skip to Main Content

Banda Larga

Tim e Open Fiber, come procede l’idea della rete unica?

Il presidente di Tim, Fulvio Conti, torna a parlare di rete unica della rete, mentre Open Fiber sta per ricevere il finanziamento che le permetterà di accelerare i lavori sulla fibra ottica. Articolo di Giusy Caretto

Il tema banda ultra larga continua ad animare anche queste settimane estive: mentre il presidente di Tim si dice appassionato all’idea di una rete unica, Open Fiber (cui l’idea di una sola rete non piace), sta per festeggiare l’arrivo del finanziamento da 3,5 miliardi che sosterrà i piani dell’azienda e velocizzerà i cantieri.

Difficile dire quello che sarà in futuro. Certo è che mentre il governo studia il progetto di scorporo della rete Tim, Di Maio ha affermato che l’esecutivo “guarda con interesse ad iniziative volte alla creazione di una società della rete unica, sul modello wholesale only”, in grado di consentire agli operatori di competere sui servizi.

UNA RETE UNICA?

“Duplicare è uno spreco: non è efficiente creare doppi binari, una doppia rete elettrica, un doppio acquedotto”, ha affermato al Sole 24 ore, il presidente di Tim, Fulvio Conti. “Non discuto le motivazioni che sono dietro la spinta a investire fuori dal contesto delle proprie attività, ma credo che in qualche modo sia un tema sul quale in futuro bisognerà ragionare”.

Unificazione o meno, in casa Tim si continua a lavorare al progetto dello scorporo della rete. “Stiamo lavorando alacremente con un team molto ben strutturato che sta definendo il progetto. Che non vuol dire soltanto scorporare una rete, ma anche disegnare il contorno delle attività di vendita di prodotti che usano la rete e rendere possibile competere in modo trasparente con la stessa”, ha affermato Conti durante l’intervista.

ANCHE IL GOVERNO GUARDA AL PROGETTO

Anche il governo guarda al progetto della rete unica. “A me sembra che ci siano buone possibilità che il tema sia affrontato e risolto. Mi pare che il ministro competente, Luigi Di Maio, guardi al settore con molta attenzione e questo mi sembra positivo”, ha riferito Conti.

ED OPEN FIBER?

Open Fiber non ci sta: la rete unica non è un’idea che appartiene all’azienda co-partecipata da Enel e Cdp. “ L’idea di fondere due società creando un mostro,non ci appartiene e non succederà”, ha affermato Francesco Starace, numero uno di Enel, nelle scorse settimane.

E anche Elisabetta Ripa, ad di Open Fiber, è d’accordo: “Questa faccenda della società unica della rete non ci appassiona. Noi abbiamo un mandato e lo stiamo portando aventi con determinazione”, aveva affermato nei mesi scorsi Ripa ad Affari & Finanza, il supplemento del lunedì di Repubblica. “Anche perché al Paese l’infrastruttura in fibra e la banda ultra larga servono già oggi e serviranno ancora di più domani e OpenFiber è l’unica società che sta davvero posando”.

ARRIVA IL FINANZIAMENTO DI 3,5 MILIARDI

Intanto, sembra essere pronto il finanziamento da 3,5 miliardi per la posa della Banda ultra larga di Open Fiber in più di 7.000 comuni. Dopo la trattative di un anno tra Open Fiber, Cdp, studi legali e banche, oggi dovrebbe arrivare la firma.

Le banche capofila dell’operazione sono Unicredit, SocGen e Bnp Paribas, insieme ad un’altra decina di banche (anche straniere, come Crédit Agricole, Caixa e NatWest). Cassa Depositi e Prestiti farà la sua parte con 350-400 milioni e la Bei con 350 milioni.

Le linee del finanziamento, il più grande del mercato Emea, saranno rese disponibili dopo la pausa estiva, avranno una durata di sette anni.

Back To Top