(Financial Times, Sam Fleming, Amy Kazmin, Claire Jones, 24 ottobre 2025)
L’ARTICOLO IN BREVE
Secondo il FMI, il debito pubblico lordo Usa raggiungerà il 143,4% del PIL entro il 2030, superando per la prima volta Italia e Grecia, note per finanze fragili. Il deficit USA resterà sopra il 7% del PIL fino al 2030, il più alto tra le nazioni ricche, mentre Italia e Grecia ridurranno il debito con controlli rigidi.
Il debito netto Usa, che include gli asset finanziari, resterà inferiore a quello italiano ma è in crescita. L’Italia beneficia di un surplus primario (0,9% del PIL nel 2025) e oltre 200 miliardi di fondi Ue per la ripresa, nonostante crescita debole (0,5% nel 2025). Gli Usa, con la valuta di riserva globale, hanno più margine di indebitamento, ma il deficit è esploso sotto Biden e Trump non lo affronta.
La politica Usa ostacola la riduzione del deficit: i Democratici rifiutano tagli alla spesa, i Repubblicani aumenti fiscali. L’Italia di Meloni è elogiata per la disciplina fiscale, con deficit atteso al 3% nel 2025, mentre gli Usa rischiano una traiettoria insostenibile senza riforme strutturali, secondo gli esperti.
CINQUE CITAZIONI CHIAVE
Proiezioni FMI: “Il debito USA salirà al 143,4% del PIL entro il 2030, superando Italia e Grecia, con deficit sopra il 7% annuo, il più alto tra i ricchi”, dice il FMI.
Pradhan sul debito: “Momento simbolico: il debito Usa cresce per deficit perpetui, a differenza dell’Italia con crescita debole”, nota Mahmood Pradhan.
Lavorgna su Trump: “Da aprile il deficit Usa è migliorato con tagli alla spesa e dazi, ma molti lo sottovalutano”, dice Joe Lavorgna.
Gagnon sui limiti: “Democratici non tagliano spesa, Repubblicani non alzano tasse; difficile cambiare questa dinamica”, avverte Joe Gagnon.
Capuano sull’Italia: “L’Italia beneficia di lavoro, pagamenti digitali e fondi Ue, con surplus primario dello 0,9% nel 2025”, dice Carlo Capuano.
(Estratto dal blog di Giuseppe Liturri)






