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Terapie intensive e non solo: come sono stati spesi i fondi del decreto Rilancio?

Il decreto Rilancio ha messo a disposizione fino a 711 milioni per aumentare i posti letto in terapia intensiva di oltre 3.900 unità, ma ne sono state attivate solo 922. Tutti i numeri che emergono da un rapporto della Corte dei Conti

 

Lavori (ancora) in corso per la Sanità. Ad un anno dal decreto Rilancio che ha stanziato risorse ingenti per aumentare i posti in terapia intensiva (711 milioni di euro) e sub intensiva (393 milioni), ristrutturare i Pronto Soccorso e intervenire sui Dea, gli interventi effettuati sono pochi, come denuncia un rapporto della Corte dei Conti.

Fatti e numeri.

LE RISORSE MESSE IN CAMPO

Partiamo dai numeri e dalle risorse in campo. “Nel complesso, per adeguare le terapie intensive ai nuovi standard gli importi richiesti sono cresciuti a 711 milioni, il 49,2 per cento del totale. Si è ridotto considerevolmente la quota attribuita ai lavori e ai macchinari necessari ai posti letto in semi intensiva (393 milioni contro gli originari 611,5 milioni) mentre è cresciuta al 21,9 per cento la quota assorbita dall’emergenza e urgenza di primo livello (316,6 milioni contro gli originari 193 milioni)”, spiega la Corte dei Conti.

Ma la spesa del denaro procede a rilento.

TERAPIA INTENSIVA

Nonostante le diverse e attese ondate di pandemia e le difficoltà di questi mesi, il potenziamento strutturale delle dotazioni di terapia intensiva risultava compiuto solo al 25,7%. Se la prima della classe è la Provincia Autonoma di Bolzano, che ha completato i lavori, Valle d’Aosta, Molise e Basilicata non fanno segnare alcun progressi. Fanno bene anche Emilia-Romagna e Abruzzo, che hanno speso il 75 per cento dei fondi.

GLI INTERVENTI DELLA SEMI-INTENSIVA

Si procede a rilento, come sottolinea Quotidiano Sanità, anche per i posti in semi-intensiva: dei 4.238 posti letti previsti in aggiunta, sono stati messi a punto 1081 posti letto, ovvero il 25,5%. Se qualche incremento si segnala in Piemonte, Veneto Abruzzo e Campania, che addirittura hanno speso oltre il 50% del denaro.

PRONTO SOCCORSO

Sui Pronto soccorso sono stati previsti 474 interventi. Ne sono stati realizzati solo 65, ovvero il 13,7%. Se si guarda alle ambulanze, invece, ne sono state acquistate 108 su 230 previste. Di queste ne sono state consegnate e collaudate 44 di cui 29 in Campania e 9 in Emilia-Romagna.

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