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Vaccino Virus Respiratorio Sinciziale

Sarà approvato il vaccino contro il virus respiratorio sinciziale?

Nei paesi industrializzati, il virus respiratorio sinciziale provoca oltre 420.000 ricoveri all’anno e 29.000 decessi tra gli adulti, per cui a oggi non esistono vaccini o cure specifiche, ma Gsk forse ha la risposta. Tutti i dettagli

 

Da decenni gli scienziati sono alla ricerca di un vaccino contro il virus respiratorio sinciziale (Rsv) per adulti e anziani. Ora, i risultati della Fase 3 di un possibile candidato della casa farmaceutica Gsk fanno ben sperare.

COS’È IL VIRUS RESPIRATORIO SINCIZIALE

Il virus respiratorio sinciziale (Rsv), spiegano gli esperti, è una causa molto comune di infezione dell’apparato respiratorio, in particolare nei bambini, che contraggono quasi tutti l’infezione nei primi 4 anni di vita e molti nel primo anno.

L’infezione, tuttavia, non rende completamente immuni, pertanto la reinfezione è comune, anche se in genere è meno grave. I focolai avvengono di solito nei mesi invernali e all’inizio della primavera.

Tuttavia, ricorda l’American Thoracic Society, il virus Rsv può provocare anche gravi manifestazioni respiratorie negli adulti sopra i 65 anni e in chi ha un sistema immunitario depresso o indebolito a causa di una malattia o di un trattamento medico.

QUANTE PERSONE COLPISCE

Secondo le stime a livello globale, riportate dal New England Journal of Medicine nel 2005, in un anno vengono contagiati dal virus tra il 3 e il 7% degli over 60 e tra il 4 e il 10% degli adulti dai 18 anni in su.

Nei paesi industrializzati, afferma poi Il Sole24Ore, il virus respiratorio sinciziale provoca oltre 420.000 ricoveri ogni anno e 29.000 decessi tra gli adulti.

IL VACCINO DI GSK

Attualmente non sono disponibili vaccini o cure specifiche per gli adulti che contraggono il virus respiratorio sinciziale, ma Gsk è pronta a presentare la prossima settimana gli ultimi risultati di uno studio di fase 3 in occasione della IDWeek 2022 di Washington, il principale evento annuale negli Stati Uniti sulle malattie infettive.

“Si tratta di risultati davvero eccezionali, visto che oggi l’Rsv rimane una delle principali malattie infettive senza un vaccino, nonostante oltre 60 anni di ricerca. Riteniamo che, grazie all’elevata efficacia del vaccino dimostrata in questo studio cardine, il nostro candidato vaccino abbia il potenziale per contribuire a ridurre il significativo onere globale della malattia associata all’Rsv negli adulti più anziani, compresi quelli a maggior rischio di esiti gravi a causa dell’età o delle comorbidità sottostanti”, ha dichiarato Tony Wood, Chief Scientific Officer di Gsk.

L’azienda prevede di fare domanda di registrazione del suo candidato vaccino entro la fine del 2022.

I RISULTATI

Il candidato vaccino per adulti di età pari o superiore a 60 anni, fa sapere la casa farmaceutica, “è risultato altamente efficace, dimostrando un’efficacia complessiva dell’82,6% contro la malattia delle basse vie respiratorie da Rsv, raggiungendo l’endpoint primario dello studio. L’elevata efficacia del vaccino è stata osservata anche in una serie di endpoint secondari prespecificati, evidenziando l’impatto che il candidato vaccino potrebbe avere sulle popolazioni più a rischio di esiti gravi dell’Rsv”.

In particolare, l’efficacia contro la malattia grave delle basse vie respiratorie da Rsv è stata del 94,1%. Nei partecipanti con comorbilità preesistenti, come condizioni cardiorespiratorie ed endocrinometaboliche, l’efficacia del vaccino è stata del 94,6% e negli adulti di età compresa tra 70 e 79 anni del 93,8%.

L’efficacia è stata confermata per entrambi i ceppi Rsv-A e Rsv-B.

Il vaccino, afferma Gsk, è stato ben tollerato con un profilo di sicurezza favorevole. Gli eventi avversi osservati sono stati generalmente lievi o moderati e transitori. Tra i più frequenti dolore al sito di iniezione, affaticamento, mialgia e mal di testa.

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