Skip to content

Intesa Sanpaolo elogia il governo e pizzica Unicredit e Generali

Che cosa ha detto e che cosa ha fatto capire Carlo Messina, amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, su golden power, Ops di Unicredit su Banco Bpm e dossier Generali

 

E’ un Carlo Messina, capo azienda di Intesa Sanpaolo, a tutto campo quello che si è presentato e ha parlato ieri al congresso della Fabi, il maggiore sindacato dei bancari italiani. E non ha lesinato a dispensare giudizi: bene il governo, maluccio Unicredit e il riarmo europeo, Generali rimandata su Natixis.

Ma ecco le parole dell’amministratore delegato della prima banca italiana al di là di interpretazioni e commenti.

IL RISIKO CONFUSO SECONDO MESSINA DI INTESA SANPAOLO

Sarebbe «utile per il nostro Paese che si concludano il prima possibile queste fasi di grande incertezza, dialettica e ostilità» del risiko bancario, ha detto Messina parlando dal palco del 129° Consiglio nazionale della Fabi cui partecipano i vertici delle maggiori banche fino a venerdì.  Dalla dinamica del consolidamento, ha spiegato Messina, non emerge «un’immagine da best practice del Paese che non sta dimostrando grande capacità nel gestire con eleganza determinate fasi».

TENSIONI E FIBRILLAZIONI

In effetti non mancano tensioni istituzionali e fibrillazioni tra istituti: due ricorsi al Tar da parte di Unicredit per ottenere la sospensione della sua Ops sul Banco, cui ha risposto la stessa Banco Bpm. Poi lo scontro tra governo e Consob che non restituisce un’immagine positiva del Paese. Banco Bpm aveva avviato un primo passo verso il Monte dei Paschi, di cui ha oggi il 9%, anche per creare un polo dei risparmi attraverso Anima. Unicredit è entrato in partita.

IL BUFFETTO A UNICREDIT

E se ora Unicredit dovesse scalare Generali, di cui ha già quasi il 7%? «La prima cosa che farei sarebbe chiamare il ceo Andrea Orcel e gli direi “fermati” avendo più operazioni in corso. Poi è chiaro che se ne abbandona alcune, potrebbe essere ragionevole che possa immaginare di costruire un percorso diverso», ha osservato Messina.

OK IL GOVERNO SUL GOLDEN POWER

Poi, dettaglia il Corriere della sera, il tema della protezione del risparmio. «Il golden power fa parte del nuovo mondo», ha detto, ricordando le grandi trasformazioni, dall’indipendenza energetica al riarmo, alle politiche di Trump. «La gestione del risparmio oggi — ha aggiunto — è una questione di sicurezza nazionale». Quindi l’intervento del governo con il golden power che ha fatto infuriare Unicredit è benedetto invece secondo Messina.

IL RIFERIMENTO INDIRETTO A GENERALI PER NATIXIS

E su un possibile ingresso in campo di Intesa per Generali? Avere «una quota di mercato rilevante comporta che determinate operazioni non verrebbero autorizzate». Non è mancata una stilettata del numero uno di Intesa Sanpaolo al vertice del gruppo Generali: “Un soggetto come Intesa è un soggetto di sicurezza nazionale. Noi abbiamo 1 trilione e 400 miliardi di risparmi degli italiani, possiamo essere liberi di considerare che questo risparmio lo possiamo portare da un’altra parte? Sarei stupido se lo pensassi”, ha sottolineato Messina, con un accenno neanche troppo indiretto all’accordo di cogestione del risparmio tra Generali e i francesi di Natixis che ha fatto infuriare il governo, chiosa il Fatto quotidiano.

RIARMO?

Il giornale diretto da Marco Travaglio ha enfatizzato anche nella titolazione le parole di Messina sul progetto europeo per il riarmo: “Parliamo di riarmo, cioè invece di guardare ai poveri pensiamo a comprare le armi in un Paese che non ha la bomba atomica, non capisco che cosa dobbiamo fare noi con tutte queste armi”. “Certo che possiamo fare il grande riarmo, ma con tutti i poveri che abbiamo in questo Paese dobbiamo capire come usare il debito pubblico“.

Torna su