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Airbus, Lockheed Martin e Leonardo in gara per il futuro elicottero militare della Nato

Nell'ambito del programma Next Generation Rotorcraft Capability (Ngrc), la Nato ha assegnato tre contratti per lo studio concettuale della prossima generazione di elicotteri militari ad Airbus, Leonardo e Sikorsky, controllata da Lockheed Martin

Airbus, Leonardo e Sikorsky (Lockheed Martin) al rush finale per lo studio concettuale dell’elicottero del futuro della Nato.

Il 26 luglio la Nato Support and Procurement Agency (Nspa) ha assegnato il Concept Study #5 come parte del programma Next Generation Rotorcraft Capability (Ngrc), per un velivolo ad ala rotante di nuova generazione. Il programma coinvolge diversi Paesi tra cui Francia, Germania, Grecia, Italia, Paesi Bassi, Regno Unito e Canada.

“La strategia di lanciare 3 contratti paralleli assegnati tramite concorso rispecchia il nostro impegno a massimizzare l’expertise, le opportunità e il coinvolgimento dell’industria nel programma, e dagli studi concettuali fornirà una vasta gamma di potenziali soluzioni per i nostri clienti internazionali”, ha spiegato la Direttrice Generale della Nspa, Stacy A. Cummings.

Tutti e tre i contraenti dovrebbero “identificare e sfruttare tecnologie all’avanguardia per soddisfare le capacità operative e di supporto del Ngrc, oltre a ricercare l’innovazione nei processi di progettazione e sviluppo digitale e nei materiali e nella produzione avanzati”, ha dichiarato la Nato in un comunicato.

A inizio marzo Leonardo e Bell — leader globali nella progettazione, costruzione e supporto di aeromobili ad ala rotante — si sono alleati per il convertiplano. “Lo sforzo di collaborazione prevede un primo vero impegno nello studio Nato Next Generation Rotorcraft Capability (Ngrc) – Concept Study #5 – nel quale Leonardo sarà alla guida di una proposta basata sull’architettura del convertiplano, col supporto di Bell”,, spiegava la nota congiunta con cui i due produttori annunciavano il MoU.

L’assegnazione dei nuovi contratti avvia formalmente la gara fra le tre proposte. Nonostante la Nato non abbia condiviso il valore esatto dei contratti, i precedenti documenti di gara indicavano che ciascuno di essi è valutato 5,7 milioni di euro, segnala Breaking Defense.

Tutti i dettagli.

LA GARA DELLA NATO PER L’ELICOTTERO MILITARE DEL FUTURO

L’obiettivo del programma Ngrc è sviluppare un velivolo multiruolo di classe media volto a sostituire gli elicotteri multiruolo medi attualmente in servizio.

La Nspa punta a fornire una soluzione tempestiva ed economica, sfruttando i progressi nella tecnologia e nei concetti operativi.

Dunque, come ha spiegato il Sole 24 Ore, a ciascun gruppo prescelto è “assegnato un contratto di studio per elaborare un «concept», con il disegno del velivolo, la descrizione della tecnologia, della manutenzione, della logistica e una previsione dei costi dei velivoli. In questa prima fase, della durata di 15 mesi, non viene ancora richiesta la realizzazione di un prototipo”.

LA PROPOSTA DI AIRBUS

Passando alle proposte in gara, Airbus ha annunciato l’aggiudicazione del contratto ad Airbus Helicopters per guidare uno studio concettuale nell’ambito del programma Ngrc. Il produttore europeo ha anche comunicato che collaborerà con Collins Aerospace di RTX, Raytheon e Mbda per il progetto, che durerà 13 mesi e coinvolgerà due “concetti integrati” di futuri elicotteri militari.

Francia, Germania, Irlanda, Italia, Regno Unito e Stati Uniti fanno tutti parte dello studio guidato da Airbus tramite diverse aziende partner. Si prevede che ogni partner contribuirà alla progettazione dell’elicottero, all’integrazione dei sistemi, alla connettività, alle armi e agli effettori, all’avionica e ai sensori.

“Siamo convinti di avere le giuste soluzioni convenienti, ad alte prestazioni e operativamente efficienti presso Airbus Helicopters per la prossima generazione di elicotteri militari”, ha dichiarato Bruno Evan, ceo di Airbus Helicopters, senza specificare su quale piattaforma il produttore baserà il lavoro concettuale.

Come ricorda Breaking Defense, l’azienda ha spesso affermato che potrebbe offrire un derivato del dimostratore Rapid and Cost-Efficient Rotorcraft (Racer) per il programma Ngrc, attualmente in fase di sviluppo come velivolo aerospaziale civile allineato al progetto European Research Clean Sky 2. È metà aereo e metà elicottero, è dotato di ali e di due turbine sui lati, e, come suggerisce il nome, il Racer è in grado di raggiungere velocità incredibilmente elevate per un elicottero grazie alla sua configurazione dell’elica. Airbus ha dichiarato che l’attuale velocità di crociera dell’elicottero è di 400 km orari, rispetto alle velocità degli elicotteri tradizionali vicine ai 260 km orari.

QUELLA DI SIKORSKY (LOCKHEED MARTIN)

Da parte sua, anche la controllata di Lockheed Martin ha reso noto l’aggiudicazione del contratto.

“Sikorsky è pronta a realizzare un prototipo di velivolo ad ala rotante per lo studio concettuale del programma Ngrc della Nato, che sia in grado di supportare le capacità di difesa e deterrenza in un ambiente globale in continua evoluzione. Anni di investimenti e rigorosi test di volo con diversi dimostratori della tecnologia X2 hanno confermato la sua capacità di rivoluzionare il futuro dello spazio aereo,” ha commentato Andy Adams, Vicepresidente di Sikorsky Future Vertical Lift.

“Il nostro velivolo X2 saprà valorizzare i punti di forza di Lockheed Martin, insieme ai contributi del nostro Gruppo Industriale Europeo, come i processi digitali, la produzione avanzata, i servizi di supporto, l’addestramento e lo sviluppo di sistemi d’arma e di missione, per fornire alla Nato un sistema integrato ad ala rotante che combina velocità, raggio d’azione, manovrabilità, livelli di sopravvivenza e flessibilità operativa” ha aggiunto Adams.

A proposito del gruppo industriale europeo che supporterà Sikorsky questo comprende: Bae Systems, Elt Group, ESG Elektroniksystem-und Logistik GmbH, GE Aerospace, Hellenic Aerospace Industry, Kongsberg, Liebherr-Aerospace Lindenberg GmbH, MAGroup, Malloy Aeronautics, Safran, Rheinmetall e Terma.

E IL CONVERTIPLANO DI LEONARDO CON BELL

A chiudere il terzetto di proposte c’è il tandem Leonardo con l’americana Bell.

Gian Piero Cutillo, ceo di Leonardo Helicopters, ha dichiarato che; “I requisiti stabiliti nell’ambito dell’iniziativa Ngrc implicano capacità che potrebbero essere fornite al meglio da un’architettura di velivoli a rotore veloce, che includa anche l’alta velocità e il lungo raggio. La nostra proposta sarà sviluppata attorno a studi concettuali di convertiplani avanzati, sfruttando la solida e consolidata esperienza del team del consorzio Leonardo”. Il gruppo ex Finmeccanica lavorerà con un team che comprende Bell, General Electric, Hensoldt, Leonardo Drs, Mbda Italia, NLR, Rolls Royce e Safran. “Il team è impegnato a fornire soluzioni concettuali forti per soddisfare i requisiti operativi espressi dalla Nato” ha aggiunto Cutillo.

I PROSSIMI STEP

Infine, come ha riassunto il quotidiano confindustriale, “esaurita la prima fase la Nato valuterà i progetti e deciderà su quale prodotto puntare per la seconda fase. Per ora le cifre sono modeste. Ma l’affare potenziale è gigantesco. Perché il nuovo elicottero è destinato a sostituire almeno 500 velivoli nei paesi Nato, a partire dal 2035-2040. Secondo il bando ogni elicottero non dovrà costare più di 35 milioni di euro”.

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