skip to Main Content

Ecco fatti e misteri sui vaccini cinesi anti Covid

In Italia ci si vaccina (illegalmente) con i vaccini cinesi anti Covid? La Guardia di Finanza indaga. Mentre personalità italiane che lavorano in Cina dicono che la vaccinazione seppure non obbligatoria è in atto da tempo...

 

I vaccini cinesi anti Covid sono arrivati (sottobanco) a Napoli? La Guardia di finanza ha avviato controlli, mentre ci si chiede come mai la comunità asiatico-partenopea non si ammala di Covid-19. Durante la seconda ondata, a Napoli, si sono ammalati solo 5 cinesi su 5.200.

A Pechino, intanto, continua la somministrazione per via emergenziale. E c’è chi parte dall’Italia per ricevere il farmaco.

Tutti i dettagli.

I VACCINI CINESI

Sono 5 i vaccini approdati alla fase clinica 3 in Cina. L’ultimo quello messo a punto da Anhui ZhifeiLongcom, una controllata della Chongqing Zhifei Biological, quotata a Shenzhen.

Nel novero dei farmaci candidati alla commercializzazione da parte dell’Oms c’è il vaccino di Sinovac, realizzato in collaborazione con l’Istituto Butantan di San Paolo (Brasile) e che si basa sulla tecnologia del virus inattivato. Il vaccino attiva una risposta immunitaria veloce.

Una buona risposta immunitaria è stata registrata, nei test clinici di prima e seconda fase, anche dai due vaccini classici prodotti da Sinopharm, in collaborazione, rispettivamente, con il Wuhan Institute e il Beijing Institute. I farmaci sono attualmente in fase di sperimentazione 3 e rientrano nel programma cinese di somministrazione di emergenze. Autorizzata la somministrazione d’emergenza anche per il quarto vaccino cinese, quello prodotto da Cansino Biologics. Il farmaco sfrutta un vettore virale non replicante (non esistono in commercio farmaci realizzati con questa tecnologia).

IL VACCINO CINESE CIRCOLA A NAPOLI

Ed uno di questi vaccini o più di uno è anche arrivato a Napoli, nonostante non sia stato approvato dall’Ue. Wu Zhiqiang, portavoce della comunità cinese a Napoli, ha detto ad AvellinoToday: “Siamo a conoscenza che, nell’ambito delle comunità cinesi campane, c’è stato qualche episodio riguardo l’arrivo del vaccino direttamente dalla Cina ma prendiamo le distanze da quanto accaduto in maniera clandestina e illegale”.

CINESI IMMUNI

Sarà questa la risposta al dilemma sui cinesi-campani immuni? Di certo abbiamo i dati: solo 5 contagiati a Napoli, su una comunità che ne registra 5.200.

I CONTROLLI DELLA GUARDIA DI FINANZA

Intanto sono partite le verifiche. La Guardia di Finanza di Napoli ha avviato dei controlli più capillari e approfonditi, con i militari del comando provinciale che hanno deciso di condurre verifiche mirate sui pacchi provenienti dalla Cina e su frigoriferi, materiale di stoccaggio e impianti per prodotti farmaceutici.

I VIAGGI DEI VACCINI

I cinesi, d’altronde, si fidano dei mezzi messi in campo da Pechino. E qualcuno è anche tornato in patria per potersi vaccinare. “Ho amici che sono andati a vaccinarsi in Cina, pagando circa 10 euro, esistono almeno 5 tipologie di farmaco, tutte commercializzate privatamente”, racconta a Il Mattino Song Xiaoling, ex docente universitaria de L’Orientale.

LA CAMPAGNA VACCINALE CINESE

Cosa significa questo? Che Pechino sta già vaccinando da mesi i suoi cittadini. “A novembre mi sono vaccinata contro il Covid19 in un ospedale in Cina, sto bene, non ho avuto né febbre né dolori. Non è obbligatorio, chi vuole può farlo. Da ottobre la popolazione cinese ha iniziato a vaccinarsi contro il Coronavirus. Nello Zhejiang, la mia regione, non c’è più nessun contagiato. Zero. Tanti cinesi sono partiti dall’Italia per andare a fare il vaccino in Cina, molti sono partiti anche da altri paesi come Spagna e Germania. Ho fatto due punture e ho pagato 60 euro. Un mio amico, dopo aver fatto il vaccino, è andato in ospedale e ha fatto il test per vedere se aveva gli anticorpi contro il Covid19 e ce li aveva. Il valore era 2,1”, racconta una commerciante cinese di Roma all’Adnkronos.

VACCINAZIONE DI MASSA?

Quella in Cina non sarebbe, ancora, una vera e propria vaccinazione di massa, invece, per Michele Geraci, economista e parlamentare della Lega, molto legato alla Cina, dove spesso vive e lavora, che su Twitter ha scritto nei giorni scorsi: “I vaccini li prendono manager e figure di rilievo se si recano all’estero per lavoro. Ad oggi, mi diceva proprio giorni fa il Prof Zhang Wenhong <100k, nessun effetto collaterale, ma bisogna attendere ancora fine anno per risultati definitivi”.

VACCINO CINESE REGISTRATO NEGLI EMIRATI ARABI

Si muovono per una vaccinazione di massa, con i farmaci cinesi, gli Emirati arabi uniti. Il Paese ha registrato il vaccino sperimentale della cinese Sinopharm sviluppato dal Beijing Institute of Biological Product, che si è dimostrato efficace all’86% in fase di sperimentazione 3 contro il Covid-19. A settembre, gli Emirati arabi aveva approvato il farmaco per l’uso d’emergenza.

TURCHIA PRONTA A CAMPAGNA VACCINALE

Il vaccino di Sinovac, invece, sarà il farmaco della campagna vaccinale in Turchia, che dovrebbe partire l’11 dicembre, grazie alla spedizione di 20 milioni di dosi ad Ankara. Sinovac si impegna ad inviare altre 20 milioni di fiale nel mese di gennaio e 10 milioni nel mese di febbraio.

Back To Top