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Moderna Merck Melanoma

Cosa dicono i risultati del trattamento di Moderna e Merck contro il melanoma

Nel 2020 sono stati diagnosticati in tutto il mondo quasi 325.000 nuovi casi di melanoma, la forma più grave di cancro della pelle, ma un nuovo trattamento realizzato dalla partnership tra Moderna e Merck ora sembra ridurre del 44% il rischio di recidiva e di morte. Tutti i dettagli

 

La tecnologia mRNA in un vaccino sperimentale di Moderna unita all’anticorpo monoclonale Keytruda di Merck potrebbe ridurre del 44% il rischio di recidiva della malattia e di morte nei pazienti affetti da melanoma. Lo hanno annunciato le due case farmaceutiche a seguito dei risultati ottenuti in uno studio di Fase 2.

DATI SUL MELANOMA

Il melanoma, la forma più grave di cancro della pelle, è caratterizzato dalla crescita incontrollata di cellule che producono pigmento.

I tassi di questo tipo di tumore, secondo quanto riferito da Moderna, sono aumentati negli ultimi decenni, con quasi 325.000 nuovi casi diagnosticati in tutto il mondo nel 2020 e, negli Stati Uniti, si stima che quest’anno saranno quasi 100.000 i nuovi casi e circa 8.000 i decessi.

LA TECNOLOGIA mRNA OLTRE IL COVID-19

“I risultati di oggi sono molto incoraggianti per il trattamento del cancro. L’mRNA è stato trasformativo per il Covid-19 e ora, per la prima volta, abbiamo dimostrato che può avere un impatto sui risultati in uno studio clinico randomizzato sul melanoma”, ha dichiarato il Ceo di Moderna, Stéphane Bancel.

COME AGISCONO VACCINO E MONOCLONALI

Il vaccino sperimentale anti-cancro di Moderna (mRNA-4157/V940) è progettato per stimolare il sistema immunitario in modo che il paziente possa generare una risposta antitumorale su misura, specifica per la sua firma di mutazione tumorale.

L’anticorpo monoclonale Keytruda di Merck, nome commerciale di pembrolizumab, è un’immunoterapia che agisce aumentando la capacità del sistema immunitario dell’organismo di individuare e combattere le cellule tumorali. È una sostanza che appartiene alla classe di farmaci antitumorali e si utilizza soprattutto per il trattamento dei pazienti adulti affetti da melanoma avanzato, ovvero non resecabile o metastatico.

COME AGISCE LA COMBO VACCINO-MONOCLONALI

Sulla base dei primi studi clinici, la combinazione dei due farmaci ha mostrato che può potenzialmente fornire un beneficio additivo e migliorare la distruzione delle cellule tumorali mediata dalle cellule T rispetto al solo uso di Keytruda.

IL TRIAL

Lo studio di Fase 2 ha arruolato 157 pazienti con melanoma in stadio III e IV, gli ultimi due stadi della malattia in cui il tumore corre più veloce e sviluppa metastasi. I tassi di sopravvivenza a cinque anni, afferma Moderna, sono stimati al 60,3% per lo stadio III e al 16,2% per lo stadio IV.

Dopo la resezione chirurgica completa, i pazienti sono stati divisi in due gruppi. In uno è stato somministrato per un anno solo Keytruda, mentre nell’altro i soggetti hanno ricevuto in totale nove dosi di vaccino in combinazione con 18 cicli da 200 milligrammi di anticorpi monoclonali che venivano iniettati ogni tre settimane.

RISULTATI

Le due aziende hanno fatto sapere che il gruppo che aveva ricevuto entrambi i farmaci ha mostrato una riduzione del 44% del rischio di recidiva rispetto a quello trattato con il solo Keytruda.

EVENTI AVVERSI

Tuttavia, il 14,4% dei pazienti a cui erano stati somministrati sia il vaccino che gli anticorpi monoclonali ha riportato eventi avversi gravi, contro il 10% di chi aveva ricevuto solo Keytruda.

PROGETTI FUTURI

“Inizieremo ulteriori studi sul melanoma e su altre forme di cancro con l’obiettivo di offrire ai pazienti trattamenti oncologici veramente personalizzati”, ha anticipato Bancel. “Non vediamo l’ora di pubblicare la serie completa di dati e di condividere i risultati in occasione di una prossima conferenza medica sull’oncologia, oltre che con le autorità sanitarie”.

Le due aziende prevedono di discutere i risultati con le autorità regolatorie e di avviare uno studio di Fase 3 su pazienti affetti da melanoma l’anno prossimo.

Se il trattamento dovesse andare in porto, Merck e Moderna hanno fatto sapere che si divideranno equamente i costi e gli eventuali profitti.

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