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Orgasmo Cannabis

La cannabis fa bene all’orgasmo femminile?

Secondo uno studio statunitense fumare cannabis prima di un rapporto sessuale apporta molti benefici, primo tra tutti la possibilità per le donne di raggiungere più facilmente l’orgasmo (o più di uno), ma potrebbe anche essere utile per trattare alcune disfunzioni sessuali e colmare il divario del piacere tra uomini e donne. Tutti i dettagli

 

Quella di Meg Ryan in Harry ti presento Sally è probabilmente una delle prime immagini che viene alla mente pensando all’orgasmo femminile, o a quello che gli uomini pensino voglia dire, ora, però, uno studio statunitense ha scoperto che la giusta quantità di cannabis potrebbe non solo porre fine alla finzione e far raggiungere orgasmi multipli alle donne ma anche trattare alcune disfunzioni sessuali.

La ricerca, condotta dalla East Carolina University e dalla North Carolina State University, è stata pubblicata sul Journal of Cannabis Research.

LO STUDIO

Data la crescente attenzione nella letteratura di ricerca sui potenziali benefici della cannabis e la mancanza di ricerche sui benefici sessuali che ne derivano dal suo consumo, lo studio si è proposto di esaminare come tale sostanza possa influire sul funzionamento e sulla soddisfazione sessuale.

Per misurare i risultati sono stati utilizzati i cicli di risposta sessuale di Kaplan e di Masters e Johnson che, uniti in un unico modello, tengono conto di desiderio, eccitazione, orgasmo, plateau e risoluzione, a cui è stata inoltre inclusa anche la soddisfazione.

I PARTECIPANTI

Al trial hanno partecipato 811 persone dai 18 agli 85 anni, di cui la maggior parte donne (536) e in una relazione sessuale monogama.

I RISULTATI

Dallo studio è emerso che oltre il 70% dei partecipanti ha riferito un aumento del desiderio e dell’intensità dell’orgasmo se aveva fumato cannabis prima di un rapporto sessuale. E il 40% delle donne ha dichiarato una maggiore capacità di avere più di un orgasmo per ogni rapporto sessuale.

L’età e il sesso non hanno inciso significativamente sulle sensazioni. Anche nel caso dell’autoerotismo, le persone hanno confermato di aver provato maggiore piacere.

Inoltre, la maggior parte ha dichiarato che la cannabis ha migliorato il senso del gusto e del tatto.

I risultati demografici, affermano i ricercatori, indicano che le persone che fanno uso di questa sostanza sono di un’ampia gamma di età, con diverse occupazioni e con diverse preferenze di consumo. L’inclusione di intervistati LGBTQIA+ è considerato un punto di forza di questo studio.

GLI ALTRI BENEFICI

Ma questo studio è molto importante anche perché dimostra che la cannabis può essere usata per il trattamento di alcune disfunzioni sessuali, soprattutto nelle donne. Per esempio, coloro che soffrono di vaginismo potrebbero beneficiare del rilassamento muscolare e godere di rapporti sessuali meno dolorosi.

Inoltre, non meno importante, la cannabis rappresenterebbe un mezzo per ridurre l’orgasm gap, ovvero il divario di orgasmo tra uomini e donne. Secondo la serie Planet Sex della Bbc, infatti, mentre i primi raggiungono il piacere nel 95% dei casi, le donne solo nel 65%.

Dato confermato anche dallo studio. “La cannabis – si legge – potrebbe aiutare a ridurre le disparità di genere nel piacere sessuale” perché “mentre più del 90% degli uomini riferisce di provare di solito l’orgasmo durante il sesso, meno del 50% delle donne lo sperimenta regolarmente durante il rapporto e solo il 6% ha riferito di provare sempre un orgasmo durante il sesso”.

“Diversi pazienti sono venuti da me e mi hanno detto: ‘Ho una bassa libido. Può aiutarmi? E, a proposito, se uso la cannabis, posso raggiungere l’orgasmo senza problemi’. Mi dicono anche che la scarsa libido migliora con la cannabis”, ha raccontato al New York Times la dottoressa Becky K. Lynn, esperta di medicina sessuale e menopausa.

PERCHÉ LA CANNABIS HA QUESTO EFFETTO

Come è noto, la cannabis può esaltare i sensi e anche alleviare alcuni dei sintomi che inibiscono il desiderio, come l’ansia, l’insonnia o il dolore.

I ricercatori ipotizzano che il rilassamento sia dovuto al THC, uno dei principi attivi della pianta di cannabis più conosciuti. La sua struttura chimica è infatti simile all’anandamide del cervello, un composto chimico prodotto dall’organismo con proprietà molto simili a quelle del THC e che agisce come un neurotrasmettitore, inviando messaggi chimici tra le cellule in tutto il sistema nervoso.

Questi neurotrasmettitori, spiegano gli autori, influenzano le aree del cervello legate al piacere, alla memoria, alla concentrazione, al movimento e alla percezione sensoriale e del tempo. Il THC viene riconosciuto dall’organismo e può alterare la normale comunicazione cerebrale.

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