Quale futuro per il nostro sistema sanitario? Come sfruttare il Pnrr per costruire una nuova sanità? E quale ruolo per scienza, ricerca ed innovazione per il futuro del settore?
Ne hanno discusso lunedì 20 settembre esponenti delle istituzioni, addetti ai lavori, ricercatori e rappresentanti dell’industria alla presentazione del Focus “Salute e Ricerca” di Start Magazine.
A confrontarsi, nel corso della tavola rotonda moderata da Paola Liberace, coordinatrice scientifica dell’Istituto per la Cultura dell’Innovazione (Icinn), Fabiola Bologna, segretaria Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati; Alessio D’Amato, assessore della Regione Lazio alla Sanità e Integrazione Sanitaria; Annalisa Scopinaro, presidente Associazione Uniamo Federazione Italiana Malattie Rare; Ennio Tasciotti, Human Longevity Program IRCSS San Raffaele di Roma; Angelo Rossimori di IRPPS-CNR; Massimiliano Bindi, Abbott Diabetes Care; Giuseppe Lanzilotta, Alexion- Astrazeneca Rare Disease; Federico Bressa, Biogen Italia.
Nel corso dell’evento, seguito da oltre 2.000 utenti, è stata più volte ribadita la necessità di finanziare la ricerca e l’innovazione, ristabilendo il ruolo centrale della scienza. “Il Recovery Fund è un’opportunità. Dobbiamo investire in salute, scienza ed innovazione”, ha sostenuto Massimiliano Bindi (Abbott), facendo eco alle parole di Angelo Rossimori: “Progettare una nuova Sanità coinvolge una nuova scienza, quella dell’innovazione, per una trasformazione complessiva dell’ecosistema”.
L’occasione può essere rappresentata dal Pnrr: “La cosa più importante del Pnrr è il cambio di prospettiva, da spesa corrente ad investimenti”, ha sottolineato Federico Bressa, aggiungendo: “Con i 15 miliardi del Pnrr possiamo costruire nuovi setting, possiamo tornare a programmare una nuova Sanità”. “Il PNRR può essere opportunità, ma serve visione a 360 gradi”, ha evidenziato Fabiola Bologna, segretaria Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati. Stesso pensiero di Giuseppe Lanzilotta: “Il PNRR è un’occasione storica per l’Italia, che è chiamata a fare importanti investimenti e riforme”, ha detto Lanzilotta nel corso della tavola rotonda.
Che le risorse messe sul tavolo possano catalizzare il digitale nel settore? Se lo augura Ennio Tasciotti, che nel corso dell’evento ha sostenuto che la “medicina digitale” porterà numerosi “vantaggi su diagnosi (Ai, big data…), sulla riproduzione della malattia al computer e sull’effetto dei farmaci su questa”.
Annalisa Scopinaro di Uniamo, invece, punta il dito sull’”inequità” delle “venti regioni d’Italia”, chiedendo una maggiore uniformità a livello nazionale anche a livello di norme e trattamento di chi è affetto da malattia rare.
Il Focus Salute e Ricerca, promosso dal quotidiano online Startmag con la partecipazione dell’Istituto per la Cultura dell’Innovazione (Icinn), ha visto istituzioni, ricercatori e player privati impegnati nell’ultimo anno, e vede la collaborazione di Uniamo – Federazione Italiana Malattie Rare, Abbott, Alexion, Biogen, Bristol Meyer Squibb.