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Wurstel Crudi

Casi di listeria, ma si possono mangiare anche crudi i würstel?

Le infezioni da listeria, recentemente provocate da alcuni würstel, impongono di rivedere alcune cattive abitudini come quella di mangiare certi cibi crudi. Perché? Ecco cosa dicono il ministero della Salute e l’azienda coinvolta

 

In seguito alle ultime notizie circa i casi di infezione da listeria, sorge spontanea una domanda sul prodotto che ha provocato l’allarme: ma i würstel si possono mangiare anche crudi?

Ecco cosa dicono il ministero della Salute e l’azienda coinvolta.

DOVE SI TROVA IL BATTERIO LISTERIA

Come ha già scritto Start, il batterio Listeria monocytogenes, responsabile della listeriosi, è un batterio che si può trovare nel suolo, nell’acqua e nella vegetazione e può contaminare diversi alimenti come, latte, verdura, formaggi molli, carni poco cotte, insaccati poco stagionati.

COME CI SI INFETTA

Nella maggior parte dei casi si viene colpiti da listeriosi dopo aver consumato cibi contaminati.

Questo significa che per non entrare in contatto con il batterio è necessario essere attenti e rispettare le modalità di conservazione, preparazione e consumo degli alimenti, che solitamente vengono indicate in modo preciso nell’etichetta presente sulla confezione.

COSA È SUCCESSO CON I WÜRSTEL COLLEGATI AI CASI DI LISTERIA

Nel caso dei würstel, ritirati precauzionalmente dal commercio perché ritenuti responsabili di 66 infezioni e 3 decessi, si è infatti appreso da un paziente che li aveva consumati crudi, consentendo alle autorità sanitarie di identificare la fonte.

Quella di mangiare questo prodotto senza averlo prima cotto è un’abitudine tanto pessima quanto apparentemente abbastanza diffusa.

Tuttavia, sulle confezioni viene indicato che si tratta di un alimento “da consumarsi previa cottura”.

MA PERCHÉ NON SI POSSONO MANGIARE I WÜRSTEL CRUDI?

La cottura, soprattutto se prevista dalle indicazioni fornite sulla confezione, è fondamentale per eliminare l’eventuale presenza di batteri. Come informa il ministero, il batterio Listeria infatti “resiste molto bene alle basse temperature e all’essiccamento, in alimenti conservati a temperatura di refrigerazione (4°C). È invece molto sensibile alle temperature di cottura domestica degli alimenti”.

Nel caso dei würstel esiste sia la possibilità di cuocerli alla piastra o in padella che in acqua bollente e l’interno deve comunque essere raggiunto da una temperatura di almeno 65°C.

LA RISPOSTA DELL’AZIENDA PRODUTTRICE

L’azienda Agricola Tre Valli, che produce e commercializza attraverso vari marchi i würstel sotto processo, si difende con una nota in cui scrive che “ha attivato la procedura di concerto con le Autorità Competenti esclusivamente a titolo precauzionale, in quanto l’erronea conservazione del prodotto e il mancato rispetto delle indicazioni di cottura riportate in etichetta potrebbero rendere l’alimento non idoneo al consumo sotto l’aspetto microbiologico”.

Dunque, sebbene siano state trovate tracce del ceppo di Listeria nel sito di produzione, l’azienda punta il dito sui consumatori che non si sono attenuti alle indicazioni.

Ma ci sarebbe anche un altro fattore da non ignorare. Agricola Tre Valli, infatti, imputa una qualche responsabilità al “caldo straordinario” che potrebbe in qualche modo aver influito se i prodotti, una volta acquistati, fossero “stati trasportati, conservati impropriamente e poi consumati non seguendo le indicazioni riportate in etichetta”.

Sulla confezione, come ribadito in un altro comunicato dell’azienda, viene segnalato anche che è necessario conservare il prodotto a una temperatura compresa tra 0°C e +4°C.

Fonte: Unes

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