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Air France

Ecco come la Francia soccorrerà i conti in rosso di Air France

Air France-Klm ha perso 2,6 miliardi nel secondo trimestre. Ecco tutti i dettagli

Covid provoca turbolenze anche ai conti di Air France-Klm. E l’azionista Stato francese è pronto a mettere nuovi soldi anche in caso di aumento capitale.

Proseguono dunque i conti trimestrali pessimi per le compagnie aeree.

Air France-Klm ha perso 2,6 miliardi nel secondo trimestre e guarda all’estate “con cautela” date le incertezze legate all’evoluzione della pandemia da Coronavirus.

A giugno l’attività è stata dell’8% rispetto allo scorso anno e le società del gruppo “stanno aumentando con cautela la loro capacita’ per i mesi estivi”, spiega una nota. “La visibilita’ sulla curva di ripresa della domanda e’ limitata perché il comportamento di prenotazione dei clienti è molto più orientato verso il breve termine rispetto a prima della crisi di Covid-19, in particolare sulla rete a lungo raggio” soggetto alle politiche di aperture dei confini del governo.

Il management di Air France-Klm ha avviato un piano per “ricostruire” il gruppo dopo la crisi che comporterà una riduzione del 40% della rete francese – su cui Air France ha perso 200 milioni di euro nel 2019 – e l’eliminazione di 7.580 posti di lavoro entro la fine del 2022, vale a dire il 16% della forza lavoro di Air France e il 42% di quelli di Hop!, che fornisce connessioni domestiche.

Nei Paesi Bassi, “il piano di ristrutturazione di Klm prevede una riduzione significativa” del numero di posti di lavoro e la società olandese “ha già avviato un piano di uscite volontarie” per 2 mila dipendenti. Al tempo stesso, ha precisato, i tagli possono arrivare nei prossimi anni fino a 5.000 posti di lavoro davanti “a una crisi di magnitudo senza precedenti”.

“La struttura di Klm e la sua taglia devono essere riviste rigorosamente nei prossimi anni. Di conseguenza, ci saranno fra le 4.500 e le 5.000 posizioni in meno nel gruppo”, spiega una nota.

Lo Stato francese continuerà a sostenere Air France senza “alcuna ambiguità”, senza escludere, se necessario, un aumento di capitale. Lo ha dichiarato il ministro dell’Industria Agnes Pannier-Runacher, dopo le perdite annunciate dal gruppo. “Non c’e’ ambiguità, lo Stato sarà li’ perché crediamo che avere una compagnia nazionale sia un elemento importante della nostra sovranita’”, ha detto il ministro. “La cifra di cui stiamo parlando e’ quella del primo semestre, e’ in un momento in cui non hai entrate e continui a pagare le spese, e’ abbastanza matematico, sei in rosso come lo e’ la stragrande maggioranza”, ha osservato Pannier-Runacher.

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