È stata avviata la prima sperimentazione mondiale del vaccino a mRNA di BioNTech contro la forma più comune di tumore al polmone. Saranno coinvolti sette Paesi e per gli esperti potrebbe avere un potenziale “rivoluzionario”.
Il tumore al polmone infatti è la principale causa di morte per cancro al mondo, con circa 1,8 milioni di decessi all’anno. Inoltre, tassi di sopravvivenza dei pazienti con forme avanzate della malattia, in cui il tumore si è diffuso, sono particolarmente bassi.
IL VACCINO DI BIONTECH E L’IMMUNOTERAPIA
Conosciuto come BNT116 e prodotto da BioNTech, il vaccino è progettato per trattare il tumore polmonare non a piccole cellule, la forma più comune della malattia. Il nuovo farmaco istruisce l’organismo a dare la caccia alle cellule tumorali e a ucciderle, impedendo loro di tornare.
“Speriamo che l’aggiunta di questo trattamento supplementare impedisca al cancro di tornare, perché molto spesso i pazienti affetti da cancro ai polmoni, anche dopo l’intervento chirurgico e le radiazioni, tornano”, ha commentato il professor Siow Ming Lee, consulente oncologo medico presso l’University College London hospitals NHS foundation trust (UCLH), che sta guidando la sperimentazione nel Regno Unito.
A differenza della chemioterapia, l’obiettivo del vaccino è quello di rafforzare la risposta immunitaria al cancro lasciando inalterate le cellule sane: “Stiamo entrando in questa nuova ed entusiasmante era di studi clinici sull’immunoterapia basata sull’mRNA per studiare il trattamento del cancro al polmone – ha spiegato Lee -. È semplice da somministrare e si possono selezionare antigeni specifici nella cellula tumorale, per poi colpirli. Questa tecnologia rappresenta la prossima grande fase del trattamento del cancro”.
LA SPERIMENTAZIONE
La sperimentazione clinica di fase 1, nonché il primo studio di questo vaccino sull’uomo, è stata avviata in 34 siti di ricerca in sette Paesi: Regno Unito, Stati Uniti, Germania, Ungheria, Polonia, Spagna e Turchia.
Nel Regno Unito, dove uno dei 20 pazienti britannici ha ricevuto la dose iniziale martedì, il Guardian riferisce che sono presenti sei siti, dislocati tra Inghilterra e Galles. In tutto verranno arruolati per la somministrazione del vaccino, unita all’immunoterapia, circa 130 pazienti, che vanno dalla fase iniziale prima della chirurgia o della radioterapia a quelli in fase avanzata o con tumore ricorrente.
Il primo paziente a cui è stata somministrata la prima dose nel Regno Unito si è sottoposto a sei iniezioni, ognuna delle quali conteneva diversi filamenti di RNA. Ora riceverà il vaccino ogni settimana per sei settimane consecutive, e poi ogni tre settimane per 54 settimane.
IL GRANDE PROGETTO DEL REGNO UNITO
Ma questo è solo uno dei progetti contenuti nel programma Cancer Vaccine Launch Pad del Servizio sanitario nazionale (NHS) britannico, che prevede il coinvolgimento di migliaia di pazienti in Inghilterra in sperimentazioni innovative di vaccini antitumorali personalizzati, ovvero che vengono creati su misura per ogni paziente in poche settimane.
In base al programma, a cui partecipa BioNTech, i pazienti che soddisfano i criteri di idoneità avranno accesso agli studi clinici per i vaccini che, secondo gli esperti, rappresentano una nuova alba nel trattamento del cancro. La ricerca su questi vaccini, ricorda il Guardian, è ancora in fase iniziale, ma le sperimentazioni hanno già dimostrato che possono essere efficaci nell’eliminare le cellule tumorali residue dopo l’intervento chirurgico e ridurre drasticamente il rischio di recidive.