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Farmaci Ibuprofene Codeina

Ibuprofene e codeina possono provocare gravi danni?

Il Comitato per la valutazione dei rischi in farmacovigilanza (Prac) dell’Ema ha raccomandato un aggiornamento del foglietto illustrativo dei farmaci contenenti l’associazione ibuprofene e codeina. Ecco perché

 

Nuove informazioni sul foglietto illustrativo di farmaci contenenti l’associazione ibuprofene e codeina.

Se assunti per periodi prolungati e a dosaggi più alti rispetto a quelli raccomandati possono “provocare gravi danni renali e gastrointestinali”. Lo afferma il Comitato per la valutazione dei rischi in farmacovigilanza (Prac) dell’Agenzia europea per i medicinali (Ema), che ha raccomandato una modifica del bugiardino.

COS’È L’IBUPROFENE

L’ibuprofene rientra nella famiglia dei farmaci antinfiammatori non steroidei, i cosiddetti Fans, ovvero quei medicinali particolarmente indicati nel dolore causato da un processo infiammatorio, ma che hanno anche proprietà antidolorifiche e antipiretiche.

COS’È LA CODEINA

Come l’ibuprofene, anche la codeina è un analgesico, ma se utilizzata da sola ha un’azione limitata da questo punto di vista, per cui diventa invece “un efficace antidolorifico” – precisa l’Istituto superiore di sanità (Iss) – se associata con il paracetamolo in un unico farmaco. I farmaci contenenti questa associazione sono soggetti a prescrizione medica.

In Italia e nel resto d’Europa i prodotti a base di codeina non possono essere prescritti ai bambini di età inferiore ai 12 anni.

AVVERTENZE

Come già indicato dall’Iss, entrambi gli analgesici non devono essere assunti per un periodo prolungato senza la supervisione del medico. L’ibuprofene, infatti, potrebbe “irritare lo stomaco, provocando ulcere ed emorragie nei casi più gravi, e favorire la comparsa di problemi cardiaci o renali”.

La codeina, invece, in quanto appartenente alla categoria farmacoterapeutica degli oppioidi – anche se per dolore lieve-moderato e non moderato-severo come morfina, ossicodone e fentanyl – “può indurre dipendenza e assuefazione”.

COSA RACCOMANDA IL PRAC

Il Prac, secondo l’ultima riunione che si è tenuta dal 26 al 29 settembre, ha raccomandato una modifica delle informazioni dei medicinali contenenti l’associazione codeina e ibuprofene in quanto l’uso ripetuto può portare a dipendenza e abuso.

PERCHÉ POSSONO CAUSARE GRAVI DANNI

Questi farmaci, se assunti in dosi superiori a quelle raccomandate o per un periodo di tempo prolungato, possono “causare danni ai reni, impedendo loro di rimuovere correttamente gli acidi dal sangue tramite le urine (acidosi tubulare renale)”.

“Il malfunzionamento dei reni – spiega la nota – può anche causare livelli molto bassi di potassio nel sangue (ipokaliemia), che a loro volta possono causare sintomi come debolezza muscolare e stordimento. Pertanto, l’acidosi tubulare renale e l’ipokaliemia verranno aggiunte alle informazioni del prodotto come nuovi effetti collaterali”.

MA IN ITALIA SI POSSONO OTTENERE SENZA RICETTA?

In Italia, tra i farmaci che contengono codeina e ibuprofene troviamo il Brufecod, ma è disponibile solo dietro prescrizione medica da rinnovare di volta in volta.

Inoltre, le indicazioni suggerite dal Prac sono già presenti sul foglietto illustrativo. In merito alle complicanze renali, nei pazienti con lieve compromissione della funzionalità renale se ne consiglia l’uso al più basso dosaggio possibile, mentre è del tutto sconsigliato nei pazienti con grave insufficienza renale.

E NELL’UE?

In altri Stati dell’Unione europea, invece, esistono farmaci di questo tipo che possono essere acquistati senza ricetta medica.

Il Comitato, infatti, si è pronunciato dopo aver esaminato diversi casi di tossicità renale, gastrointestinale e metabolica segnalati proprio da Paesi in cui questi medicinali sono disponibili senza prescrizione, che viene dunque raccomandata come “misura di minimizzazione del rischio più efficace per mitigare i danni associati all’abuso e alla dipendenza di questi prodotti”.

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