Guerre a parte, c’è un problema più grave del riscaldamento globale ed è il declino demografico. Ma, se finora in nessuna parte del mondo occidentale Italia compresa non si è fatto nulla di concreto per risolverlo, sembra inutile parlarne in agosto. Conviene, invece, cogliere l’occasione delle vacanze estive per dedicare la giusta attenzione all’educazione dei figli che ci sono. Niente paura: non si tratta di addentrarsi in complessi metodi didattici o pedagogici. Più semplicemente significa impegnarli in qualcosa di intelligente evitando che si rimbecilliscano più del solito con i videogiochi. Lo strumento per ottenere un buon risultato può essere il “Quaderno Kids” (Blackie, 96 pagine, 12,90 euro) che, grazie ai successi di vendite dei due anni precedenti, arriva nel 2025 alla terza edizione.
L’iniziativa editoriale è, in pratica, uno spin off dell’ormai celebre “Quaderno di compiti delle vacanze per adulti”. L’ideatore e autore di entrambi è Daniel Lopez Valle affiancato in questo caso da Alex Red e, come sempre per l’edizione italiana, da Dario Falcini. L’aspetto più interessante e, in qualche misura, più encomiabile è che il “Quaderno Kids” è stato pensato andando coraggiosamente in controtendenza rispetto alle tanto spietate quanto ottuse regole del mercato. Per rendersene conto basta guardare quell’indicatore malsano che è la pubblicità. Fino a una decina d’anni, periodici e televisioni traboccavano di pubblicità di giocattoli, scarpette, vestitini e passeggini. Adesso sono una rarità. L’abietto calcolo della convenienza economica suggerisce che il target di pubblico interessato non è abbastanza numeroso per giustificare investimenti in pagine di giornale e spot televisivi. Eppure i prodotti per bambini sono sempre indispensabili e gli eroici genitori che ancora fanno figli continuano ad acquistarli. E se non ci si sottomette al cinismo degli uffici marketing si scopre che i numeri non sono affatto trascurabili. Dando attenzione ai bambini dai sei anni in su “Quaderno Kids” ha venduto circa 250 mila copie e fornito ai genitori uno strumento per vacanze serene.
Quiz, puzzle, giochi di logica, disegni da colorare, ricerca di differenze, oggetti nascosti e quant’altro sono studiati per appassionare i più piccoli. Ma al puro divertimento si abbinano l’esercizio e lo sviluppo dell’intuito e la scoperta di novità. Di nozioni impartite da una cattedra neanche l’ombra. Però sotto le sembianze del gioco si fanno utili esercizi di aritmetica, si impara a riconoscere sinonimi e contrari, si apprende di più sul mondo degli animale e perfino su quello dei cartoni animati. Almeno per un po’ il bambino non consumerà il dito indice su uno schermo. E poi si spera che tutto questo serva anche in prospettiva: se all’età di sei o sette anni ci si appassiona a un libro è più probabile che si continuerà a leggere per tutta la vita. Nel frattempo comunque un risultato è sicuro: mentre i figli si divertono con il “Quaderno Kids” i genitori possono leggere i libri scelti per le vacanze.