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Sanofi Insilico Medicine

Tutti i dettagli sulla figuraccia della francese Sanofi sul vaccino antinfluenzale

Cosa succede sui vaccini anti influenzali tra la Regione Lazio e Sanofi

 

Mezzo milione di dosi. È questo è il numero dei vaccini anti influenzali che manca all’appello nella Regione Lazio: un enorme lotto messo a punto da Sanofi è stato bloccato in Francia ai controlli di qualità per volontà dell’Agenzia del farmaco francese.

La Regione ora diffida Sanofi e chiede che la società consegni tutto ciò che è stato contrattualizzato. Tutti i dettagli.

LA DIFFIDA DELLA REGIONE LAZIO

Partiamo dalle ultime novità. La Regione Lazio ha diffidato la francese Sanofi, accusandola di aver rallentato (di molto) la campagna vaccinale avviata nel Lazio.

“I ritardi nella campagna vaccinale del Lazio sono attribuibili esclusivamente alla mancata fornitura di circa 500mila dosi di vaccino da parte della società Sanofi Pasteur”, scrive l’Unità di crisi Covid-19 della Regione Lazio in una nota, aggiungendo: “La Sanofi è stata già diffidata da parte della Centrale acquisti regionale a consegnare tutto ciò che è stato contrattualizzato e ora è stata attivata anche l’avvocatura regionale.

MANCA MEZZO MILIARDO DI DOSI

All’appello, in effetti, mancherebbe una buona dosi di vaccini ordinati: Sanofi “si è aggiudicata la gara per fornire 1,4 milioni di dosi e finora ne ha consegnate 823mila. Mancano all’appello oltre 500mila dosi”.

BLOCCATI DALL’AGENZIA DEL FARMACO FRANCESE

Ma cosa è successo. Sanofi i vaccini li ha prodotti, infialati ed anche spediti, ma il lotto dei farmaci non ha mai varcato i confini italiani perché bloccati ai controlli di qualità dall’Agenzia del farmaco francese. In pratica i vaccini non erano “sicuri”.

La francese Sanofi “ha dichiarato di aver avuto il blocco di un grosso lotto di importazione del vaccino Vaxigrip, che non ha superato i controlli”, si legge, secondo quanto riporta Il Messaggero, in un documento riservato che l’Asl Roma 2 ha scritto il 19 novembre, a firma del coordinatore dell’Area Farmaco, Gerardo Miceli Sopo. Solo nell’Asl Roma 2, per dare qualche numero, mancano 55mila dosi (sono state consegnate 6mila dosi delle 61mila ordinate)

CAMPAGNA A RILENTO

La mancanza di dosi di vaccino sta costringendo i medici a razionalizzare le dosi e, talvolta, anche a decidere la priorità di somministrazione.

E da questa responsabilità la Regione si defila: “Nessun ritardo può essere attribuito alla Regione Lazio che è stata tra le prime regioni italiane a bandire la gara con tutto il dovuto anticipo. Tale ritardo nelle forniture sta causando un notevole rallentamento della campagna di vaccinazione e disorientamento degli utenti, soprattutto la fascia degli ultra 65 anni”.

NUOVI VACCINI IN ARRIVO

Ed intanto, entro il 23 novembre, dovrebbero arrivare 66mila dosi dell’altro vaccino previsto dalla gara della Regione Lazio, prodotto dalla società Seqirus, il Flucelvax Tetra.

Il farmaco “verrà immediatamente distribuito ai medici di medicina generale”, assicura la Regione promettendo altre 22mila entro la prossima settimana “a completare la fornitura prevista”.

“Ad oggi nel Lazio sono stati somministrati oltre un milione di dosi di vaccino antinfluenzale superando la precedente stagione vaccinale”, aggiunge.

NON SOLO IL LAZIO

Che questa campagna vaccinale porti con sé numerosi ritardi, non solo nel Lazio, non è certo un mistero. “E’ emergenza vaccino con più della metà delle regioni che fanno sapere che i medici di famiglia sono rimasti senza dosi”, denunciava qualche giorno fa Silvestro Scotti, segretario della Fimmg, la federazione dei medici di medicina generali.

“Non capiamo se il problema è legato alle forniture frazionate nel tempo ma le dosi affidate in prima battuta sono già state consumate”, spiega Scotti, affermano che si rischia di perdere, in questo modo, il tempo guadagnato avviando la campagna di vaccinazione ad ottobre.

La situazione di carenza vaccinale “sta creando in alcune regioni situazioni di conflittualità tra paziente e medico”, che è costretto suo malgrado a discriminare tra gli aventi diritto, aggiunge il segretario della Fimmg.

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