici a guida autonoma gireranno per le nostre strade, facendo salire e scendere i passeggeri in base a chiamate e destinazioni. Forse ci vorranno ancora decenni, ma queste tecnologie le vedremo al Consumer Electronics Show (CES) annuale di Las Vegas.

AUTOCARRI A GAS E VEICOLI SPORTIVI

Al salone dell’auto di Detroit, la maggior parte dei grandi annunci di quest’anno avevano come protagonisti autocarri a gas e veicoli sportivi, che rimane la nicchia più redditizia per le case automobilistiche statunitensi. Per ora, almeno, mentre i profitti migrano verso servizi, intrattenimento e veicoli elettrici.

AD OGNUNO LA SUA FESTA

C’è da dire che ha sempre meno senso presentare i propri modelli in una sala congressi quasi vuota nel cuore dell’inverno, quando è possibile organizzare il proprio evento ed arrivare, attraverso internet e tv, a tutto il mondo.

Nel 2016, Tesla ha ridefinito il debutto automobilistico con il lancio della Model 3 con un evento dedicato: ha presentato il suo modello di maggior successo nella storia, facendo guadagnare al carmaker circa 400.000 depositi, per un valore di circa 4 miliardi di dollari. Difficile, ovviamente, ricreare questa magia al North American International Auto Show.

Back To Top