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Pernigotti mangia Walcor con la benedizione della società statale Invitalia

Pernigotti e Walcor, storiche aziende dolciarie controllate da JP Morgan e Invitalia, hanno annunciato la fusione per incorporazione. Nasce così un nuovo polo dolciario italiano. Tutti i dettagli

 

Pernigotti e Walcor, due marchi storici noti a livello internazionale, hanno annunciato la fusione per incorporazione, dando vita a un nuovo grande polo produttivo. L’operazione è stata ufficializzata il 1° luglio 2025 e ha ottenuto il sostegno dei soci di riferimento, tra cui JP Morgan Asset Management e Invitalia, già azionisti delle due aziende dal 2022.

I NUMERI DELLA FUSIONE

La fusione tra Pernigotti e Walcor, secondo Teleborsa, dà origine a un gruppo con un fatturato annuo di circa 70 milioni di euro e oltre 340 addetti tra personale stabile e stagionale. La produzione continuerà nei due attuali stabilimenti, quello di Novi Ligure (Alessandria) e quello di Pozzaglio ed Uniti (Cremona), garantendo così la continuità industriale nei territori storici delle due aziende.

Il nuovo gruppo può inoltre contare su una forte vocazione internazionale, con una presenza export consolidata in almeno 45 paesi. Nel solo 2024, il fatturato estero delle due società ha registrato un incremento del 15% rispetto all’anno precedente, come annunciato lo scorso gennaio in occasione della fiera ISM 2025 di Colonia, il più importante evento mondiale per il settore dolciario e degli snack.

CONFERME E NEW ENTRY AI VERTICI

In seguito all’integrazione, il Consiglio di amministrazione di Pernigotti ha nominato Francesco Pastore nuovo amministratore delegato, che succede ad Attilio Capuano. Luigi Mastrobuono è stato confermato presidente del gruppo.

“Ora unite, Pernigotti e Walcor rappresentano un modello di successo del Fondo di salvaguardia per i Marchi Storici”, ha dichiarato Mastrobuono, sottolineando l’importanza del nuovo assetto e l’ingresso di Pastore alla guida dell’azienda come passo strategico per affrontare il futuro.

OBIETTIVI E SFIDE

Secondo quanto riportato in una nota ufficiale, l’obiettivo della fusione è quello di “semplificare la struttura, ampliare l’offerta commerciale e migliorare l’efficienza operativa”, permettendo una gestione più snella e decisioni rapide, in un contesto di mercato sempre più competitivo.

Il gruppo, spiegava lo scorso gennaio Gabriele Oddo, responsabile dell’unità internazionale di business, intende rafforzare la presenza in Europa – soprattutto in Francia, Gran Bretagna, Germania, Austria e Svizzera – e ampliare la distribuzione negli Stati Uniti.

Centrale sarà il ruolo dell’innovazione, in un anno che si preannuncia impegnativo a causa del continuo aumento dei prezzi di cacao e cioccolato, che potrebbe comportare un rialzo dei prezzi al consumo e un’eventuale contrazione dei volumi di vendita.

LO STATO IN PERNIGOTTI E WALCOR

Invitalia, società pubblica controllata interamente dal ministero dell’Economia, gestisce il fondo salvaguardia imprese che entrò 2 anni fa nel capitale sociale di Pernigotti. E lo stesso fondo, l’anno precedente, entrò in Walcor.

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