skip to Main Content

Impatto

Tutti i piani Ue per ridurre la dipendenza energetica dalla Russia

L'articolo di Alessandro Sperandio sui progetti europei per limitare la dipendenza del gas della Russia

 

Il presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha annunciato un accordo da 720 milioni di euro per collegare la rete energetica degli Stati baltici con la Polonia, con l’obiettivo di ridurre la dipendenza energetica dalla Russia.

PIU’ STRETTA COOPERAZIONE SULL’EOLICO OFFSHORE NEL BALTICO

L’intesa si lega direttamente al patto stipulato dai ministri dell’Energia degli otto Stati membri dell’Ue nella regione del Mar Baltico e il commissario per l’energia Kadri Simson in cui i paesi si sono impegnati a una più stretta cooperazione sull’eolico offshore nel Mar Baltico.

GLI OBIETTIVI UE NELL’EOLICO OFFSHORE

La dichiarazione ha sottolineato, in particolare, la necessità di aumentare la capacità di energia eolica offshore nell’Ue entro il 2050, stimata essere almeno 20 volte la capacità installata attuale nell’Ue-27 (12GW). Uno studio recente ha concluso, infatti, che nel solo Mar Baltico il potenziale per l’energia eolica offshore è di 93 GW.

Inoltre, si è evidenziato che un aumento significativo dell’energia offshore potrebbe essere ottenuto in modo più efficiente attraverso un approccio cooperativo e regionale. A tal fine, tutte le parti hanno abbracciato l’idea di creare una nuova area di lavoro specifica all’interno del gruppo di alto livello del piano di interconnessione del mercato energetico baltico (BEMIP).

IL PIANO ENTRO LA PRIMA META’ DEL 2021

Il gruppo BEMIP ha ora il compito di rendere operativa la dichiarazione di intenti. Per questo redigerà un programma di lavoro per lo sviluppo eolico offshore nel Mar Baltico che tenga conto delle politiche nazionali stabilite nei piani energetici e climatici, nonché degli sviluppi politici dell’Ue. La presentazione di questo programma è prevista per la prima metà del 2021, secondo WindEurope.

VON DER LEYEN: PROGETTO BALTICO È UN MOMENTO FONDAMENTALE PER PORRE FINE ALL’ISOLAMENTO DEL MERCATO ENERGETICO BALTICO

“Stiamo compiendo un grande passo per connettere l’Europa, per garantire la nostra sicurezza energetica e fornire risultati sull’European Green deal, 720 milioni di fondi Ue vengono investiti in un progetto che collega la rete energetica baltica con il resto dell’Unione europea – ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen -. Nell’Ue non importa dove ti trovi, sei nel cuore dell’Europa. Questo progetto è un momento fondamentale per porre fine all’isolamento del mercato energetico baltico. Ridurrà l’eccessiva dipendenza della regione e l’eccessiva dipendenza da un’unica fonte di esportazioni di energia”, ha precisato von der Leyen facendo un chiaro riferimento alla Russia.

DALLA UE 1 MILIARDO DI INVESTIMENTI

Più in generale, gli Stati membri dell’Ue hanno concordato sulla proposta della Commissione europea di investire 998 milioni di euro in importanti progetti di infrastrutture energetiche europee nell’ambito del meccanismo per collegare l’Europa (CEF). Il voto positivo prevede un aiuto finanziario per lavori e studi per dieci progetti.

720 MILIONI AL BALTIC SYNCHRONIZATION PROJECT

L’importo maggiore del finanziamento va al Baltic Synchronization Project (720 milioni di euro), per integrare meglio i mercati dell’elettricità di Estonia, Lettonia, Lituania e Polonia. Altri progetti includono una rete elettrica intelligente che collega l’Ungheria e la Slovacchia (102 milioni di euro) e la prima sovvenzione CEF in assoluto per lavori su un progetto di trasporto di CO2 per i porti belgi e olandesi.

“Questi dieci progetti contribuiranno a un sistema di infrastrutture energetiche più moderno, sicuro e intelligente, che è fondamentale per realizzare il Green Deal europeo e raggiungere i nostri ambiziosi obiettivi climatici per il 2030 – ha dichiarato in una nota il Commissario per l’Energia Kadri Simson -. La decisione di ieri segna un passo decisivo nel processo di sincronizzazione baltica in particolare, un progetto di interesse strategico europeo. Questi investimenti aiuteranno a sostenere la ripresa economica dell’Ue e a creare posti di lavoro”.

L’assegnazione dei fondi è in linea con gli obiettivi del Green Deal europeo, con l’84% degli stanziamenti destinato a progetti di elettricità o smart grid. Il voto di ieri concede aiuti finanziari a dieci progetti: due per la trasmissione di elettricità, uno per le reti elettriche intelligenti, sei per il trasporto di CO2 (di cui cinque studi) e uno per il gas.

QUALI SONO I PROGETTI FINANZIATI

Innanzitutto, come detto, il Baltic Synchronization Project, Fase II (720 milioni di euro): a seguito di un investimento precedente, questo nuovo finanziamento andrà alla costruzione di Harmony Link, un cavo elettrico che collega la Polonia e la Lituania attraverso il Mar Baltico. Il cavo diventerà un elemento fondamentale per la futura rete offshore nel Mar Baltico. Questo finanziamento coprirà anche investimenti come condensatori sincroni in Estonia, Lettonia e Lituania.

Poi c’è il Danube Ingrid (102 milioni di euro): questo progetto di rete elettrica intelligente in Ungheria e Repubblica slovacca migliorerà la gestione della rete e aumenterà la qualità e la sicurezza dell’approvvigionamento per tutti i partecipanti al mercato. Sosterrà inoltre l’integrazione efficiente delle energie rinnovabili.

A seguire il progetto della rete di trasporto di Co2 di Porthos (102 milioni di euro): questo progetto tra i Paesi Bassi e il Belgio svilupperà una rete di trasporto di Co2 ad accesso aperto in tre dei principali porti europei (Rotterdam, Anversa e Mare del Nord.

Poi l’interconnessione Bulgaria-Serbia (28 milioni di euro): questo progetto prioritario concordato dal gruppo ad alto livello CESEC migliorerà la sicurezza dell’approvvigionamento e la diversificazione delle importazioni di gas nell’Europa sudorientale.

Infine, il North Sea Wind Power Hub (14 milioni di euro): uno studio a supporto dello sviluppo di un importante progetto per il roll-out dell’eolico offshore nel Mare del Nord.

Back To Top