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Antivirali Vaiolo

Vaiolo delle scimmie, che cosa sta succedendo

In Italia, allo Spallanzani, è stato identificato il primo caso di persona affetta da vaiolo delle scimmie. I casi confermati in Europa sono quindici. Tutti i dettagli

 

In merito ai casi di vaiolo delle scimmie, l’Istituto superiore di sanità (ISS) ha fatto sapere di aver messo a punto una task force di esperti e di aver contattato le reti sentinella dei centri per le infezioni sessualmente trasmesse “al fine di monitorare continuamente la situazione nazionale”.

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I CASI DI VAIOLO DELLE SCIMMIE IN EUROPA E USA

L’Istituto Lazzaro Spallanzani ha segnalato il primo caso italiano di vaiolo delle scimmie, oltre a due casi sospetti. Il paziente, si legge in una nota, è “un giovane adulto tornato dalle isole Canarie che si era presentato al Policlinico Umberto Primo. Il quadro clinico è risultato caratteristico e il virus è stato rapidamente identificato con tecniche molecolari e di sequenziamento genico dai campioni delle lesioni cutanee. La persona è ricoverata in isolamento in discrete condizioni generali. Sono in corso indagini epidemiologiche e il tracciamento dei contatti, altri due casi sospetti in fase di accertamento”.

Una prima segnalazione di vaiolo delle scimmie è giunta anche dagli Stati Uniti. In Europa i casi confermati sono quindici, soprattutto nel Regno Unito, in Spagna e in Portogallo; i casi sospetti sono una ventina. L’agenzia AGI scrive che “sembra ormai evidente che ci sia un’epidemia […] in tutto il mondo”.

DIFFUSIONE E TASSO DI MORTALITÀ

Il virus, spiega l’AGI, è più comune nell’Africa centrale e occidentale, solitamente trasmesso attraverso il contatto diretto con animali infetti. Può essere diffuso, tuttavia, anche con il contatto diretto con lesioni infettive della pelle, o dalla tosse e dagli starnuti di qualcuno che presenta un’eruzione cutanea da vaiolo delle scimmie.

Un caso su dieci è fatale, dicono le statistiche, ma il ceppo che si diffonde a livello globale è più mite e dovrebbe avere un tasso di mortalità più basso, di circa uno su cento, simile a quello del coronavirus all’inizio della pandemia.

L’AGI scrive che i casi “sembrano riguardare maggiormente gli uomini che hanno rapporti sessuali con altri uomini”.

Nel Regno Unito, un solo caso è collegabile a un viaggio in Nigeria; due casi e una possibile infezione sono legati a un nucleo familiare, mentre gli altri quattro casi sono stati rilevati in uomini omosessuali o bisessuali. In Portogallo i casi sono cinque, più altri quindi sospetti: riguardano tutti uomini giovani. La Spagna sta valutando otto persone, tutti uomini omosessuali e bisessuali.

LA SITUAZIONE IN SPAGNA

L’Ansa riporta che in Spagna, nella regione di Madrid, le autorità sanitarie hanno confermato sette casi di pazienti che hanno contratto il vaiolo delle scimmie. I casi sospetti nell’area sono ventiquattro, più un altro alle Canarie.

I SINTOMI

Le persone infette dal virus mostrano sintomi tra i cinque e i ventuno giorni: febbre, mal di testa, dolori muscolari, mal di schiena, linfonodi ingrossati, brividi e stanchezza sono i più comuni; tra i più insoliti c’è un’eruzione cutanea, che inizia di solito sul viso prima di diffondersi ad altre aree del corpo. Le infezioni sono normalmente lievi, e la maggior parte dei pazienti che guarisce entro poche settimane.

I TRATTAMENTI

Non esiste un trattamento specifico per il vaiolo delle scimmie. Il vaccino contro il vaiolo fornisce tuttavia una certa protezione. Negli Stati Uniti esiste un vaccino – Jynneos – autorizzato per la prevenzione delle infezioni da vaiolo delle scimmie: ha mostrato un grado d’efficacia dell’85 per cento circa.

Gli antivirali e il sangue prelevato da individui vaccinati contro il vaiolo possono essere usati per trattare i casi gravi.

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