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Che cosa è successo in Calabria fra Regione e commissario alla Sanità

Tutte le tensioni in Calabria fra Regione e commissario alla Sanità secondo un verbale istituzionale svelato da PolicyMaker

Sanità in Calabria: di chi sono le responsabilità?

“Tavolo e Comitato, nel rilevare il permanere delle criticità nei rapporti tra la struttura commissariale e il Dipartimento regionale, che sembrano essere peggiorati, invitano il Dipartimento regionale a fornire adeguato e tempestivo supporto alla struttura commissariale. Ricordano ancora una volta che un mancato e adeguato supporto alla struttura commissariale non può che ripercuotersi significativamente sul Servizio sanitario regionale della Regione Calabria”.

E’ quanto si legge nelle conclusioni delle 118 pagine di verbale della “Riunione congiunta del tavolo tecnico per la verifica degli adempimenti regionali con il comitato permanente per la verifica dei livelli essenziali di assistenza” tenuta l’8 e 9 ottobre 2020, alla quale hanno preso parte (tra gli altri) tecnici dei Ministeri dell’Economia e dalla Sanità e del dipartimento degli Affari Regionali di Palazzo Chigi, come ha svelato Policy Maker.

Il documento mette nero su bianco che i tecnici di ministero dell’Economia e ministero della Sanità sapevano fin dal maggio che nessuno si stava occupando di quel piano, perché quello che senza alcun dubbio ne era responsabile, ovvero il Commissario Saverio Continelli, denunciava “l’impossibilità di predisporre la bozza”.

A maggio – ricostruisce Policy Maker sulla base del verbale – la struttura commissariale non si sarebbe detta “non competente”, come il Commissario Cotticelli dichiara ai microfoni dei giornalisti Rai, ma “rappresenta l’impossibilità di predisporre la bozza del Programma Operativo per la gestione dell’emergenza Covid-19, da approvarsi da parte del Ministero della salute, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, dal momento che la relativa gestione sarebbe stata già posta in essere dal soggetto attuatore”. Ovvero dal Presidente della Regione.

“Tavolo e comitato, pertanto, ribadiscono che nelle regioni sottoposte a piano di rientro e commissariate, il potere-dovere di predisporre e adottare il programma operativo covid-19, compete esclusivamente alla struttura commissariale, rientrando negli “atti organizzativi e gestionali” che la normativa richiamata riserva in via esclusiva al commissario ad acta designato. Si invita, pertanto, la struttura commissariale a trasmettere, con ogni sollecitudine, il Programma Operativo per la gestione dell’emergenza Covid-19″.

Non basta: “Tavolo e comitato ricordano alla struttura commissariale che in occasione della riunione del 25 maggio 2020 aveva invitato la struttura commissariale a trasmettere la bozza del programma operativo per la gestione dell’emergenza Covid-19 da approvarsi da parte del Ministero della salute, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze da monitorarsi da parte dei predetti Ministeri congiuntamente”.

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