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Vaccini Aggiornati Aifa

Che cosa ha deciso l’Aifa sui vaccini aggiornati

Vaccini aggiornati a Omicron: quando arrivano in Italia, chi potrà riceverli e chi no. Ecco le indicazioni fornite dall’Aifa

 

Dopo il via libera concesso dall’Agenzia europea per i medicinali (Ema) alla somministrazione dei nuovi vaccini bivalenti adattati alla variante Omicron di Moderna e Pfizer/BioNTech, è arrivato anche il benestare dall’Agenzia italiana del farmaco (Aifa).

In Italia, tuttavia, non ci sono ancora. Ma ecco le indicazioni fornite.

I VACCINI BIVALENTI

Entrambi i vaccini, approvati il 1° settembre dall’Ema, sono detti bivalenti perché contengono sia il ceppo originario del virus (wild-type, già usato per gli attuali vaccini) che quello di Omicron 1 e per questo vengono definiti “adattati” o “aggiornati” all’ultima variante del Covid.

I primi, quelli monovalenti somministrati finora, contengono invece solamente il ceppo originario del virus.

Nei prossimi mesi dovrebbero arrivarne altri ulteriormente aggiornati alle sottovarianti BA.4 e BA.5, ora prevalenti.

QUANDO ARRIVERANNO

I nuovi vaccini per la campagna vaccinale d’autunno, secondo quanto dichiarato dal ministro della Salute, Roberto Speranza, arriveranno entro la prima decade di settembre.

CHI POTRÀ RICEVERE I VACCINI AGGIORNATI

La Commissione tecnico scientifica (Cts) dell’Aifa, seguendo le indicazioni fornite dall’Ema, ha stabilito che entrambi i vaccini bivalenti potranno essere somministrati a tutti i soggetti al di sopra dei 12 anni come richiamo.

Non viene più specificato il numero della dose booster, ma dovranno comunque essere trascorsi almeno tre mesi dal completamento del ciclo vaccinale primario o dall’eventuale dose booster già ricevuta.

A CHI È CONSIGLIATA LA DOSE BOOSTER

Per la Cts la dose booster in generale “è fortemente raccomandata in via prioritaria” alla “popolazione a maggior rischio di sviluppare malattia grave”, ovvero i “soggetti che presentano fattori di rischio e gli over 60”.

Al 31 agosto, secondo gli ultimi dati della fondazione Gimbe riportati da La Stampa, nella fascia di over 60 e fragili si contano ancora 15,2 milioni di persone senza quarta dose, oltre a 892mila soggetti non vaccinati.

“Tutti gli altri soggetti – aggiunge il comunicato Aifa – possono comunque vaccinarsi con la dose booster su consiglio del medico o come scelta individuale”.

CHI NON POTRÀ RICEVERE I VACCINI AGGIORNATI

Non potranno, invece, ricevere i vaccini aggiornati coloro che non si sono ancora sottoposti ad alcuna vaccinazione perché gli studi effettuati sono stati condotti solo su persone che erano già vaccinate con i monovalenti.

SICUREZZA ED EFFICACIA

La Cts ha ribadito anche quanto affermato dall’Ema circa l’efficacia e la sicurezza dei vaccini aggiornati, ovvero che hanno mostrato la capacità di indurre una risposta anticorpale maggiore di quella del vaccino monovalente originario sia nei confronti della variante Omicron BA.1 che delle sottovarianti BA.4 e BA.5.

Sul piano della sicurezza i dati disponibili non mostrano differenze rispetto al vaccino monovalente originario.

Si naviga, però, comunque a vista perché come ha spiegato il responsabile vaccini e terapie di Ema, Marco Cavaleri: “La loro superiorità è stata misurata in termini di una immunità specifica ai ceppi Omicron più elevata. Sappiamo che sviluppano una quantità di anticorpi neutralizzanti maggiore e questo potrebbe tradursi in vantaggi quali una protezione più duratura”.

Ma, ha anche aggiunto, che “solo i dati sul campo potranno confermare”.

IN ARRIVO ULTERIORI INDICAZIONI

Infine, si attende probabilmente per oggi un breve riepilogo da parte dell’Ema sull’uso consigliato dei bivalenti, con una menzione ai gruppi prioritari.

Sullo stesso tema, anche in Italia, il ministero della Salute diffonderà una circolare.

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