(Politico Europe, Max Griera, Gerardo Fortuna, Gregorio Sorgi e Louise Guillot, 08/10/2025, 16:33 CET)
L’articolo in breve
- I legislatori del PPE, il gruppo più grande al Parlamento UE, minacciano di affossare due proposte chiave di Ursula von der Leyen: la riforma del bilancio UE 2028-2034 (con pooling di sussidi agricoli e fondi per regioni povere) e il taglio del 90% delle emissioni al 2040, complicando la sua autorità mentre affronta due mozioni di sfiducia giovedì.
- Il dissenso PPE, diviso tra sindaci/regioni e agricoltori, accusa la Commissione di centralizzare poteri nelle capitali nazionali, riducendo fondi per agricoltori e controllo locale; la Commissione ha accettato colloqui formali con i PPE per gruppi di lavoro su agricoltura, pagamenti regionali e struttura del bilancio.
- La tensione è alta: riunioni con Serafin, Hansen e Fitto si sono infiammate, con MEPs pronti a respingere la proposta; sul clima, il PPE è spaccato tra chi vuole eliminare il 90% e chi abbassarlo, ritardando i voti in commissione e rischiando di indebolire la posizione UE al COP30 in Brasile.
Cinque citazioni chiave
1. Manfred Weber, capo PPE, sul dibattito interno:
«Stiamo discutendo questi temi tra amici. Siamo un partito di sindaci e agricoltori, e non siamo ancora pienamente soddisfatti del programma di riforma nazionale che concentra le decisioni sul bilancio UE nelle capitali».
2. Herbert Dorfmann, coordinatore agricoltura PPE, sulla proposta della Commissione:
«C’è un problema con l’architettura della proposta della Commissione, semplicemente non è buona. Ogni altro coordinatore nella commissione agricoltura, non solo io, si oppone. Siamo i legislatori: se la Commissione propone qualcosa senza maggioranza, deve cambiarlo».
3. Un alto funzionario PPE sulle riunioni tese:
«Manfred ha invitato Serafin e Hansen per esercitare pressione su di noi – gli Stati baltici, Bulgaria, Romania, Polonia e altri – mentre spingiamo per un rifiuto dei piani nazionali».
4. Christophe Hansen, commissario agricoltura, avverte i MEPs:
«Se lo respingete, non aspettatevi più soldi per l’agricoltura».
5. Peter Liese, capo clima PPE, sul compromesso emissioni:
«Non c’è maggioranza per un taglio del 90%. Un buon compromesso sarebbe leggermente sotto il 90%».
(Estratto dal blog di Giuseppe Liturri)