skip to Main Content

Benedetto Xvi

Cos’è la tanatoprassi e chi è Andrea Fantozzi che ha curato la salma di Benedetto XVI

Andrea Fantozzi è stato il primo a portare in Italia la tanatoprassi, una pratica con cui erano già state trattate anche le spoglie di papa Giovanni Paolo II. Adesso si è occupato di quelle di Benedetto XVI e anche Pelé ha ricevuto lo stesso trattamento. Ecco in cosa consiste

 

Si chiama tanatoprassi e negli ultimi giorni è stata la pratica utilizzata per conservare la salma di due personaggi che in mondi diversi hanno fatto la storia: da una parte il Papa emerito Benedetto XVI e dall’altra o rei del calcio Pelé.

Nel nostro Paese è addirittura presente l’Istituto nazionale italiano di tanatoprassi, un trattamento introdotto in Italia da Andrea Fantozzi, che si era già occupato di eseguirlo sulle spoglie di papa Giovanni Paolo II.

COS’È LA TANATOPRASSI

Come spiega il sito dell’Istituto, la tanatoprassi, da non confondere con l’imbalsamazione permanente, non è solo un trattamento post-mortem che consiste nella cura igienica di conservazione del corpo dopo la morte, ma è soprattutto un trattamento che ha lo scopo di realizzare un processo altamente igienico nel settore funerario e cimiteriale.

UN’INIEZIONE CHE CONSERVA LA SALMA

La tanatoprassi, attraverso un’iniezione nel sistema arterioso di un fluido conservante e una serie di cure estetiche che consentono di conservare un’immagine integra, evita per alcune settimane il processo di decomposizione. L’aspetto, infatti, rimane intatto in qualsiasi tipo di ambiente dai 10 ai 15 giorni prima della sepoltura.

Inoltre, con il trattamento viene garantito il naturale ritorno in polvere del corpo in un tempo massimo di 10 anni, mentre solitamente ci vogliono circa 40 anni e in alcuni casi anche 80.

La tanatoprassi, osserva l’Istituto, è anche una pratica utile per la medicina legale in quanto, fermando la decomposizione, è più semplice eseguire le indagini.

CHI È ANDREA FANTOZZI

Il pioniere di questo trattamento in Italia è Andrea Fantozzi, originario di Capistrello, in provincia dell’Aquila. Considerato massimo esperto di tanatoprassi da università e istituzioni, nel 2005 si era già occupato insieme a un’équipe di medici delle spoglie di papa Giovanni Paolo II.

Ad Avezzano, sempre vicino al capoluogo abruzzese, Fantozzi dopo un lungo e ricco percorso che ha inizio nel 1990 con la creazione dell’Associazione italiana di tanatoprassi (Assotan), di cui è presidente e fondatore, ha fondato nel 1995 anche l’Istituto nazionale italiano di tanatoprassi (Init).

Tra gli altri nomi noti di cui si è occupato l’Istituto figurano Luciano Pavarotti, Rosa Carniato Benetton, Nicole Bulgari ed Enzo Jannacci.

IL PRODOTTO CHE HA SOSTITUITO LA FORMALINA

Fantozzi è anche presidente di Italtan, azienda che dal 1990 sviluppa prodotti destinati oltre che alla tanatoprassi, a case funerarie, ospedali e delle onoranze funebri. Tra le invenzioni di cui va sicuramente più fiera c’è il Fluytan, che ha ottenuto il brevetto europeo. Si tratta di una soluzione fissativa per conservare le salme che ha sostituito la formalina, considerata ormai cancerogena dal 2004.

COSA DICE LA LEGGE SULLA TANATOPRASSI

Sebbene la tanatoprassi sia legalmente autorizzata in molti Paesi europei e si stia diffondendo rapidamente, pur essendo arrivata in ritardo rispetto agli Stati Uniti, dove è praticata sulla quasi totalità delle salme, in Italia, il Regolamento di Polizia Mortuaria prevede precise disposizioni per l’imbalsamazione ma nulla per la tanatoprassi.

Back To Top