Dopo poche ore dal suo arrivo in Arabia Saudita, accolto trionfalmente dal principe ereditario Mohammed Bin Salman, Donald Trump ha annunciato grandi accordi con il regno del Golfo. Il presidente Usa, infatti, ha rivelato un impegno da parte di Riad per investire circa 600 miliardi di dollari negli Stati Uniti. E lo stesso Bin Salman aveva avvertito che l’Arabia era pronta ad aumentare gli investimenti negli States fino a 1 trilione di dollari.
In realtà, non si hanno molti dettagli e secondo gli accordi resi noti dalla Casa Bianca, la cifra sarebbe di poco superiore ai 300 miliardi. Ad ogni modo sono diversi i settori e le aziende coinvolte, tanto che ad accompagnare Trump nella sua visita c’erano più di 30 ceo e dirigenti delle grandi compagnie o banche americane. Da Larry Fink di BlackRock a Stephen Schwarzmann di Blackstone, passando per Jane Fraser di Citigroup, Jensen Huang di Nvidia, Andy Jassy di Amazon, Sam Altman di OpenAI e anche John Elkann di Stellantis.
L’INTESA TRA ARABIA E USA SULLE ARMI E SULLA DIFESA
Oltre al campo dell’intelligenza artificiale e della tecnologia avanzata, che merita un approfondimento specifico, il principale ambito in cui Washington e Riad hanno stretto un accordo è quello della difesa. Martedì, infatti, la Casa Bianca ha parlato del “più grande accordo di cooperazione in materia di difesa” mai concluso tra i due paesi. L’Arabia Saudita comprerà armi e sistemi di difesa americani per un valore di circa 142 miliardi di dollari. Un’intesa che riguarda la difesa aerea, missilistica, lo spazio, la sicurezza marittima e le comunicazioni, con una dozzina di aziende interessate. Non è chiaro ancora se nell’accordo rientrano acquisti già decisi in precedenza, prima del nuovo avvento di Trump. Ad ogni modo la cifra è considerevole.
Non ci sono dettagli specifici, ma come ricorda Reuters, nelle ultime settimane si era parlato di una vendita all’Arabia di aerei da trasporto C-130, di missili e radar da parte di Lockheed Martin. E altri acquisti che Riad avrebbe compiuto da Rtx Corp, Northrop Grumman e Boeing. Nella scheda resa nota dalla Casa Bianca non vengono menzionati i caccia F-35 della Lockheed, che da anni i sauditi vorrebbero acquistare. Ma sui velivoli da combattimento, usati nella regione solo da Israele, i colloqui sono andati avanti in queste ore.
GLI AEREI DELLA BOEING
Secondo Bloomberg, da Boeing il fondo sovrano saudita è pronto a ordinare circa 30 aerei civili a corridoio singolo per AviLease. Si parla, più nello specifico, di una trentina di velivoli del modello 737 Max. L’acquisto certo è di 20 aerei, con un’opzione per acquistarne altri dieci. Per un valore, secondo quanto annunciato da Washington, di 4,8 miliardi di dollari.
INFRASTRUTTURE ED ENERGIA
Nella nota della Casa Bianca, ci sono alcune specifiche relative a questi “accordi rivoluzionari” stretti con l’Arabia Saudita. Tra queste: Saudi Arabian DataVolt ha un progetto da 20 miliardi di dollari per costruire data center di intelligenza artificiale e infrastrutture energetiche negli Usa; diverse aziende americane – come Hill International, Jacobs, Parsons e Aecom, sono coinvolti in vari progetti infrastrutturali come l’aeroporto internazionale King Salman, il King Salman park, The Vault, e altri, per un totale di 2 miliardi; GE Vernova, azienda del Massachusetts, invece esporterà in Arabia turbine a gas e altri prodotti per un totale di 14,2 miliardi di dollari.
Non presente nella nota della Casa Bianca, ma annunciato dal suo amministratore delegato Amin Nasser, Saudi Aramco dovrebbe investire 3,4 miliardi di dollari per espandere la sua raffineria negli Usa, integrandola con i prodotti chimici. E l’intento dell’azienda sarebbe di espandersi negli Stati Uniti anche nel settore del gas naturale liquefatto.
INVESTIMENTI SANITARI
Nell’accordo è compreso anche il settore sanitario. Come riferito dall’amministrazione Trump, il più grande investimento riguarda la Shamekh IV Solutions. L’azienda araba, infatti, investirà circa 5,8 miliardi di dollari, anche in uno stabilimento nel Michigan, per avviare un impianto di somministrazione di fluidi endovenosi ad alta capacità.
I FONDI CHE SPINGONO INVESTIMENTI NEGLI USA
Nei prossimi giorni o nelle prossime settimane emergeranno altri dettagli sugli accordi presi da Washington e Riad. La Casa Bianca ha sottolineato, senza entrare nello specifico, che diversi fondi sono inclusi nella partnership, come l’Energy Investment Fund dal valore di 5 miliardi di dollari, il New Era Aerospace and Defense Technology Fund da altri 5 miliardi e l’Enfield Sports Global Sports Fund. Tutti vogliono immettere capitali nelle industrie americane, creando posti di lavoro di alta qualità, ha rimarcato lo Studio Ovale. Perché in fondo, nel bene e nel male, fare business è quello che riesce meglio a Trump.