A causa dei problemi dell’A320, Airbus rivede al ribasso il suo obiettivo di consegna.
Il più grande produttore di aerei al mondo ha abbassato l’obiettivo di consegne per il 2025 da 820 a “circa 790” jet, pochi giorni dopo aver risolto problemi tecnici riguardanti la famiglia A320, una parte fondamentale del portafoglio ordini del gruppo. Un difetto di qualità rilevato sui pannelli della fusoliera ha costretto quindi l’azienda ridurre il suo obiettivo di consegna di 30 in meno rispetto a quanto inizialmente previsto.
Come ricorda Reuters, il popolare jet A320 ha superato il rivale Boeing 737 a ottobre, diventando il modello più consegnato nella storia.
La comunicazione arriva dopo il weekend di disagi per i viaggiatori bloccati a causa delle interruzioni dei voli in tutto il mondo dovuti al richiamo di circa metà della flotta della famiglia A320 per un aggiornamento software immediato. La maggior parte dei 6.000 aeromobili interessati ha ricevuto l’aggiornamento software nel fine settimana, evitando maggiori inconvenienti per i clienti delle compagnie aeree.
Anche prima degli ultimi incidenti, l’obiettivo di consegna di Airbus era considerato impegnativo dagli investitori, osserva il Financial Times. L’azienda aveva consegnato 585 aeromobili commerciali ai clienti delle compagnie aeree entro la fine di ottobre, il che le lasciava con un compito arduo raggiungere circa 820 consegne entro la fine del 2025.
Nonostante l’obiettivo più basso, il colosso aerospaziale europeo ha confermato i target finanziari per l’anno.
Tutti i dettagli.
AIRBUS RIDUCE L’OBIETTIVO DI CONSEGNA
Airbus prevede di consegnare 790 aeromobili commerciali nel 2025, in calo rispetto alla precedente previsione di circa 820, a seguito del recente problema di qualità dei pannelli della fusoliera da parte del fornitore, che ha avuto un impatto sul flusso di consegne della famiglia A320.
“A seguito di un recente problema di qualità presso un fornitore riguardante i pannelli della fusoliera, che ha influenzato le consegne della famiglia A320, Airbus sta aggiornando le sue previsioni di consegna di aeromobili commerciali per il 2025”, si legge nel comunicato stampa pubblicato mercoledì. Tuttavia, nonostante queste 30 consegne in meno, Airbus mantiene le sue previsioni finanziarie “come presentate quando ha pubblicato i risultati per i primi nove mesi del 2025”.
I PROBLEMI CON L’A320
Il 1° dicembre Airbus ha annunciato di aver “identificato” e “circoscritto” il problema tecnico che ha recentemente interessato numerosi velivoli della famiglia A320. Il gruppo ha precisato che si tratta di “problemi di qualità” relativi ai pannelli metallici forniti da un’azienda subappaltatrice. I pannelli interessati, situati nella parte anteriore dell’aeromobile, dietro la cabina di pilotaggio e su entrambi i lati delle due porte anteriori, erano troppo sottili o troppo spessi, secondo Airbus. L’azienda ha affermato che era “importante sottolineare che questo problema di qualità non compromette la sicurezza di volo dell’aeromobile in questione”.
Sono attualmente in corso ispezioni su tutti gli aerei potenzialmente coinvolti, ma secondo Airbus “solo una parte di essi richiederà misure supplementari”.
CONFERMATI I TARGET 2025
Nonostante la battuta d’arresto nelle consegne, l’azienda con sede a Blagnac, nella Francia meridionale, ha confermato il resto delle previsioni per l’intero anno, con un ebit rettificato di circa 7 miliardi e un flusso di cassa ante-finanziamenti ai clienti di circa 4,5 miliardi. Gli ordini e le consegne di aeromobili commerciali di Airbus per novembre saranno resi noti il 5 dicembre. Ieri, l’amministratore delegato di Airbus, Guillaume Faury, ha dichiarato che il problema ai pannelli della fusoliera aveva colpito anche le consegne di novembre.
LE RIPERCUSSIONI SUL TITOLO
Mercoledì le azioni Airbus sono salite dell’1,2% all’apertura delle contrattazioni, rileva ancora il quotidiano finanziario britannico. Lunedì erano scese di oltre il 10%, raggiungendo il livello più basso da aprile, dopo le notizie emerse sulla nuova emissione. Nonostante le notizie di questa settimana, le azioni sono in rialzo di circa un quinto quest’anno, dopo aver chiuso a 190,5 euro martedì.
Gli investitori rimangono particolarmente attenti alle implicazioni a medio termine per il programma di produzione del gruppo, conclude il quotidiano francese La Tribune, nonostante la domanda globale di aeromobili a corridoio singolo rimanga storicamente elevata.






