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Kennedy

La sana alimentazione degli Usa di Trump e Kennedy inizia con Big Mac e Coca Cola

Immortalato con un'espressione quanto meno imbarazzata poco prima di addentare un Big Mac, Robert F. Kennedy Jr., futuro segretario alla Sanità degli Stati Uniti, ha dichiarato guerra al cibo spazzatura (che poi è anche il preferito di Trump). Ecco cosa ha in programma. Fatti e commenti

 

E anche oggi a mangiare bene iniziamo domani. Robert F. Kennedy Jr. non si è ancora insediato come segretario alla Sanità ma ha informalmente iniziato il suo mandato festeggiando con un bel Big Mac, lo stesso cibo a cui ha detto di voler dichiarare guerra.

Sebbene sembri l’unico contrariato per la scelta del pasto, con la fotografia che lo immortala in aereo al fianco del neoeletto presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, del suo primogenito Donald Trump Jr. e del futuro capo del dipartimento per l’efficienza governativa, Elon Musk, è difficile prenderlo sul serio. Senza considerare poi tutte le sue altre uscite come quelle secondo cui “patologie come l’autismo e il disturbo da deficit di attenzione e iperattività siano causate da fattori ambientali, tra cui gli agenti nocivi contenuti nei vaccini”, oppure che “il Covid-19 potrebbe essere una malattia ‘etnicamente mirata’, ingegnerizzata in modo da risparmiare gli ebrei ashkenaziti e i cinesi”.

LA GUERRA DI RFK JR. AL CIBO SPAZZATURA

Imbarazzo a parte, la persona scelta per guidare il dipartimento della Salute – Robert F. Kennedy Jr. – lo scorso mese ha promesso su Fox News che, se gli fosse stata affidata una posizione in una seconda amministrazione Trump, avrebbe “immediatamente” eliminato i cibi processati dalle mense scolastiche. Tuttavia, il Washington Post osserva che il messaggio ha scioccato gli esperti di nutrizione, i quali ricordano come, durante il primo mandato, Trump abbia combattuto contro standard più severi per le mense scolastiche.

Ad ogni modo, se RFK Jr. portasse davvero avanti la sua crociata sarebbero molti i prodotti a dover scomparire da scaffali e catene americane. Tra questi ci sarebbero anche le patatine di McDonald’s (ma non i coloratissimi cereali Froot Loops, che secondo Kennedy in Canada avrebbero solo due o tre ingredienti – in realtà sono 17 e secondo un ex dipendente della Food and Drug Administration sono i più dannosi del gruppo Kellogg’s).

Nel mirino del prossimo segretario alla Sanità ci sarebbero poi gli oli di semi, i coloranti e i dolcificanti artificiali, ritenuti dannosi quanto sostanze chimiche come il glifosato (l’ingrediente attivo del diserbante Roundup di Bayer) e gli acidi perfluoroottanoici (PFOA), ovvero alcune delle “sostanze chimiche perenni”. A proposito di Coca-Cola ha suggerito di berne una messicana perché non contiene lo sciroppo di mais, tuttavia, contiene zucchero e “in realtà ha qualche caloria in più e quasi il doppio del sodio per porzione”, scrive il New York Post.

RFK JR. SI SCONTRERÀ DAVVERO CON L’INDUSTRIA (E CON TRUMP)?

Nel 2025 l’amministrazione Trump sarà incaricata di redigere la prossima versione delle Dietary Guidelines for Americans, una pubblicazione che fornisce ogni cinque anni delle linee guida su ciò che gli americani dovrebbero mangiare per tutelare la salute. Potenzialmente una grande occasione per Kennedy, che se dovesse spingere per una regolamentazione – come limitare l’accesso ai cibi ultra-lavorati e vietare i coloranti alimentari – porterebbe “un cambiamento significativo per un’industria abituata a vedere il Partito Repubblicano come un alleato”, ha detto Martin Hahn, partner di Hogan Lovells.

“Se RFK attuasse il suo programma, guarderemmo a tutto ciò che stava facendo l’amministrazione Biden e lo metteremmo sotto steroidi”, ha aggiunto Hahn, sostenendo che le politiche di Kennedy potrebbero portare a un aumento dei prezzi dei generi alimentari.

Ma oltre a mettersi contro l’industria alimentare, le politiche di RFK Jr. relative all’alimentazione piaceranno al suo presidente? Nella lotta agli oli vegetali McDonald’s difficilmente sopravvivrebbe così come la Diet Coke senza i dolcificanti artificiali. E stando a quanto dichiarato da Dana White, presidente dell’UFC, si tratta della bibita preferita di Trump, il quale non avrebbe mai bevuto un bicchiere d’acqua almeno negli ultimi 20 anni.

Inoltre, mentre Kennedy ha definito “veleno” i Big Mac e il Kentucky Fried Chicken presenti sull’aereo della campagna elettorale di Trump, il futuro presidente ha servito con orgoglio McDonald’s alla Casa Bianca.

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