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Che cosa si sa della variante di Sars-Cov-2. La parola agli esperti

Tutti i primi dettagli - secondo virologi ed epidemiologi - sulla variante di Sars-Cov-2 dichiarata in Gran Bretagna

 

La variante del virus individuata in Gran Bretagna non è rilevabile da tutti i test attualmente disponibili: lo osserva il virologo Francesco Broccolo, dell’Università di Milano Bicocca e direttore del laboratorio Cerba di Milano. La variante si distingue soltanto grazie a un esame di secondo livello, basato sul sequenziamento del genoma virale.

Ecco tutti i dettagli.

LA VARIANTE DI SARS-COV-2

La variante di Sars-Cov-2 che si propaga più velocemente crea ulteriore scompiglio in un continente già alle prese con una complicata gestione della pandemia durante le feste di Natale: così praticamente tutta Europa, inclusa l’Italia, ha deciso di sospendere i voli con la Gran Bretagna.

LA MUTAZIONE DEL VIRUS

Ma la mutazione del virus circola già nel Continente e l’Italia ha annunciato di aver riscontrato una coppia positiva alla nuova variante.

LA DONNA ITALIANA

E’ una donna italiana il paziente su cui è stato riscontrato per la prima volta anche in Italia il genoma del virus Sars-Cov-2 con la variante britannica.

LA PAZIENTE

Secondo quanto si apprende da fonti sanitarie, la paziente – che è in isolamento con il suo convivente rientrato giorni fa dal Regno Unito – ha una forte carica virale. La donna – che secondo alcune fonti si trova nella zona di Roma – ha fatto il tampone nei giorni scorsi, probabilmente in un drive through. In isolamento ci sono anche gli altri familiari e i loro contatti stretti.

L’ANALISI DEL PROF. BROCCOLO

Una delle mutazioni alla base della variante comparsa in Gran Bretagna aiuterebbe il virus Sars-CoV-2 a sfuggire al sistema immunitario. Lo indica l’indagine di consorzio COVID-19 Genomics Uk, Imperial College di Londra, Wellcome Trust Sanger Institute e università di Oxford, Cambridge, Edimburgo, Birmingham, Glasgow e Cardiff.

“Va potenziata in tutto il mondo la sorveglianza della nuova variante”, si legge nella ricerca, online sul sito Virology.org, che ospita articoli non ancora sottoposti a revisione. La mutazione è fra le le 3 principali della variante, osserva il virologo Francesco Broccolo, dell’Università Milano Bicocca.

Questo “inaspettato grande numero dei cambiamenti genetici” del nuovo ceppo del SarsCoV2, indicato con la sigla B.1.1.7 richiede “una sorveglianza genomica potenziata in tutto il mondo”, si legge nella ricerca, considerando le possibili conseguenze delle mutazioni, gli effetti sconosciuti di una loro eventuale combinazione e l’elevato tasso di crescita osservato in Gran Bretagna.

Secondo la ricerca sono tre le principali mutazioni da considerare con attenzione: la prima è indicata con la sigla N501Y: “è una mutazione presente sulla proteina Spike”, osserva Broccolo. Riguarda cioè la proteina che il virus utilizza come una chiave molecolare per aprire la serratura che gli permette di entrare nella cellula, ossia il recettore ACE2.

La seconda mutazione, chiamata 69-70del, è una delezione, ossia nasce dal silenziamento di un gene. “Era già stata descritta in precedenza – rileva Broccolo – e consentirebbe al virus di sfuggire al sistema immunitario”.

La terza mutazione, P681H, è avvenuta in una posizione strategica per il virus, ossia è adiacente al sito nel quale viene controllata l’azione della furina, l’enzima che scinde la proteina Spike, permettendo al virus di entrare nella cellula.

“Una mutazione del genere Faciliterebbe quindi il contagio”, osserva Broccolo. Va considerato inoltre, aggiunge il virologo, che “queste tre mutazioni si sono venute a trovare in un’unica variante, che dà forza al virus”.

CHE COSA DICE REZZA DEL MINISTERO DELLA SALUTE

“La variante di Sars-CoV2 che sta circolando in questo momento a Londra e nel sud est dell’Inghilterra, presenta delle mutazioni sulla proteina di superficie del virus, la cosiddetta Spike. Nonostante si ipotizzi che queste mutazioni possano aumentare la trasmissibilità del virus, non sembrano alterare né l’aggressività clinica né la risposta ai vaccini”, ha detto il Direttore Generare della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza.

I TWEET DEL PROF. GILESTRO

Ecco i tweet esplicativi di Giorgio Gilestro, Neurobiologist, Associate Professor, at Imperial College London:

 

DOVE E’ STATA RINTRACCIATA LA VARIANTE

La variante riscontrata nelle ultime settimane in Gran Bretagna è stata tra l’altro già rintracciata anche in Olanda, Danimarca, Australia e forse Sudafrica. “E’ fuori controllo”, hanno ammesso le autorità a Londra, tanto da far raddoppiare i contagi nel Regno in appena una settimana. Il nuovo ceppo del Covid spaventa soprattutto perché è altamente contagioso – fino al 70% in più a Londra e nel sud-est dell’Inghilterra – tanto da costringere il governo britannico ad imporre il lockdown nella capitale.

CHE COSA DICE L’OMS

L’Oms ha fatto sapere di essere in “stretto contatto” con gli uomini di Boris Johnson, e nel frattempo ha invitato tutti i governi europei a “rafforzare le proprie procedure di controllo e prevenzione”. Non è ancora detto che la malattia sia più letale, anzi c’è chi lo esclude, ma c’è la possibilità che “incida sui metodi diagnostici”, ha avvertito l’organismo Onu.

IL VACCINO SECONDO OXFORD

Quanto al vaccino, invece, secondo l’università di Oxford (che sta lavorando al farmaco con AstraZeneca) la nuova variante “non preoccupa”. Per evitare brutte sorprese, comunque, le cancellerie europee hanno deciso di correre ai ripari, di fatto isolando la Gran Bretagna.

LA STRETTA IN EUROPA

La stretta, come spesso accade in ambito Ue, è avvenuta in ordine sparso. Ha iniziato l’Olanda, sospendendo i voli con Londra fino al primo gennaio. Poi è stato il turno del Belgio (anche i treni) e dell’Italia. L’ordinanza, annunciata dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio e firmata dal titolare della Salute Roberto Speranza, è già entrata in vigore, fino al 6 gennaio.

LO STOP AI VOLI

Lo stop ai voli è stato deciso anche dalla Germania che, come presidente di turno dell’Ue, si è attivata per fare il punto della situazione con i partner. Anche il Canada sospende i voli dal Regno Unito.

CHE COSA HA DETTO IL MINISTRO DEI TRASPORTI

“Al momento non c’è il rischio di carenze di cibo, la catena di distribuzione è abbastanza solida” in Gran Bretagna nonostante il blocco dei tir da parte della Francia in seguito alla scoperta di una variante britannica del coronavirus, ha assicurato il ministro dei Trasporti britannico, Grant Shapps, in un’intervista a Skynews.

Il ministro si è detto “sorpreso” dalla decisione della Francia di includere nello stop gli autotrasportatori. Tuttavia, ha sottolineato, “le mie controparti francesi mi hanno assicurato di volerli sbloccare il primo possibile”.

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