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Alitalia, tutti i buchi del piano Ferrovie-Atlantia-Delta. Il commento del prof. Giuricin

Ecco le ultime novità su Alitalia con le manovre fumose di Ferrovie e Delta. Mentre Lufthansa... Ecco fatti, numeri e il commento dell'economista Giuricin

Ecco le ultime novità su Alitalia con le manovre fumose di Ferrovie e Delta. Mentre Lufthansa… Ecco fatti, numeri e il commento dell’economista Giuricin

 

Ancora in alto mare il dossier Alitalia. Le Ferrovie dello Stato chiedono una proroga di circa due mesi per l’offerta vincolante su Alitalia, dopo che era scaduto il 15 ottobre il termine. Anche Atlantia è alla finestra. Delta è una sfinge ed è più attenta alle contromosse eventuali di Lufthansa, che continua a far capolino ipotizzando intese commerciali. Ecco tutti i dettagli, con la posizione dei piloti (pro Lufthansa) e il commento dell’economista Andrea Giuricin critico con il piano Ferrovie-Atlantia-Mediobanca.

LA PROROGA CHIESTA DA FERROVIE PER ALITALIA

Ferrovie dello Stato ha chiesto una proroga dei tempi di “almeno 8 settimane” per l’offerta vincolante per Alitalia. Così, secondo quanto si apprende, è scritto nella missiva inviata ieri dalla società ai commissari straordinari e agli advisor. “Riteniamo che siano indispensabili almeno 8 settimane di negoziazione prima di poter presentare una eventuale offerta vincolante da parte degli attuali interlocutori”, recita la lettera, che conferma quanto anticipato da alcuni quotidiani.

CHE COSA (NON) DICE LUFTHANSA

Intanto Lufthansa dice e non dice: dice di volere una partnership commerciale e di non voler entrare nel capitale di Alitalia: “Il mercato italiano è molto importante per noi. Abbiamo sempre sottolineato il nostro interesse in un’Alitalia ristrutturata. Una partnership commerciale è anche ipotizzabile per il gruppo Lufthansa. Non commentiamo su altre speculazioni”. Così un portavoce di Lufthansa interpellato dall’Ansa sull’interesse della compagnia ad entrare nel capitale della nuova Alitalia.

I PILOTI PREFERISCONO LUFTHANSA?

Fnta, Federazione nazionale del trasporto aereo delle associazioni professionali Anpac, Anpav e Anp, in relazione alla necessità di rilanciare Alitalia, considerato il rinnovato interesse di Lufthansa e le relative novità commentate nel dettaglio dalla Senatrice Lupo (portavoce del M5S su Alitalia), “considera essenziale che Fs ed Atlantia approfondiscano nei prossimi giorni tutti gli aspetti industriali, finanziari e sociali delle opzioni avanzate dai due possibili partner industriali, Delta e Lufthansa”. La Federazione chiede inoltre, in una nota, “che si arrivi rapidamente all’identificazione della miglior soluzione per rilanciare la nuova Alitalia sul mercato in modo stabile e duraturo”.

IL COMMENTO DEL PROF. GIURICIN

Sconsolato il commento dell’economista esperto di trasporti, Andrea Giuricin, via Facebook: “Come previsto e prevedibile, il governo è arrivato alla settimana proroga per Alitalia. Altri due mesi? La compagnia non ha tanti soldi per andare fino a dicembre… Ma parliamo del piano industriale. Il piano prevederebbe un taglio del lungo raggio di circa il 9 per cento, ma un aumento del ricavo medio per passeggero. Qualcosa di non credibile. Ma purtroppo nonostante alcune di queste ottimistiche previsioni, l’azienda non farà comunque un utile fino al 2023. Perché come ricorda Il Sole 24 Ore l’Ebit di Alitalia torna ad essere leggermente positivo solo nel 2022, ma questo non significa tornare all’utile. Secondo il piano, solo nel 2023, cioè tra 4 anni la compagnia, il contribuente smetterà di pagare per Alitalia. Oltre all’incredibile dato del lungo raggio, vi sono altri elementi che ci dicono che il contribuente continuerà a pagare per non solo 4 anni le perdite di Alitalia, ma per un periodo più lungo. Il mercato aereo vede una sempre maggiore competizione con una riduzione dei ricavi per posto chilometro offerto e del prezzo medio. Ma non è così per il piano industriale Alitalia: il ricavo per posto aumenterà del 7 per cento…in un ambiente competitivo??? Siamo davvero in alto mare… Anzi persi tra le nuvole”.

 

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