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Austria Svizzera

Anche le neutrali Svizzera e Austria entrano nello scudo missilistico europeo

Svizzera e Austria hanno deciso di aderire al sistema europeo di difesa aerea Sky Shield, promosso dalla Germania per acquistare attrezzature militari e fare addestramento condiviso. Nel firmare la dichiarazione d'intenti, i due paesi hanno sottolineato che la loro neutralità rimane immutata...

 

Le neutrali Svizzera e Austria si uniscono alla difesa Sky Shield europea.

L’European Sky Shield è un sistema di difesa aerea comune promosso dalla Germania nell’ottobre 2022 per potenziare la difesa aerea europea, una questione che è diventata più chiara dopo l’invasione russa dell’Ucraina.

Il 7 luglio Svizzera e Austria hanno firmato una dichiarazione d’intenti per aderire al sistema europeo di difesa aerea Sky Shield. Finora sono diciannove i paesi che hanno aderito all’iniziativa, tra cui il Regno Unito, i paesi nordici e baltici, l’Ungheria, la Romania e la Bulgaria.

Si tratta di un momento storico per la Svizzera neutrale: una mossa che secondo i critici è incompatibile con la lunga tradizione di neutralità del Paese, segnala la Bbc. Ma alcuni svizzeri temono che la mossa comprometta la neutralità di lunga data del loro paese.

Tutti i dettagli.

COS’È L’EUROPEAN SKY SHIELD

L’uso massiccio di droni e missili nella guerra in Ucraina ha spinto paesi come Germania e Francia a spendere miliardi per rinnovare la difesa aerea.

Lo scorso ottobre il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha presentato Sky Shield, uno scudo antimissile che dovrà rafforzare la difesa aerea e missilistica integrata della Nato. Il 13 ottobre i ministri della Difesa di 14 alleati della Nato e della Finlandia si sono quindi riuniti a Bruxelles per firmare una lettera d’intenti per lo sviluppo di una ‘European Sky Shield Initiative’. Guidata dalla Germania, l’iniziativa mira a creare un sistema europeo di difesa aerea e missilistica attraverso l’acquisizione comune di attrezzature di difesa aerea e missili da parte delle nazioni europee. Da allora hanno aderito diciannove paesi in totale.

Mira a tagliare i costi per i paesi coordinando il loro approvvigionamento di sistemi di difesa aerea e missilistica come il sistema missilistico Patriot. Inoltre, punta a consentire la cooperazione nella formazione, nella manutenzione e nella logistica.

L’INGRESSO DI AUSTRIA E SVIZZERA NELLO SCUDO MISSILISTICO EUROPEO

E dallo scorso venerdì anche due storici paesi neutrali fanno contribuiranno allo scudo missilistico europeo.

“Abbiamo firmato la dichiarazione di intenti della European Sky Shield Initiative. Decideremo in che misura vogliamo contribuire e questo è attualmente in fase di revisione”, ha detto ai giornalisti Viola Amherd, consigliere federale svizzero responsabile della difesa, dopo il vertice annuale dei ministri della difesa di Austria, Germania e Svizzera a Berna, riporta Euractiv.

“Sono convinta che questo progetto sia la risposta europea necessaria per proteggere il nostro spazio aereo”, ha dichiarato il ministro della Difesa austriaco Klaudia Tanner.

Inoltre, il governo svizzero ha precisato che lavorare con i vicini europei su un sistema comune ha senso sia dal punto di vista strategico che finanziario. Anche l’Austria è un paese neutrale e il governo di Vienna sostiene che mettendo in comune le risorse militari è in grado di mantenere tale status.

Ciascuno Stato definisce dove e in che misura partecipare, sottolinea in una nota il Dipartimento della difesa, della protezione della popolazione e dello sport di Berna. Al fine di escludere ad esempio il coinvolgimento in conflitti militari, la Svizzera e l’Austria hanno definito in una dichiarazione aggiuntiva le proprie riserve di diritto in materia di neutralità.

NON È LA PRIMA VOLTA CHE OSCILLA LA NEUTRALITÀ SVIZZERA

Questa non è l’unica apertura nella tradizionalmente rigida neutralità della Svizzera.

Come parte del partenariato per la pace della Nato, Berna ha un battaglione di mantenimento della pace in Kosovo da due decenni. E, con rabbia di Mosca, ha aderito alle sanzioni dell’UE contro la Russia, ricorda ancora la Bbc.

Se in occasione del vertice del 7 luglio il paese ha aderito all’iniziativa di difesa aerea europea, il consigliere federale svizzero ha ribadito che la Svizzera ha rifiutato la richiesta di rilasciare 96 carri armati Leopard-1 per l’esportazione in Ucraina poiché le consegne di armi sarebbero in conflitto con la sua neutralità. Tuttavia, ha affermato che ci sono stati progressi nella vendita di 25 carri armati Leopard-2 alla Germania a condizione che non vengano utilizzati in Ucraina. I carri armati aiuteranno la Germania a rifornire le sue attrezzature poiché in precedenza aveva passato i carri armati all’Ucraina. La mossa Sky Shield ha provocato preoccupazioni da parte della lobby della neutralità svizzera.

Se un attacco diretto a uno dei suoi vicini Sky Shield sorvolasse la Svizzera, ad esempio, gli svizzeri lo abbatterebbero, anche se non fosse coinvolto nel conflitto? Si interroga così la Bbc, che sottolinea come  a quell’ipotetica domanda non è stata realmente data risposta. Probabilmente sperano che una situazione del genere non si verifichi mai.

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