La società farmaceutica statunitense Bristol Myers Squibb ha acquistato il produttore di farmaci antitumorali Mirati Therapeutics made in Usa per 4,8 miliardi di dollari. Con questo accordo, Bristol Myers Squibb aggiungerà, in particolare, al suo portafoglio commerciale Krazati, un importante farmaco contro il cancro del polmone.
COSA PREVEDE L’ACCORDO
Le due aziende farmaceutiche hanno riferito di aver trovato un accordo che prevede l’acquisto di Mirati Therapeutics da parte di Bristol Myers Squibb per 58 dollari per azione in contanti, per un equity value di 4,8 miliardi di dollari. Gli azionisti di Mirati riceveranno inoltre un diritto di valore contingente non negoziabile per ogni azione Mirati detenuta, del valore potenziale di 12 dollari per azione in contanti, che rappresenta un’ulteriore opportunità di valore di 1 miliardo di dollari.
IL FARMACO CONTRO IL TUMORE AL POLMONE
Mirati Therapeutics è una società focalizzata sulla scoperta e la produzione di terapie antitumorali. Uno dei più noti farmaci che Bristol Myers Squibb farà suo grazie all’acquisizione è Krazati (adagrasib), che ha ricevuto l’anno scorso l’approvazione accelerata dalla Food and Drug Administration (FDA) per il trattamento di pazienti adulti affetti da carcinoma polmonare non a piccole cellule localmente avanzato o metastatico (NSCLC) con mutazione KRASG12C, che hanno ricevuto almeno una precedente terapia sistemica.
Il tumore al polmone, afferma Bristol Myers Squibb, è uno dei tumori più comuni al mondo, con 2,21 milioni di nuovi casi e 1,8 milioni di decessi nel 2020. In circa l’85% dei casi è costituito da NSCLC e nel restante 15% da cancro del polmone a piccole cellule (SCLC). KRASG12C è la mutazione KRAS più comune nel NSCLC, presente in circa il 14% dei pazienti con adenocarcinoma polmonare ed è una mutazione biomarcatore di prognosi sfavorevole.
In merito a Krazati, stando a Pharmastar, se paragonato al farmaco contro il KRAS di Amgen, non ha prodotto le stesse vendite. Lumakras di Amgen, infatti, nel secondo trimestre del 2023 ha generato un fatturato di 77 milioni di dollari, mentre Krazati di 13,4 milioni di dollari. Tuttavia, per il farmaco di Mirati Therapeutics potrebbe esserci una svolta positiva. La scorsa settimana, infatti, un comitato consultivo della Fda ha affermato che “i dati relativi al farmaco per il cancro ai polmoni di Amgen non possono essere considerati affidabili”.
Sebbene un portavoce dell’agenzia sanitaria statunitense abbia dichiarato che per il momento il farmaco continuerà a essere disponibile sul mercato, questo annuncio potrebbe favorire Krazati.
COS’ALTRO FA MIRATI THERAPEUTICS (CHE ORA DIVENTERÀ DI BRISTOL MYERS SQUIBB)
Nella pipeline di Mirati Therapeutics ci sono anche altri farmaci promettenti in fase di sviluppo. Uno è MRTX1719, un potenziale inibitore di PRMT5 cooperativo con MTA in fase 1 di sviluppo, che ha mostrato incoraggianti dati di efficacia precoce in diversi tipi di tumore con delezione di MTAP, tra cui NSCLC, colangiocarcinoma (tumore del dotto biliare) e melanoma, senza evidenziare finora tossicità ematologiche significative associate agli inibitori non selettivi di PRMT5. Questo farmaco ha come bersaglio i tumori privi di MTAP, che rappresentano circa il 10% di tutti i tumori. L’inizio della sua sperimentazione clinica di fase 2 è previsto per la prima metà del 2024.
Si aggiungono poi MRTX1133 e MRTX0902: il primo ha come bersaglio la mutazione KRASG12D, implicata in tipi di tumore chiave, come quelle al pancreas e al colon-retto e il NSCLC; il secondo è un inibitore di SOS1 in fase di sviluppo clinico 1 con un potenziale uso in combinazione con altri agenti che colpiscono la via MAPK/RAS, tra cui Krazati.