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Campagna Vaccinale Vaiolo Scimmie

Ecco le categorie alle quali è consigliato il vaccino contro il vaiolo delle scimmie

Si parte con la campagna vaccinale (non di massa) contro il vaiolo delle scimmie. Ecco quali sono le categorie coinvolte e le quattro regioni più colpite che riceveranno le prime 4.200 dosi

 

È partita oggi la campagna vaccinale contro il vaiolo delle scimmie. Il ministero della Salute ha diffuso due circolari: una con le linee guida per la vaccinazione e un’altra con il piano di distribuzione della prima tranche di dosi del vaccino antivaioloso prodotto dal laboratorio danese Bavarian Nordic e commercializzato in Europa con il nome Imvanex e negli Stati Uniti Jynneos.

A CHI VIENE CONSIGLIATO IL VACCINO

Nella circolare con le indicazioni ad interim sulla strategia vaccinale contro il vaiolo delle scimmie, il ministero chiarisce subito che “al momento, la modalità di contagio e la velocità di diffusione, così come l’efficacia delle misure non farmacologiche fanno escludere la necessità di una campagna vaccinale di massa”.

Il vaccino viene dunque offerto a:

  • personale di laboratorio con possibile esposizione diretta a orthopoxvirus
  • persone gay, transgender, bisessuali e altri uomini che hanno rapporti sessuali con uomini (MSM), che rientrano in questi criteri di rischio: storia recente (ultimi 3 mesi) con più partner sessuali; e/o partecipazione a eventi di sesso di gruppo; e/o partecipazione a incontri sessuali in locali/club/cruising/saune; e/o recente infezione sessualmente trasmessa (almeno un episodio nell’ultimo anno); e/o abitudine alla pratica di associare gli atti sessuali al consumo di droghe chimiche (Chemsex).

“La strategia di offerta vaccinale a favore di ulteriori gruppi target – aggiunge la circolare – potrà essere aggiornata sulla base dell’andamento epidemiologico e della disponibilità di dosi”.

Il vaccino viene somministrato in due dosi a distanza di almeno quattro settimane l’una dall’altra. Viene, inoltre, specificato che “è preferibile una distanza di almeno 4 settimane (28 giorni) tra la somministrazione di un vaccino anti-SARS-CoV-2/COVID-19 e il vaccino MVA-BN [Imvanex, ndr]”.

PAZIENTI IMMUNOCOMPROMESSI O CON HIV

Il vaccino, rassicura il ministero, essendo costituito da un virus non replicante, può essere somministrato anche in soggetti immunocompromessi, i quali tuttavia potrebbero presentare una risposta anticorpale ridotta.

Il vaccino può essere somministrato anche in soggetti con infezione da HIV o con dermatite atopica.

LE REGIONI APRIPISTA

Nell’altra circolare sulla distribuzione dei vaccini si legge poi che a seguito dell’arrivo della prima tranche di donazione del vaccino antivaiolo Jynneos, da parte della Commissione Europea, si rende necessario un piano di distribuzione delle dosi disponibili.

In questa prima fase, sentite le Regioni e le Province Autonome (PA), il ministero ha stabilito di suddividere le dosi di vaccino attualmente disponibili tra le Regioni con il più alto numero di casi segnalati ad oggi, ovvero Lombardia, Lazio, Emilia-Romagna e Veneto.

Le dosi verranno così ripartite:

Fonte: ministero della Salute

Inoltre, aggiunge la circolare, in attesa della successiva tranche di donazione (attualmente prevista per la seconda metà del mese di agosto) sarà messa da subito a disposizione, per le regioni e PA che ne facciano richiesta, una quota di dosi (multipli di 20 fino a 60 dosi).

Una quota di vaccino resterà stoccata presso il ministero della Salute, per eventuali emergenze.

I DATI DEI CONTAGI

Secondo l’ultimo bollettino del ministero della Salute, in Italia i casi di vaiolo delle scimmie sono arrivati a 505, di cui 501 tra maschi e 4 tra donne.

In Europa i casi registrati sono 15.926 in 38 Paesi, 399 sono stati ricoverati in ospedale, 2 sono deceduti. Il paese europeo che conta più casi è la Spagna, con 4.577.

L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha segnalato più di 18 mila casi in 78 Paesi, con oltre il 70% dalla regione europea e il 25% dalle Americhe.

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