Skip to content

depressione post partum

Gli Stati Uniti potrebbero presto commercializzare una pillola contro la depressione post partum

Secondo l’Oms quasi 1 donna su 5 sperimenta la depressione post partum ma, oltre a essere ancora un tabù, non esistono cure rapide per combatterla. Gli Stati Uniti però potrebbero a breve dare il via libera alla prima pillola pensata per questo male. Tutti i dettagli

 

Difficile stimare quante donne sperimentino la depressione post partum. Lo stigma, la vergogna e il senso di colpa fanno avere solo cifre approssimative, ma si tratta di un male silenzioso molto diffuso di cui è ancora troppo difficile parlare.

Una piccola luce, però, si intravede. A breve, infatti, potrebbe essere disponibile la prima pillola che combatte questa piaga. Ad annunciarlo sono stati i suoi produttori Sage Therapeutics e Biogen.

I DATI DISPONIBILI

Studi epidemiologici, riportati dal ministero della Salute e condotti in nazioni e culture diverse, riferiscono che la depressione post partum colpisce, con diversi livelli di gravità, dal 7 al 12% delle neomamme ed esordisce generalmente tra la 6ª e la 12ª settimana dopo la nascita del figlio, con episodi che durano tipicamente da 2 a 6 mesi.

Sono addirittura tra il 70 e l’80% le donne che provano una leggera depressione post partum, chiamata baby blues, che solitamente compare 2-3 giorni dopo il parto ma tende ad andarsene spontaneamente entro pochi giorni; mentre sul 10-15% di coloro che vivono un vero e proprio stato depressivo è fondamentale intervenire perché, tra le madri non trattate, il 50% risulta ancora depressa dopo 6 mesi e il 25% ancora dopo 1 anno.

L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), oltre ad affermare che quasi 1 donna su 5 sperimenta la depressione post partum, aggiunge che circa il 20% di queste arriva ad avere pensieri suicidi o a compiere atti di autolesionismo. Per questo ha lanciato nuove linee guida per l’integrazione della salute mentale perinatale nei servizi di salute materna e infantile.

IL NUOVO FARMACO ANTI DEPRESSIONE POST-PARTUM

La pillola contro la depressione post partum, prodotta da Sage Therapeutics e Biogen, si chiama zuranolone e la Food and Drug Administration (Fda) ha accettato il deposito della domanda di registrazione del farmaco, a cui ha concesso la revisione prioritaria anche per il trattamento del disturbo depressivo maggiore.

A differenza dell’unico altro farmaco disponibile – il cui nome è zulresso e che deve essere somministrato per via endovenosa ininterrottamente per 60 ore – zuranolone è un antidepressivo che le pazienti devono assumere solo per 14 giorni una volta al giorno.

Lo zuranolone, spiegano le case farmaceutiche, agisce sulle reti cerebrali responsabili di funzioni quali l’umore, l’eccitazione, il comportamento e la cognizione.

QUANDO SARÀ DISPONIBILE

La data di arrivo prevista per il rilascio dovrebbe essere entro il 6 agosto.

“Sentiamo l’enorme responsabilità nei confronti dei pazienti affetti da disturbo depressivo maggiore e depressione post partum di offrire una potenziale nuova opzione terapeutica, di cui c’è un disperato bisogno. La maggior parte delle terapie attualmente approvate può richiedere settimane o mesi per funzionare”, ha detto Laura Gault, Chief Medical Officer di Sage Therapeutics.

GLI STUDI E I RISULTATI

Dallo studio di fase III è emerso che le donne con depressione post partum trattate ogni giorno per due settimane con 50 mg di zuranolone “hanno mostrato un miglioramento statisticamente e clinicamente significativo dei sintomi depressivi al 15° giorno” rispetto a chi aveva ricevuto un placebo.

Ulteriori endpoint secondari hanno mostrato anche prove del potenziale impatto dello zuranolone sulla riduzione di altri sintomi correlati alla depressione post partum, tra cui l’ansia.

Il farmaco è stato generalmente ben tollerato. Gli eventi avversi più comuni sono stati sonnolenza, vertigini, cefalea, diarrea, nausea, infezione delle vie urinarie e Covid-19.

Torna su