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Perché proseguirà la pressione sui titoli di Stato francesi

Qual è la situazione dei titoli di stato francesi e degli spread con la crisi politica a Parigi. L'analisi di Mauro Valle, Head of Fixed Income di Generali Asset Management

LA MOSSA DI MACRON CON LECORNU

La pressione sui titoli di Stato francesi (OAT) difficilmente si attenuerà nel breve termine, dopo che il Primo Ministro Bayrou ha perso il voto di fiducia. In risposta, il Presidente Macron ha nominato Lecornu (nella foto) che potrebbe attenuare il piano di consolidamento fiscale da 44 miliardi di euro previsto per il bilancio 2026, al fine di ottenere il sostegno parlamentare. Se questi tentativi fallissero, potrebbero profilarsi elezioni parlamentari anticipate. Tuttavia, se non si riuscisse a ottenere una maggioranza, aumenterebbe la pressione su Macron affinché si dimetta, con il rischio di una crisi costituzionale che potrebbe esporre ulteriormente gli OAT alla volatilità.

I PARERI DELLE AGENZIE DI RATING SULLA FRANCIA

Inoltre, Fitch aggiornerà il proprio rating sulla Francia venerdì sera (attualmente: AA- con outlook negativo). Gli spread francesi potrebbero continuare a oscillare intorno agli 80 punti base, ma in caso di declassamento del rating e di un aumento dell’incertezza politica, il rischio che lo spread raggiunga i 100 punti base non è marginale (e lo spread francese potrebbe superare quello italiano).

DOSSIER TITOLI DI STATO

Le durate relative dei portafogli restano confermate su un livello neutrale, poiché preferiamo attendere gli esiti delle riunioni delle banche centrali e gli sviluppi politici in Francia prima di modificare la posizione. L’esposizione ai titoli italiani rimane sovrappesata rispetto a una forte sottoponderazione dei titoli francesi. Le esposizioni a titoli spagnoli e greci restano invariate e sempre lunghe. Per quanto riguarda la curva dei rendimenti, i portafogli sono esposti alle scadenze tra i 3 e i 10 anni, mentre sottoponderano il segmento tra i 15 e i 30 anni.

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