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Pfizer Astrazeneca Regno Unito

Pfizer, l’Ema e le dosi del vaccino anti Covid. Report British Medical Journal

Che cosa ha scritto il British Medical Journal sul vaccino Pfizer e il ruolo dell'Ema

 

Non tutti i vaccini ad mRna di Pfizer-Biontech anti Covid-19 sono uguali.

Le prime dosi del farmaco prodotto dalla multinazionale americana avevano “avevano livelli inferiori alle attese di mRNA intatto”, come rivela il Bmj, che ha potuto visionare alcuni documenti riservati dell’Ema, trafugati durante un attacco informatico di dicembre.

QUANTITA’ DI MRNA PIU’ BASSE DELLE ATTESE

Secondo quanto dimostrano i documenti dell’Ema, i regolatori, secondo quanto scrive il Bmj, “i regolatori nutrivano grandi preoccupazioni per quantità inaspettatamente basse di mRNA intatto in lotti del vaccino sviluppato per la produzione commerciale”.

I CONTROLLI DI EMA SUI VACCINI PFIZER

Gli scienziati dell’Ema, che hanno il ruolo di garantire la qualità della produzione, e quindi di valutare gli aspetti chimici, di produzione e di controllo della presentazione del farmaco, al controllo del vaccino effettuato a novembre 2020, hanno rivelato dubbi sulle “specie di mRNA troncate e modificate presenti nel prodotto finito”.

I PROBLEMI RILEVATI DALL’EMA SUI PRIMI VACCINI PFIZER

In pratica, secondo quanto emerge da un’e-mail del 23 novembre di un alto funzionario dell’Ema, “la produzione commerciale non produceva vaccini secondo le specifiche previste e le autorità di regolamentazione non erano sicure delle implicazioni”, scrive il Bmj.

Nella mail si legge che c’era “una differenza significativa nella percentuale di integrità dell’RNA/specie troncata” tra i lotti clinici e quelli commerciali proposti, dal 78% al 55% circa. Le conseguenze era “ancora da definire”.

LE OBIEZIONI DELL’EMA

L’Ema, seppur lo ha tenuto nascosto alla popolazione, ha risposto presentando due “obiezioni importanti” a Pfizer, chiedendo che tale problema venisse risolto.

PROBLEMA RISOLTO?

Il 21 dicembre l’Ema ha approvato il vaccino di Pfizer, sostenendo “la qualità di questo medicinale, presentato nel contesto di emergenza dell’attuale pandemia (covid-19), è considerata sufficientemente coerente e accettabile”.

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