Questo fine settimana la casa automobilistica tedesca Audi ha presentato la sua Audi RS 7 Piloted Driving, per ora
La sua diretta concorrente, la BMW si è alleata con la cinese Baidu che intende battere Google anche in campo automobilistico. I due colossi hanno stipulato un accordo economico e tecnologico che prevede una serie di test nel Paese asiatico in cambio delle mappe ad alta precisione di Baidu. Le auto senza guidatore, finora, hanno una memorizzazione dati ancora limitata e necessitano di mappe prelevate da internet in tempo reale. Tra i partner di questo progetto c’è anche Continental, la famosa azienda produttrice di pneumatici.
In America, oltre a Google Car, c’è Tesla Motors che, per voce del suo amministratore delegato, Elon Musk, ha annunciato delle novità per il modello D che sarà sul mercato già da febbraio 2015. L’intenzione è infatti quella di produrre un’auto con due motori elettrici così da aumentare le prestazioni dell’auto (da 0 a 100 Km/h in 3,2 secondi). Il pilota automatico consentirà anche di richiamare la vettura attraverso un’applicazione dal proprio smartphone. Sulle strade a scorrimento veloce si potrà cambiare autonomamente corsia premendo semplicemente un pulsante.
In Italia, invece, l’unica speranza è rappresentata dalla Visione Artificiale e Sistemi Intelligenti Laboratory (VisLab) dell’Università di Parma che si occupa di auto senza pilota da più di vent’anni. Nel 2008 ha dato vita al progetto del veicolo BRAiVE (Hyundai Sonica Sonata) che il 12 luglio dell’anno scorso ha portato al primo test al mondo su strade pubbliche urbane in presenza di scenari complessi quali per esempio rotonde strette, strade trafficate a doppio senso e zone pedonali. Un percorso della durata di 13 km in circa 20 minuti nel pieno centro di Parma fatto con la presenza di una persona a bordo ad eccezione degli ultimi 300 metri, primo esperimento nel mondo.






