La circolare emanata dal ministero della Salute raccomanda di condurre le campagne di vaccinazione antinfluenzale a partire dall’inizio di ottobre e di offrire la vaccinazione ai soggetti eleggibili in qualsiasi momento della stagione influenzale. L’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha quindi autorizzato 8 vaccini, prodotti da Sanofi Pasteur, GlaxoSmithKline (Gsk), Viatris, Seqirus e Astrazeneca.
A partire dai report dell’inverno appena trascorso in Australia, Matteo Bassetti, professore ordinario di Malattie Infettive all’Università di Genova, afferma che stiamo andando incontro a “un’influenza pesante” e suggerisce di “aumentare la percentuale dei vaccini, come fanno nella maggioranza dei Paesi europei”.
Ma gli italiani, a detta sempre di Bassetti, non ne vogliono sapere di questo tipo di vaccinazione perché “preferiscono rischiare di starsene a letto, a casa”.
A CHI È CONSIGLIATA LA VACCINAZIONE ANTINFLUENZALE
In linea con quanto previsto dall’Europa, una delle strategie dei programmi di immunizzazione delineate dal ministero della Salute è quella di “proteggere direttamente o indirettamente le persone più vulnerabili”, ovvero vaccinando le persone delle categorie a rischio che hanno maggiori probabilità di sviluppare malattie gravi se infettate da virus influenzali e coloro che vi entrano in contatto.
Tra loro gli over 60, le donne in gravidanza e nel periodo post-partum, i bambini tra i 6 mesi e i 6 anni, chi soffre di malattie croniche che aumentano il rischio di complicanze influenzali, le persone ospitate in strutture di lungodegenza, i familiari di soggetti ad alto rischio di complicanze, gli addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo, come medici e personale sanitario e socio-assistenziale, forze di polizia e vigili del fuoco.
I VACCINI ANTINFLUENZALI AUTORIZZATI DALL’AIFA
Per la stagione 2024-2025, l’Aifa ha autorizzato con procedure di mutuo riconoscimento e decentrata (Determina AIFA n° 710/2024):
- Efluelda Tetra di Sanofi Pasteur in sospensione iniettabile: indicato per l’immunizzazione attiva degli adulti di età pari o superiore a 60 anni;
- Fluarix Tetra di Gsk in sospensione iniettabile: indicato per l’immunizzazione attiva degli adulti e dei bambini a partire dai 6 mesi di età;
- Influvac S di Viatris Healthcare Limited in sospensione iniettabile: indicato per l’immunizzazione attiva degli adulti e dei bambini a partire dai 6 mesi di età;
- Influvac S Tetra di Viatris Healthcare Limited in sospensione iniettabile: indicato per l’immunizzazione attiva degli adulti e dei bambini a partire dai 6 mesi di età;
- Vaxigrip Tetra di Sanofi Pasteur in sospensione iniettabile: indicato per l’immunizzazione attiva degli adulti, comprese le donne in gravidanza, e dei bambini dai 6 mesi di età.
La vaccinazione materna delle donne in gravidanza, spiega l’Aifa, estende la protezione ai lattanti a partire dalla nascita e fino ai 6 mesi di età (protezione passiva).
I vaccini autorizzati invece con procedura centralizzata coordinata dall’Agenzia europea per i medicinali (Ema) sono:
- Fluad Tetra di Seqirus Netherlands, adiuvato e in sospensione iniettabile: indicato per l’immunizzazione attiva degli adulti di età pari o superiore a 50 anni;
- Flucelvax Tetra di Seqirus Netherlands in sospensione iniettabile: indicato per l’immunizzazione attiva degli adulti e dei bambini da 24 mesi di età;
- Fluenz di Astrazeneca in spray nasale: indicato per l’immunizzazione attiva in bambini e adolescenti di età compresa tra 24 mesi e 18 anni.
Come fa notare l’Aifa, non tutti i vaccini autorizzati per l’uso sono necessariamente disponibili sul mercato. Le Regioni infatti decidono annualmente, tramite gare per la loro fornitura, tra i prodotti disponibili in commercio, quelli che utilizzerà durante le campagne vaccinali.
RESISTENZA ALLA VACCINAZIONE ANTINFLUENZALE
Il Consiglio dell’Ue, ricorda il ministero, incoraggia gli Stati membri “ad adottare e attuare piani d’azione e politiche volti a raggiungere una copertura vaccinale contro l’influenza stagionale tra i gruppi di età più anziani del 75% e, se possibile, estendere tale obiettivo alle categorie di persone a rischio affette da patologie croniche. Si incoraggiano inoltre gli Stati membri a migliorare la copertura vaccinale tra gli operatori sanitari come protezione indiretta”.
Stando però a quanto dichiarato da Bassetti in un’intervista a La Stampa, “quattro italiani su cinque preferiscono rischiare di starsene a letto, a casa, piuttosto che vaccinarsi contro l’influenza”. Il dato è basato su quanto avvenuto l’anno scorso, quando “da ottobre 2023 a marzo 2024 un italiano su quattro ha fatto l’influenza, quindi 15 milioni di italiani sono rimasti a letto, inattivi, ovviamente con relativi costi previdenziali almeno per i lavoratori dipendenti. Questo nei casi meno gravi, senza pensare ai ricoveri e ai decessi”.
Considerando i datti forniti dall’Ue fanno invece molto bene, secondo l’infettivologo, Irlanda, Danimarca e Olanda che arrivano al 75% e anche la Spagna “sta facendo un ottimo lavoro”. “Noi – aggiunge – abbiamo percentuali che nell’ultima campagna si avvicinano di più ai Paesi dell’Est europeo che notoriamente non brillano nelle vaccinazioni”.
IL COVID NEL 2024-2025
Infine, Bassetti si sofferma anche sul Covid, che oggi “si può definire una malattia tranquilla, assimilabile a un raffreddore, con un rischio di complicanze inferiore all’influenza che ci aspetta”, ma nonostante questo suggerisce a over 80, fragili, immunodepressi e persone con forti problemi immunitari a sottoporsi a un richiamo.
La vaccinazione anti-Covid può essere fatta anche in concomitanza con altre e in particolare con l’antinfluenzale. In Italia, il nuovo vaccino adattato alla variante JN.1 autorizzato da Ema e Aifa è Comirnaty JN.1 di Pfizer, di cui è già stata avviata la consegna alle Regioni.