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Che succede col farmaco Elevidys di Roche e Sarepta?

Sarepta è crollata in Borsa e le azioni di Roche sono scese del 2,5% dopo il decesso di un secondo paziente affetto da distrofia muscolare di Duchenne che stava ricevendo Elevidys, un trattamento autorizzato negli Stati Uniti ma non in Europa. Tutti i dettagli

 

Domenica scorsa Sarepta Therapeutics ha comunicato che è stato riportato un secondo caso di insufficienza epatica acuta con esito fatale dopo che un paziente aveva ricevuto Elevidys, la terapia genica per una rara forma di distrofia muscolare, di cui è partner anche Roche. Entrambi i titoli hanno risentito della notizia.

COSA È SUCCESSO CON ELEVIDYS

La biotech statunitense Sarepta ha riferito domenica scorsa del decesso di un paziente a causa di un’insufficienza epatica acuta durante il trattamento con Elevidys.

La morte del ragazzo di 15 anni, ricorda Bloomberg, arriva a soli tre mesi di distanza da un altro adolescente deceduto dopo aver ricevuto lo stesso trattamento. Entrambi i casi, secondo quanto dichiarato dall’azienda, si sono verificati in persone affette da distrofia muscolare di Duchenne che non erano più in grado di camminare.

DOVE E PER CHI È AUTORIZZATO IL FARMACO

Elevidys è l’unica terapia genica approvata dalla Food and Drug Administration (Fda) per il trattamento della distrofia muscolare di Duchenne (DMD) – una malattia genetica rara e progressiva che colpisce i muscoli, causando debolezza muscolare e atrofia – nei pazienti di età pari o superiore a 4 anni. Si tratta di una terapia somministrata una sola volta, con un rischio noto di danni epatici.

Secondo quanto riportato da Reuters, la Fda gli ha concesso l’approvazione completa nel 2024 per il trattamento dei pazienti deambulanti affetti da DMD – nonostante non avesse raggiunto l’obiettivo principale in uno studio clinico di fase avanzata – e quella condizionata per il trattamento dei pazienti non deambulanti.

LA REAZIONE DELLA BORSA E I COMMENTI DEGLI ANALISTI

Alla notizia, lunedì le azioni di Sarepta sono crollate del 42% a New York, il calo maggiore da ottobre 2023, dopo che almeno due analisti hanno declassato il titolo. Anche la svizzera Roche, partner di Sarepta per il trattamento, ha perso il 2,5% a Zurigo.

“Pensiamo che una seconda morte influenzerà in modo significativo le decisioni di medici, caregiver e pazienti in futuro”, ha dichiarato l’analista Kristen Kluska di Cantor Fitzgerald, tuttavia, per l’analista Sami Corwin di William Blair,  è “improbabile” che il trattamento venga ritirato dal mercato commerciale, anche se l’etichetta del farmaco potrebbe essere modificata per rifletterne i rischi.

“Anche se questi due decessi si sono verificati in pazienti non deambulanti, riteniamo che il profilo di rischio sia ora aumentato per tutti i pazienti affetti da DMD”, ha scritto in una nota l’analista di H.C. Wainwright Raghuram Selvaraju, il quale ha precisato che circa l’80% dei pazienti con DMD è non deambulante e che si aspetta un uso molto limitato della terapia in questo gruppo. Gli studi hanno dimostrato che la maggior parte dei pazienti perde la capacità di camminare tra i 10 e i 13 anni di età.

COSA SUCCEDE ORA A ELEVIDYS E AI PAZIENTI

Sarepta ha dichiarato di aver temporaneamente sospeso le spedizioni di Elevidys per i pazienti non deambulanti e di essere al lavoro con le autorità regolatorie per sviluppare un nuovo piano di trattamento per questi pazienti. Ha inoltre annunciato l’intenzione di aggiungere un farmaco chiamato sirolimus al protocollo terapeutico e ha interrotto uno studio clinico sulla DMD.

Stando a Roche, Elevidys è stato somministrato a circa 140 pazienti non deambulanti e le restrizioni di dosaggio saranno estese ai pazienti commerciali a livello globale.

Dopo la morte del primo paziente trattato con Elevidys, le autorità europee avevano già sospeso gli studi sul farmaco. Roche, che commercializza il trattamento al di fuori degli Stati Uniti, ha dichiarato che tali sospensioni sono ancora in vigore. Negli Stati Uniti, invece, i pazienti venivano ancora arruolati.

Resta poi da vedere cosa farà la Fda, che potrebbe limitare l’approvazione  o restringere la fascia d’età a cui il farmaco può essere somministrato.

FDA NEL MIRINO

Quanto accaduto, secondo Bloomberg, oltre a gettare un’ombra sul farmaco più importante di Sarepta, intensificherà anche il controllo sulla Fda. La terapia infatti “è stata autorizzata attraverso il processo di revisione accelerata dell’agenzia, nonostante l’assenza di dati che dimostrassero un rallentamento della progressione complessiva della malattia, e solo dopo che un funzionario della Fda ha annullato le obiezioni del personale”. Tra i risultati ottenuti c’era, tuttavia, quello di aumentare nei pazienti la produzione di distrofina, una proteina carente nelle persone affette da distrofia muscolare.

Inoltre, sottolinea la testata economica, si tratta anche di una delle prime grandi sfide per Vinay Prasad, il nuovo responsabile della divisione terapie geniche e vaccini della Fda che, in precedenza, è stato fortemente critico nei confronti del processo di approvazione accelerata e, in particolare, delle approvazioni concesse, sotto Peter Marks, a Elevidys di Sarepta, di cui aveva scritto che “sembra stia uccidendo bambini” affetti da Duchenne e “distruggendo i loro fegati”.

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